Coltivare liliacee insolite in giardino

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Fritillaria

Il tulipano

Il tulipano, originario di Turchia e Persia dove cresce spontaneamente, appartiene all’enorme famiglia delle Liliacee. La simbologia lo indica tradizionalmente come rappresentante dell’amore perfetto, di fama e di vita eterna.

Tulipa “Queen of Night”

Tulipa “Queen of Night”

L’inizio della sua coltivazione può essere datato circa 1000 anni fa. Poeti e artisti persiani si ispirarono da sempre alla sua ben nota corolla. L’impero Ottomanno, attribuendogli potere e ricchezza, lo fece diventare il proprio simbolo.

Ricchi sultani celebravano la fioritura dei tulipani organizzando feste sfarzose; tradizione antica, ma presente ancora oggi, prevede festeggiamenti a Costantinopoli nel mese di aprile, in concomitanza con la fioritura.

In Europa si attesta la presenza dei primi bulbi nel 1554, in Olanda si iniziò l’importazione nel 1570. Verso la fine del ‘500 se ne iniziò una coltivazione intensiva su larga scala.

L’Olanda rimane ancora oggi il più grande produttore ed esportatore di tulipani del mondo.

In natura esistono molte varietà di tulipani, ma ancora più numerosi sono gli ibridi: dai colori cangianti, alle dimensioni più strane, ne esistono di nani, di doppi, di singoli, sfrangiati e appuntiti. Combinando fra di loro diversi esemplari di tulipani è possibile realizzare schemi cromatici dalla bellezza assoluta.

Tricyrtis

Tricyrtis

La sfida del tulipano nero

Tra le sfide ancora aperte c’è quella di realizzare un tulipano completamente nero. Attualmente sono state create due varietà che si avvicinano al cromatismo ideale: Tulipa “Queen of Night” dal colore viola scuro, e Tulipa “Black Diamond” dai petali un po’ più chiari viranti al viola.

Fritillaria e Tricyrtis

Esistono alcune tipologie di Liliacee degne di nota e necessarie in un giardino moderno.

Tra queste segnaliamo la Fritillaria, una bulbosa sudafricana dai fiori appariscenti, e le meno conosciute Tricyrtis (nella varietà formosa e hirta). Si tratta di piante rustiche rizomatose, che crescono spontaneamente nei territori dell’Himalaya e delle Filippine.

Hanno fioriture a stella e ben si adattano a zone d’ombra e umide, a patto che il substrato risulti ben drenato.

Liliacee semplici: perfette per il giardino

Fritillaria

Fritillaria: si tratta di una pianta bulbosa originaria dei territori del Sud Africa. Il genere comprende numerosi esemplari che crescono principalmente nelle regioni temperate.

Le dimensioni di queste piante sono variabili, dai 25 centimetri fino ai 120. I fiori si differenziano a seconda della specie e possono avere varie colorazioni, sia in tinta unita che screziate.

Meglio collocarle al sole o mezzo sole; i raggi diretti sono da evitare. Il suolo deve essere fresco, leggero e ben drenato.

Fritillaria

Fritillaria

Sandersonia aurantiaca

Sandersonia aurantiaca: è una pianta tuberosa semirustica originaria delle zone boschive del Sud Africa. In Natura riesce a crescere ad altitudini variabili dai 600 ai 2000 metri, ma non disdegna prati in zone particolarmente piovose nei mesi estivi.

In Europa è stata portata a metà ‘800, purtroppo nel suo habitat naturale ne sono presenti solo pochi esemplari, è infatti a rischio estinzione. Di norma ama luoghi soleggiati, meglio se in prossimità di una parete.

Non sopravvive a temperature al di sotto di 0°C. Se ci si trova in zone fredde si consiglia di prelevare il tubero nel periodo autunnale, e di conservarlo in terreno sabbioso e umido.

Questa pianta non va innaffiata spesso, basterà una volta a settimana e con moderazione. E’ bene controllare che il terreno sia asciutto prima di innaffiarla nuovamente.

Sandersonia aurantiaca

Sandersonia aurantiaca

Camassia

Camassia: Arriva dalle praterie dell’America del Nord. Il genere in tutto comprende circa sei specie differenti. Gli indiani nativi chiamavano questa pianta “quamas”, da qui ne deriva il nome attuale.

Si tratta di una specie bulbosa con fioritura a metà primavera.

E’ dotata di fiorellini dalla forma stellata a sei punte dalle colorazioni bianche, blu e azzurre.

Il fusto eretto non supera i 90 centimetri di altezza, ed è da questo che si estendono le infiorescenze.

Cresce prevalentemente in terreni umidi, ma non devono essere del tutto bagnati. E’ ideale nei sottoboschi o ai margini degli stagni.

Hemerocallis

Hemerocallis: il significato greco del nome di questa pianta è “bella di giorno”, infatti i fiori molto simili a quelli del giglio durano una sola giornata: sbocciano al mattino per poi sfiorire la sera.

I fiori comunque vanno avanti a sbocciare in progressione per circa due o tre mesi. Si tratta di piante erbacee, rizomatose, rustiche Originarie dell’Asia Nord orientale, ora diffuse su tutto il territorio.

Si apprezza particolarmente la bellezza del fogliame e la capacità continua di fioritura. I fiori sono grandi e colorati.

    Due Liliacee poco note ma di grande effetto

    Crinum

    Crinum: Originaria delle zone tropicali, si tratta di una bulbosa dai fiori molto appariscenti.

    La fioritura avviene d’estate e genera fiori molto profumati, dai colori bianchi, rosa, rossi o striati simili ai gigli.

    Predilige un substrato fertile, ricco di humus, possibilmente umido e ben drenato. Meglio collocarle in zone da ombrose a soleggiate. Va comunque evitata la luce diretta del sole.

    Crinum

    Crinum

    Gloriosa

    Gloriosa: noto come “lilium della gloria” o “lilium fiammato”.

    Si tratta di una pianta tuberosa di tipo rampicante originaria dell’India e dell’Africa tropicale.

    I fiori sono coloratissimi e scenografici. Per crescere al meglio richiede un substrato ben drenato; colloca tela in pieno sole.

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