Il melograno è bello tutto l’anno e fruttifica ad ottobre

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Punica Granatum

Il melograno, o Punica Granatum, è una pianta originaria dei territori ad oriente dell’Afghanistan. Questo esemplare era già conosciuto da Babilonesi, Egizi e Fenici che, oltre ad apprezzarne le qualità, hanno contribuito alla sua diffusione prevalentemente lungo tutte le coste del Mediterraneo.

Sia i greci che i latini conoscevano molto bene il melograno e lo usavano comunemente. Con il passare del tempo la diffusione di questa pianta è diventata talmente vasta da rendere comune la sua presenza su tutta la costa del Mediterraneo. E’ molto facile trovare il melograno anche su pendici sabbiose e asciutte, spesso in compagnia della più comune flora degli ambienti termofili.

Conoscere meglio il melograno

  • Il tronco: questa pianta presenta un tronco non perfettamente rotondo, eretto e ramificato, con uno sviluppo spesso piuttosto contorto. Il portamento è tipicamente ascendente e ricadente, non è difficile osservare rami che toccano quasi a terra.
    Punica Granatum

    Punica Granatum


  • I rami: esistono varietà di rami che presentano spine.
  • I succhioni: questi si sviluppano comunemente localizzati alla base del tronco.  Si tratta di elementi molto vigorosi, è meglio eliminarli o utilizzarli per riprodurre la pianta selvatica.
  • Le radici: si presentano molto nodose, caratterizzate dal colore rosso e si sviluppano a profondità elevate.
  • Le foglie: sono molto semplici: lisce, lanceolate, di colore verde intenso e caduche. Spesso l’apice di queste foglie si presenta acuminato.
  • I fiori: si tratta di fiori ermafroditi, si presentano alla terminazione dei rami, possono essere isolati o raccolti in mazzetti. La forma è quella tipica di un calice, la colorazione è rosso acceso, solitamente i petali variano da 5 a 8, l’interno è di colore giallo e crea un forte contrasto con l’intensa colorazione della corolla.

Il frutto: le mele granata

Fiore di Melograno

Fiore di Melograno

Normalmente la fioritura del melograno inizia già nel mese di marzo, in particolare nei territori del sud. I fiori che generano frutti sono solamente quelli di maggio e giugno, prima le temperature sono troppo basse, per le fioriture di settembre la maturazione non riesce ad arrivare a compimento.

Il frutto nella sua prima fase di crescita è di colore verde, per poi mutare nei toni bruno rossastri tipici del frutto maturo. Si tratta di una bacca particolare denominata balaustro: questa è formata da una polpa interna completamente protetta da una particolare scorza membranosa dal gusto decisamente amaro. Quando il frutto è troppo maturo solitamente si spacca e mostra la polpa rossastra contenuta al suo interno.

Portamento cespuglioso o albero

E’ possibile trovare la pianta di melograno sia con l’aspetto di piccolo albero che con l’aspetto di un cespuglio; ciò varia a seconda del tipo di potatura che si sceglie.

Questa pianta può raggiungere fino a 7 metri di altezza, ma si tratta di casi isolati perché normalmente – soprattutto in ambiente mediterraneo – rimane di piccole dimensioni. Inoltre le varietà da coltivazione tendono a rimanere ancora più piccole: si passa dalle nane, adatte in

Melograno frutto

Melograno frutto maturo

particolare per la coltivazione in vaso, alle normali che comunemente non superano i 3 metri di altezza.

La taglia delle piante da frutto normalmente si aggira sui 2 metri circa. La chioma assume una forma globosa dal diametro pari all’altezza della pianta stessa.

Si tratta di una pianta decisamente resistente, in grado di generare radici anche quando la parte aerea si presenta in stato di sofferenza, inoltre è una pianta piuttosto longeva, alcuni esemplari hanno superato addirittura i 100 anni di età.

Una pianta dalle molteplici funzioni

La pianta di melograno ha sia la funzione decorativa che quella di produrre frutti. Normalmente l’uso familiare del melograno, a causa della scarsa produzione di frutti, lo rende solamente un esemplare di tipo decorativo. Per questa ragione è molto più semplice trovare piante di melograno ospitate nei giardini, piuttosto che negli orti o nei frutteti. Normalmente è opportuno collocare la pianta di melograno in un luogo dalla buona esposizione, dedicandole uno spazio autonomo in modo tale da farlo diventare punto focale del giardino, soprattutto al momento della fioritura.

Data la facilità a crescere anche su terreni aridi e scoscesi si consiglia di utilizzarlo anche in luoghi marginali.

Coltivazione del melograno: le condizioni ideali

Melograno - Frutto

Melograno - Frutto

Come abbiamo accennato il melograno è una pianta termofila, cioè amante del caldo e delle alte temperature.

