Un’erba di campo: il Tarassaco

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Fiori di Tarassaco

Il Tarassaco appartiene alla famiglia delle composite ed è comunemente noto come dente di leone o soffione. Si tratta di una erbacea perenne di piccola statura, dal colore verde, dotata di radici fittonate, carnosa e molto ramificata.

Tarassaco

Tarassaco

Il fogliame ha una disposizione a rosetta, la forma è oblungo – ovata, sono dotate di nervatura centrale e roncinate, cioè frastagliate e con la lunghezza dei lobi decrescente dalla parte più alta a quella più bassa, in più sono appuntite e ritorte ad uncino; tagliando la pianta si assiste alla tipica fuoriuscita di linfa dal colore biancastro e dalla consistenza appiccicaticcia.

Presenta un’infiorescenza composta da capolini di grosse dimensioni che compaiono da febbraio ad ottobre; questa infiorescenza è sostenuta da un picciolo piuttosto lungo e carnoso. L’infruttescenza si sviluppa nel soffione, composto da un gran numero di acheni sorretti da un pappo, che servirà principalmente a trasportarli durante il volo verso la disseminazione.

Il Tarassaco vegeta praticamente ovunque, ed è spesso una pianta piuttosto infestante. Comunemente si possono trovare esemplari di questa pianta in pascoli, campi, boschi, ai bordi delle strade senza limite territoriale; cresce infatti in ecosistemi diversi, che vanno dal mare alla montagna, qui cresce anche 2000 metri di altitudine.

E’ piuttosto comune confondere il Tarassaco con la Cicoria Selvatica (Chicorium intybus); questa si distingue dal Tarassaco perché presenta radici esternamente di colore chiaro e non rossastre.

Come coltivare il Tarassaco

Questa pianta è facilmente reperibile allo stato selvatico, quindi generalmente non si coltiva praticamente mai.

Fiori di Tarassaco

Fiori di Tarassaco

In ogni caso non ha nessun problema di adattamento ed è in grado di crescere con qualsiasi tipo di terreno, prediligendo comunque quelli ricchi di materiale organico e ben fertili.

La semina di questa erba di campo avviene nei mesi primaverili e va eseguita direttamente in piena terra. In tempi piuttosto rapidi compariranno le prime foglioline, è quindi opportuno eseguire un diradamento: si devono lasciare circa 10 centimetri di distanza tra un esemplare e l’altro.

Nel primo periodo di vita della pianta, cioè durante la germinazione, è opportuno fornire acqua con relativa frequenza, in seguito sarà in grado di adattarsi bene anche a condizioni di clima asciutto. Non ci sono cure particolari da seguire durante la crescita del Tarassaco, è solo molto importante mantenere il terreno sgombro dalla presenza di infestanti e ben arieggiato, per evitare fenomeni di marcescenza.

Raccogliere e conservare il Tarassaco

Soffioni di Tarassaco

Soffioni di Tarassaco

La pianta va raccolta interamente; se possibile è bene raccogliere anche l’apparato radicale prima della fioritura, altrimenti dopo la fioritura si può non raccoglierlo.

La radice del tarassaco va raccolta da giugno fino a settembre, le foglie invece si possono raccogliere da ottobre ad aprile; i fiori vanno raccolti quando sono boccioli o in piena fioritura, si devono però eliminare le parti verdi perché risultano decisamente amare.

Le foglie di tarassaco non vanno essiccate; è possibile consumarle sbollentandole in acqua, se se ne raccolgono in abbondanza – dopo una buona strizzata – si possono conservare tranquillamente in congelatore.

La radice invece può essere essiccata: prima andrà necessariamente pulita molto bene e tagliata a piccoli pezzi. Per quanto riguarda i fiori ancora in bocciolo si consiglia di conservarli o sotto aceto o sotto sale per poi usarli come condimento, proprio come si fa comunemente con i capperi.

Le proprietà del Tarassaco

Le radici di questa pianta contengono molte vitamine e sali minerali, come il fosforo, potassio, calcio e magnesio.Se ne consiglia l’utilizzo in caso di

Tarassaco in insalata

Tarassaco in insalata

insufficienza epatica, calcoli renali, stitichezza, eczemi e anemia.

Il tarassaco è noto da sempre alla medicina popolare, tanto da poter parlare addirittura di tarassacoterapia: si tratta di un programma di cure stagionali disintossicanti sia del fegato che dell’organismo intero.

Normalmente questa pianta viene utilizzata anche per le sue capacità diuretiche, depurative, lassative e amaro – toniche

Usare il tarassaco in cucina

Questa pianta non può essere inserita tra le piante aromatiche, si tratta infatti di una verdura di campagna molto gustosa e dal sapore gradevolmente amaro.

Le foglie sono piuttosto tenere e si possono utilizzare tranquillamente in insalata; per quanto riguarda i cespi interi, ben tagliati si possono lessare o passare in padella. E’ possibile conservare la pianta, previo lessatura, sott’olio, come normalmente si fa con i boccioli, utilizzati poi come i capperi. Non si utilizza molto spesso ma anche la radice è un’ottima verdura cotta.

I fiori interi, quando sbocciano, si possono consumare interi e cotti. I petali invece daranno gusto e colore alle insalate.

1 comment

  1. roberto 27 Febbraio, 2012 at 19:29

    Ho trovato l’articolo del tarassaco molto completo appagante e tecnicamente molto altamente affidabile e preciso.

    Volevo approfittare della vostra competenza domandandovi informazioni sul fieno; forse è quell’erba di campo che si trova facilmente (che mangiano i conigli, bovini, ecc) o è una pianta appositamente coltivata, di dimensioni maggiori che si usa come foraggio.

    Ho fatto una ricerca sul web, ma mi sono ritrovato più “confuso di prima”.

    Non so se potete rispondermi, in ogni caso vi rinrazio anticipatamente.

    Cordialità

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