Costellazione del Cigno
Costellazione del Cigno

Costellazione del Cigno

Durante il mese di novembre l’abbassamento della temperatura è percepibile da tutti. In più diminuiscono le ore di luce e aumenta l’umidità. L’insieme di questi cambiamenti climatici accompagna le piante verso un periodo di riposo vegetativo che per molti esemplari durerà per tutto l’inverno, per poi far vedere una lenta ripresa all’inizio della primavera.

Si tratta di un passaggio importante nel ciclo vitale delle piante, è quindi necessario trascorrere un po’ di tempo con loro, dedicando maggiori cure

anche al terreno, che necessita di essere lavorato e preparato per accogliere le nuove piante. Naturalmente non dimenticate di seguire la luna ed il calendario lunario per svolgere la maggior parte dei lavori al meglio.

Osserviamo il cielo e la luna di novembre 2011

Il 25 novembre si avrà la luna nuova. Per tutto il mese nel cielo troverà spazio la costellazione di Pegaso: durante una notte particolarmente stellata provate a individuarlo, è piuttosto semplice. Ha quattro stelle principali che formano un quadrato. In più nel cielo potrete osservare anche Andromeda e la costellazione del Cigno: un cielo piuttosto affollato.

Dal 10 novembre si avrà la luna crescente, particolarmente propizia per effettuare piantagioni su terra già opportunamente lavorata a dovere.

La nebbia: un fenomeno tipico di novembre

Tutti abbiamo aperto le finestre in una mattina autunnale e siamo rimasti colpiti prima dal freddo pungente, poi, aguzzando meglio la vista, dai tipici banchi di nebbia che non ci permettono di vedere neanche il palazzo che si trova di fronte a casa nostra. Naturalmente chi abita in Pianura Padana conosce questo fenomeno meglio di altri e non se ne stupisce più. Magari non tutti sanno che cosa origina la nebbia e di che cosa effettivamente si tratta.

La nebbia, responsabile di quell’atmosfera ovattata ed inquietante che spesso si porta dietro, non è altro che una nube che si forma a contatto con il suolo quando la quantità di vapore acqueo raggiunge la saturazione ed inizia a condensare.

Si tratta quindi di microscopiche gocce di acqua e di cristalli di ghiaccio allo stato sospeso. L’effetto rarefatto tipico della nebbia p da associarsi a queste particelle di acqua che modificano le proprietà ottiche dell’aria: la luce solare si diffonde come alone biancastro che delimita un’area, limitando anche le capacità visive all’interno di quest’area.

La nebbia non si presenta sempre con la medesima densità, questa infatti varia in maniera sostanziale a seconda delle quantità di umidità che si riscontrano nell’aria: quando l’umidità aumenta la visibilità diventa estremamente ridotta e la nebbia molto più densa.

Quando la nebbia incontra le condizioni ottimali

Nebbia a Torino

Nebbia a Torino

Normalmente in città il fenomeno della nebbia è più frequente e di durata maggiore, questo perché le particelle di smog (con consistenza sia solida che liquida) rappresentano il sostegno ottimale per l’acqua condensata.

Le particolari condizioni atmosferiche influiscono molto sul fenomeno della nebbia; per esempio di notte, quando l’umidità è elevate e il cielo è sgombro da nubi, ci sono altissime probabilità che si sviluppino banchi di nebbia.

Purtroppo questo fenomeno atmosferico non può essere previsto con esattezza, le condizioni di sviluppo dipendono da molti fattori difficilmente prevedibili tutti insieme. Possiamo però segnalarvi che la presenza di foschia notturna sicuramente potrebbe indicare lo sviluppo di fenomeni di nebbia nelle prime ore della giornata.

Nebbia in Val Padana

Nel nostro paese, come abbiamo già accennato, la nebbia interessa principalmente la stagione autunnale e invernale, quando le temperature si abbassano rapidamente. Esistono inoltre specifiche aree geografiche più facilmente interessate dal fenomeno (tra queste segnaliamo la Pianura Padana, di particolare intensità nell’area compresa tra Piemonte e Lombardia): in questi luoghi l’aria fredda che arriva da quota e la ventilazione limitata non possono che favorire il fenomeno, particolarmente intenso dopo il tramonto.

La pianta del mese di novembre

Crisantemi - i fiori di novembre

Crisantemi - i fiori di novembre

E’ facile capire qual è la pianta del mese. Già da fine ottobre se ne trovano quantità enormi un po’ ovunque tra vivai e grande distribuzione. Naturalmente stiamo parlando dei crisantemi.

Quando acquistate i crisantemi in vaso non rinvasateli subito, vi consigliamo di attendere a fine fioritura e con luna crescente. Se decidete di trapiantarli in un vaso più grande è necessario ricoverarli in un luogo luminoso e non troppo freddo, in questo modo sarà più agevole il superamento dell’inverno.

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