Le larve d’insetti estive: come eliminare i parassiti dalle piante

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Argide

Le larve non sono per niente facili da individuare. Appena si nota la loro presenza vanno eliminate al più presto, poiché amano cibarsi principalmente delle parti più tenere di arbusti e alberi.

E’ soprattutto durante il periodo estivo che le larve di molti insetti diventano un problema per le piante. I più attaccati sono gli arbusti e gli alberi presenti nella maggior parte dei giardini e dei parchi.

Bruco americano

Bruco americano

Cosa sono le lave

Le larve sono insetti ancora allo stato giovanile. Si tratta quindi dello stato di transizione tra l’uovo e l’insetto in forma adulta. Quando l’insetto in questione è una farfalla la larva viene comunemente chiamata “bruco”.

Le larve sono riconoscibili tranquillamente ad occhio nudo: hanno un corpo di forma cilindrica, molle, della lunghezza variabile tra 1 e 7- 10 centimetri. Per quanto riguarda la colorazione varia molto a seconda degli insetti, spesso hanno colori sgargianti, altre volte sono ricoperti da una peluria fitta e lunga.

Le larve estive sono difficilmente controllabili principalmente per l’enorme facilità di diffusione, in secondo luogo a causa della loro voracità. Questi insetti sono in grado di procurare gravissime lesioni, in pochissimo tempo, anche ad alberi di grande taglia.

Come agiscono le larve

Le larve sono in grado di danneggiare l’intera struttura della pianta in fase di accrescimento. Questi pericolosi insetti preferiscono nutrirsi di germogli e foglie tenere, ma non disdegnano neanche i tessuti legnosi, i fiori e i frutti ad inizio maturazione.

parassiti piante

Bombice dispari

Di solito è più facile trovarle su piante caducifoglie, molto raramente sulle conifere.

Le larve sono dotate di un apparato boccale masticatore decisamente vigoroso, ed è per questo che sono in grado di nutrirsi con estrema velocità della parte più tenera delle piante.

In questo modo immagazzinano grandi quantità di riserve energetiche utili per compiere la metamorfosi ad insetto adulto. Questi, dopo aver depositato un gran numero di nuove uova dalle quali si svilupperanno altre larve, andranno incontro alla molte.

Il clima e il luogo ottimale per lo sviluppo

Per lo sviluppo delle larve non sono necessari fattori climatici particolari, estati calde e secche possono però favorire. La diffusione delle larve è molto veloce soprattutto in presenza di vegetazione particolarmente fitta, poiché si facilita lo spostamento dei parassiti da pianta a pianta. E’ facile che le larve attacchino piante già indebolite in precedenza.

Le larve estive solitamente si collocano sulla chioma delle piante. Altre invece si inseriscono all’interno del legno di tronchi e rami. Queste ultime sono le più pericolose: non si riescono a vedere e sono in grado di arrecare danni enormi; questi insetti sono riconoscibili solamente quando l’attacco è ad uno stato piuttosto avanzato e spesso i danni non sono più riparabili.

I parassiti più pericolosi

Le larve più diffuse e pericolose, solitamente collocate sulle chiome degli alberi, sono:

  • Bruco americano o Ifantria americana
  • Limantrio o Bombice dispari

Lo sviluppo di queste pericolose larve

Gli esemplari adulti di queste larve sono lepidotteri dalle dimensioni ridotte e dal colore delle ali o bianco o grigio. Le uova si schiudono

Tentredine

Tentredine

indicativamente tra maggio e giugno; le femmine di questi insetti sono in grado di deporre le uova su un numero enorme di piante, tra queste il gelso, salice, acero, olmo, frassino, quercia e molti esemplari da frutta. Da queste uova si sviluppano larve che raggiungono circa 3- 4 centimetri di lunghezza, sono ricoperte di peluria e amano nutrirsi della parte più tenera degli alberi.

Gli esemplari adulti arrivano tra luglio e agosto e generano nuove larve in grado di colpire le piante tra agosto e settembre.

Conseguenze dovute all’attacco delle larve

L’attacco di queste pericolose larve causa defogliazioni nelle piante, poiché queste si nutrono principalmente delle lamine fogliari.

Capita spesso che il ritmo di crescita di queste piante rallenti, fino ad un vero e proprio deperimento vegetativo. Quando la pianta si trova in questo stato subisce più facilmente l’attacco di altri parassiti, in particolare di insetti che intaccano il legno della pianta, creando lunghe gallerie che possono addirittura compromettere la stabilità della pianta stessa.

Se il danno si protrae nel tempo è possibile arrivare alla morte dell’esemplare, soprattutto se di giovane età.

Altre larve comuni

Tentredine in azione

Tentredine in azione

Esistono altre larve che attaccano le chiome delle piante ma sono meno pericolose, poiché meno invasive:

  • Tentredine
  • Argide

Imenotteri del mese di giugno

Gli insetti adulti di queste larve sono imenotteri, molto simili a piccole api e vespe; si tratta di una sola generazione all’anno che compare nel mese di giugno.

Le uova sono solitamente collocate vicino ai germogli più giovani; nel mese di luglio daranno origine a larve di circa 2 – 3 centimetri di lunghezza, dal colore grigio – verde, senza peluria. Queste larve iniziano subito a nutrirsi con voracità dei tessuti vegetali delle piante sulle quali si trovano.

Principalmente attaccano acero, frassino, olmo, pero, susino, ciliegio, rose arbustive, ligustro e viburno.

Attacchi concentrati sulle foglie

Le larve concentrano i loro attacchi in prevalenza sul fogliame più giovane, provocando erosioni profonde dal margine fino all’interno della lamina fogliare

larve insetti

Argide

La voracità di queste larve porta al rallentamento del ritmo di crescita della pianta, ma solo raramente si ha un deperimento irreversibile. Le piante più colpite da questi attacchi sono le più giovani, quelle più vecchie non hanno problemi a riprendere la loro fase vegetativa dopo un attacco delle larve, seppur con un po’ di lentezza.

Organizzare una difesa contro questi attacchi

Per eliminare queste quattro tipologie di larve che attaccano la chioma degli alberi sono necessari degli insetticidi specifici, sia biologici che cimici (più efficaci per gli attacchi più pesanti). Questi prodotti vanno distribuiti sulle zone colpite appena si rileva la presenza delle larve.

E’ necessario ripetere questi trattamenti più volte fino all’effettiva scomparsa dei parassiti. I trattamenti vanno effettuati sempre il mattino presto, poiché in quel momento le larve sono poco mobili e facilmente attaccabili.

Perché l’intervento risulti efficace è importante agire con tempestività: è quindi opportuno un controllo costante della situazione di salute delle piante, soprattutto per gli esemplari che già in passato hanno subito attacchi di larve. Concluso il trattamento vanno eliminate le parti di chiome più danneggiate, in maniera tale da favorire un riciclo.

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