Il frutteto: dall’acquisto alla messa a dimora

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Frutteto

E’ molto semplice realizzare un piccolo frutteto familiare nel proprio giardino o in terrazzo, è però necessario attuare una preparazione specifica: si tratta di una fase decisamente importante poiché la pianta che cresce bene nella fase iniziale sarà in grado di resistere meglio agli agenti atmosferici e alle malattie.

Preparare il terreno per gli alberi da frutta, così come la concimazione e l’irrigazione, nei primi due anni di vita della pianta non risulta molto diverso rispetto a quello che si deve fare per qualsiasi altro tipo di arbusto o albero ornamentale, soprattutto se si opta per una coltivazione di tipo biologico.

Frutteto domestico

Frutteto domestico

Le esigenze specifiche per ogni tipo di coltura si manifesteranno nella fase successiva di crescita. Per esempio il ciliegio necessita di irrigazioni continue anche in fase adulta, si tratta infatti di una pianta dotata di radici superficiali, un terreno eccessivamente secco porta alla rapida disidratazione. Esistono invece esemplari, come per esempio il fico e il melograno, che riescono a fruttificare anche con suolo asciutto.

Quando si piantano alberi da frutta in un giardino già sviluppato è necessario monitorare le piante per evitare che queste vadano in competizione di acqua, luce e nutrimenti, con quelle già presenti sul luogo. Come prima operazione da svolgere si consiglia di potare alberi e arbusti nelle vicinanze dei nuovi alberi da frutta, in maniera tale che questi dispongano della quantità giusta di luce.

Diventa quindi molto importante decidere il luogo ottimale dove praticare l’impianto, nonché pensare bene alle dimensioni che la pianta assumerà in età adulta.

Preparare il terreno prima dell’impianto dell’albero da frutta

Il Frutteto

Frutteto

Un altro degli elementi importanti da valutare prima di procedere con la messa a dimora della pianta da frutto è valutare le caratteristiche del terreno disponibile, confrontandole con quelle necessarie per la sopravvivenza al meglio dell’esemplare.

Definito il tipo di terreno si deve procedere con la realizzazione della buca d’impianto. Questa può essere preparata un mese prima, anzi è preferibile prepararla per tempo, in modo tale da far arieggiare al meglio il suolo e lasciarlo esposto al clima invernale che lo renderà morbido e poroso. L’esposizione alle intemperie del terreno lo renderà in grado di aderire meglio alle piccole radici che si formeranno: si tratta di quelle in grado di far attecchire la pianta in modo corretto e rapido.

Per quanto riguarda le dimensioni è necessario prevedere una buca di circa 60 – 70 centimetri per lato. E’ importante eliminare sassi ed eventuali detriti presenti nel terreno prima di procedere nell’impianto. Se volete potete far analizzare il terreno da laboratori specializzati, in questo modo riuscirete a sapere l’esatta composizione, in modo tale da integrarlo delle sostanze necessarie alla tipologia di piante che andrete ad impiantare. Attenzione in particolare al tipo di pH del terreno, alcune tipologie sono inadatte per gli alberi da frutta e vanno integrati con prodotti specifici.

La messa a dimora delle piante del frutteto

Ogni esemplare ha modalità differenti, e ben precise da seguire, per la messa a dimora.

Per prima cosa è opportuno verificare lo stato di salute delle radici della pianta, in caso fossero eccessivamente asciutte si consiglia di lasciarle un po’ a bagno in acqua non troppo fredda.

albero da frutta

Ciliegio

Alcuni esemplari hanno bisogno di un tutore per indirizzare la crescita e mantenere la stabilità della pianta nella prima fase di radicazione. Solitamente l’altezza del tutore, che deve essere realizzato in legno impregnato, è pari al punto in cui inizierà ad aprirsi la chioma della pianta.

L’operazione di legatura della pianta al tutore è un passaggio piuttosto delicato, va realizzata in modo da non far del male alla corteccia, molto sensibile in fase di crescita, dell’albero. Si consiglia inoltre di controllarla con periodicità per verificarne la tenuta ed evitare strozzature. Normalmente in commercio si trovano fermagli elastici dotati anche di distanziatore, utilissimo per evitare che la corteccia e il tutore sfreghino tra di loro danneggiando la pianta.

Sul fondo della buca è opportuno realizzare uno strato di materiale inerte con funzione drenante, normalmente si utilizza ghiaia e terra grossolana. Successivamente ricoprite questo strato con del letame maturo e humus, utilizzate poi del terriccio per formare una piccola montagnetta.

La montagnetta di terra appena realizzata serve per stendere le radici della pianta senza sforzarle troppo ed evitare di spezzarle. In ultimo coprite le radici con terra fertile e procedete con l’irrigazione.

Mettere a dimora esemplari in vaso

Melograno

Melograno

Anche per le piante in vaso le procedure di piantumazione seguono lo stesso iter, è solo importante non spezzare la zolla posta a protezione dell’apparato radicale. Se la zolla si presenta eccessivamente compatta la si può smuovere leggermente utilizzando un bastoncino. In questo modo si consentirà un buon flusso di acqua di irrigazione dopo averla impiantata nel vaso.

Inoltre vi suggeriamo di non piantare mai esemplari particolarmente secchi e assetati, il pane radicale deve essere umido (evitate anche l’eccesso opposto, cioè di impiantarlo da fradicio).

Il giusto drenaggio

Se si vuole risolvere per sempre il problema del drenaggio, soprattutto in suoli di tipo impermeabile, si consiglia di ricorrere ad un sistema di tubi drenanti. Il compito di questo sistema è quello di raccogliere le acque superficiali e stagnati, quelle cioè responsabili dei fastidiosi fenomeni di marcescenza radicale. I tubi di drenaggio vanno interrati ad una profondità di circa 40 – 50 centimetri, disposti su uno strato di ghiaia e in leggera pendenza verso il punto di raccolta delle acque reflue, solitamente si tratta di reti fognarie o fosse.

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