Si consiglia di evitare le esposizioni al nord, cercando di posizionare la pianta in un luogo dalla buona esposizione solare. E’ altamente sconsigliato piantare il melograno in luoghi dalle temperature rigide, questo perché molto spesso gli esemplari non sopravvivono al freddo invernale ma se mai riuscissero a sopravvivere si assisterebbe ad una scarsissima fruttificazione (dovuta soprattutto all’insufficiente quantità di radiazione solare).

In ogni caso per un periodo molto limitato di tempo la pianta è in grado di resistere a temperature molto basse, anche fino a dieci gradi sotto lo zero. Per prevenire eventuali problemi legati all’escursione termica vi consigliamo di proteggere il colletto della pianta utilizzando un buono strato di pacciamatura, se necessario ricorrete anche all’uso di tessuto non tessuto per proteggere la chioma.

Se avete degli esemplari di melograno in vaso vi consigliamo di ricoverarli in ambienti più riparati, come per esempio locali ben riscaldati ed illuminati; le piante in vaso sono più sensibili rispetto a quelle coltivate in piena terra.

Il melograno non resiste alle basse temperature ma ben si adatta alle alte: grazie all’apparato radicale in grado di svilupparsi in profondità questa pianta è in grado di superare agevolmente anche periodi di siccità. Se coltivati in piena terra è consigliabile eseguire regolari bagnature principalmente nel primo anno d’impianto: in questo modo si favorisce l’impianto e si facilita la fortificazione della struttura della pianta.

Melograno

Melograno

Quando si coltiva la pianta in vaso è necessario garantire il giusto grado di umidità del terreno, questo non deve mai seccarsi tra una bagnatura e l’altra.

In ogni caso, come la maggior parte delle piante, anche il melograno teme il ristagno idrico. Scegliete quindi terreni leggeri ed evitate assolutamente quelli argillosi. Garantitegli un buon drenaggio e se necessario aggiungete una quantità di sabbia. Se è possibile scegliete terreni tendenzialmente acidi.

Utilizzare i nutrimenti giusti

Il melograno non è una pianta esigente per quanto riguarda il substrato ma necessita di un giusto apporto di nutritivi minerali per crescere e vegetare al meglio.

Il problema più facile che può presentarsi in assenza di ferro e altri microelementi è senza dubbio la clorosi: questo fenomeno è caratterizzato dal rapido ingiallimento del fogliame. E’ quindi molto importante ricordarsi di somministrare alla pianta concimi adatti, ricchi di ferro, azoto, potassio e altri microelementi necessari.

Punica Nana

Punica Nana

Per quanto riguarda l’azoto è necessario procedere con una doppia somministrazione: sia allo stato solubile che nella variante a lenta cessione. Oltre a concimare in primavera è necessario ripetere l’operazione anche a fine agosto, in concomitanza con la prima fase di maturazione dei frutti.

Se avete delle piante in vaso considerate che questi esemplari sono molto più esigenti: servono maggiori bagnature e somministrazioni più frequenti di concime. Ripetete quindi l’operazione anche nel mese di maggio.

La messa a dimora del melograno

Se avete un esemplare di melograno da vaso che ormai ha raggiunto delle dimensioni ragguardevoli è possibile trasferirlo in piena terra in qualsiasi periodo dell’anno, normalmente vi consigliamo di evitare la stagione più calda.

Gli esemplari da vivaio vanno invece trasferiti in piena terra nel mese di ottobre, in questa fase la pianta si trova in periodo di quiescenza. Realizzate una buca di grandi dimensioni e piuttosto profonda, prima dell’impianto controllate che sia sgombra da argilla, successivamente riempi tela con terreno sciolto.

Per la concimazione in fase d’impianto utilizzate stallatico maturo mischiato con terreno.

Eseguire la giusta potatura del melograno

Poiché la pianta di melograno assume o la forma ad alberello o cespuglio è necessario seguire alcune regole di base per eseguire una corretta potatura. Se la pianta si presenta ad alberello eliminate tutti i rami che si presentano sul tronco, in più vi consigliamo di eliminare anche tutti i rami che ormai fruttificano da più di tre anni. Per consentire il giusto ricambio in autunno eliminate anche tutti i rami secchi o con qualche problema. Per intervenire su tutta la chioma vi consigliamo di farlo ad anni alterni, eliminando circa 40 centimetri dai rami più vecchi.

La fruttificazione

Questa pianta si divide in due specie fondamentali, una da frutto e una di tipo ornamentale.

Quella da frutto è la Punica Granatum e quella ornamentale è la Punica Nana.

L’esemplare ornamentale è molto più resistente e adattabile, produce dei piccoli frutti ma non sono commestibili.

La varietà commestibile invece produrrà il primo frutto al terzo o quarto anno di età, per poi portare avanti la fruttificazione anche per più di 30 anni. La raccolta dei frutti del melograno deve essere eseguita durante il mese di ottobre. Se il clima non è particolarmente mite vi consigliamo di far sviluppare la pianta con andamento cespuglioso, sarà meno soggetto alle gelate invernali.

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