Dry Garden

Le piante che provengono da aree desertiche e subdesertiche riscuotono sempre più interesse nel nostro paese.

Dry Garden

Dry Garden

La diffusione di questo fenomeno si può imputare da una parte al continuo e rapido espandersi di zone soggette a siccità per gran parte dell’anno, ma sicuramente parte del merito va anche alla straordinaria bellezza di queste piante e alla loro capacità di richiedere un apporto idrico minimo.

Un po’ per “moda” e un po’ per necessità si potrà finalmente parlare di giardino ecosostenibile.

E’ infatti da qualche anno che nei maggiori eventi per vivaisti e appassionati i più importanti garden designer, per la realizzazione delle loro sculture viventi, hanno affiancato a yucche e altre specie rustiche amanti di terreni aridi anche cactus e succulente.

Queste piante dalle silhouette particolari e colori vivaci sono particolarmente adatte  a dar vita ad eleganti mosaici vegetali sempre molto apprezzati.

Yucche e Dasylirion, nel deserto non ci sono solo cactus

Quando si pensa alle piante che popolano le aride zone desertiche si fa riferimento principalmente a piante succulente e ai cactus statuari dal profilo ben noto. Va specificato che nelle zone subdesertiche si trovano anche altri esemplari di piante in grado di resistere alle condizioni sfavorevoli di aridità e vento costante. Tra queste le più frequenti sono senza dubbio le Yucche e il Dasylirion.

I Dasylirion in particolare sono esemplari molto resistenti e apprezzati per l’aspetto scultoreo e i colori decisamente particolari.

Il Dasylirion Glaucophyllum ha una colorazione grigio metallica ed una forma molto particolare; ne esistono altre varietà dall’insolito colore porpora come la varietà “Purpureum” e dalle foglie variegate in bianco.

Queste piante resistono bene anche coltivate in vaso, sono solo piuttosto sensibili alle basse temperature invernali. Per mantenerle vitali, soprattutto nelle regioni più fredde, è opportuno conservarle in zone protette, avvolgendole preventivamente con teli e praticando una pacciamatura a protezione delle radici. In alternativa, se possibile, possono essere spostate in serre non riscaldate ma ben illuminate.

Nuove tendenze anche per i giardini: realizzare un Dry Garden

Il Dry Garden ha trovato la sua fortuna negli ambienti radical  – chic di California ed Arizona, per poi raggiungere la meno soleggiata Inghilterra.

Dasylirion

Dasylirion

Questo giardino, popolato principalmente da cactus e da piante dal ridotto fabbisogno idrico, trova spazio anche in Italia, anche a causa della riduzione costante di precipitazioni piovose nei lunghi mesi estivi.

Questo giardino “di tendenza” ben si adatta ad un paesaggio marino, e quindi alla seconda casa al mare, ma piace molto anche in città, dove lo si apprezza particolarmente per il suo aspetto scultoreo altamente decorativo.

Sotto l’aspetto frivolo di un giardino di moda emerge un concetto molto importante, fondamentale per il giardinaggio ecosostenibile: si cambia del tutto il concetto di bellezza, imparando a ricercarla e trovarla in alcune piante che al primo sguardo possono sembrare solamente mostruose.

I Saguari: cactus imponenti

Questo è per esempio il caso dei Saguari, piante originarie dell’America ma ambientate benissimo in Italia, soprattutto nei luoghi dove la temperatura invernale è più mite.

Si tratta di imponenti cactus colonnari dalla forma cilindrica, molto simili a quelli di Will Coyote e dei tipici film western; se coltivati nel terreno riescono a raggiungere altezze notevoli, fino a 12 metri, mentre in vaso l’altezza è sicuramente minore ma la bellezza rimane notevole, soprattutto dei fiori bianchi che crescono a gruppi all’apice dei fusti.

Di queste piante ne esistono molte specie, tutte adatte per essere coltivate in dry garden, tutte molto belle e che necessitano quantità ridottissime di acqua.

Saguari

Saguari

Ma le specie desertiche attualmente in commercio sono molte. In più le attenzioni da dedicare a queste piante, e quindi alla manutenzione di un dry garden, sono davvero limitate.

E’ indispensabile un ottimo drenaggio del terreno, se necessario rialzando l’aiuola, creando uno spesso strato di ghiaia come base. Sarà inoltre importante creare un’armonia di forme e colori, considerando la particolarità di queste piante, spesso molto decorative e vistose.

Utilizzando elementi esterni come sassi, ghiaia o pietre sarà possibile rendere il giardino più architettonico, dall’aspetto moderno e geometrico, o più naturalistico, cercando di ricreare la natura con creatività.

E’ poi molto importante conoscere le caratteristiche specifiche di ogni pianta, come la capacità di ogni pianta di resistere alle basse temperature, o come comportarsi con le irrigazioni, anche se scarse vanno comunque previste. Con il caldo il dry garden entrerà in periodo di riposo vegetativo, e anche voi potrete riposarvi.

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