Il melograno: una pianta tra arte, religione e salute

Albero di melograno

Albero di melograno all'interno del chiostro del duomo di Monreale (Palermo)

Il melograno, o Punica granatum è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle punicacee.

Questa pianta è originaria dell’Asia ma venne introdotta sin dall’antichità nelle regioni del bacino del Mediterraneo.

Il nome latino Punica infatti le venne attribuito da Linneo per la diffusione apportata dai mercanti fenici sin dall’antichità di questo albero nelle regioni del nord Africa.

Una pianta legata a simboli

Il melograno è un albero con un forte valore simbolico sia nei miti dell’antica Grecia che nelle religioni monoteiste.

Durante le feste in onore della dea Demetra, gli ateniesi mangiavano i semi di melograno per ottenere fertilità.

Per la simbologia ebraica questa pianta è simbolo di onestà a correttezza, il numero dei semi presenti nel frutto è infatti di 613, tanti quanti sono gli obblighi e i divieti da seguire per mantenere un comportamento equo e saggio secondo la Torah. Inoltre nella bibbia il melograno viene elencato tra i frutti speciali presenti nella terra promessa.

Il melograno è anche presente in alcune opera a tema religioso di Botticelli e Leonardo da Vinci. Ad esempio nella Madonna della melagrana di Botticelli, Gesù bambino tiene in mano un frutto di melograno.

Il colore dei semi, che richiama il sangue, costituisce un simbolo del martirio nell’iconografia cristiana.

Caratteri botanici e coltivazione del melograno

Il melograno tende a produrre molti polloni e quindi ad assumere una forma arbustiva e cespugliosa.

Con la potatura la pianta può assumere la forma desiderata, in genere la forma di allevamento a vaso è la più diffusa. Questo albero si caratterizza per un accrescimento molto lento, che porta a produrre i primi frutti a una distanza di 4-5 anni dopo l’impianto. I fiori, citati in una famosa poesia di Giosuè Carducci, sono di un colore rosso intenso, mentre i frutti grossi quanto un’arancia sono pieni di semi a cui è attaccata la polpa.

La coltivazione di questa pianta non richiede particolari esigenze a livello di terreno o irrigazione.

Il melograno cresce bene in terreni secchi e ben drenati, con elevata insolazione. La concimazione organica può apportare dei vantaggi, soprattutto nella produzione dei frutti.

Il carattere rustico di questa pianta la rende straordinariamente resistente alle malattie ed ai parassiti; solo i ambienti particolarmente umidi e in caso di ristagni idrici può verificarsi il problema del marciume radicale.

La propagazione può avvenire per talea ma anche per seme. La potatura deve mirare ad eliminare tutti i polloni che si formano alla base del fusto, a sfoltire l’interno della chioma ed a raccorciare i rami dell’anno.

Proprietà del melograno

Frutti di melogran

Frutti di melograno venduti in una bancarella di Tel Aviv (Israele)

I frutti di melograno sono ricchi di vitamina A e B.

Recenti studi hanno messo in luce che sia all’interno della buccia che dei semi di melograno sono presenti notevoli quantità di composti dall’elevata capacità antiossidante, antimalarica e antimicrobica.

Nella medicina tradizionale infusi a base di frutti di melograno venivano utilizzati nei trattamenti di coliche, coliti, leucorrea, ecc.

Il melograno sembra essere in generale un frutto dall’elevato potere anticancro e antidiabete, inoltre uno studio effettuato negli Stati Uniti ha dimostrato che un bicchiere al giorno di succo di melograno è in grado di diminuire del 50% il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer.

Il succo di melograno ha dimostrato proprietà benefiche anche nei confronti della diarrea e della dissenteria, nelle infezioni degli organi genitali, della mastite ecc.

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