Dalla nocciola piemontese a quella romana, scopriamo le varietà di nocciole italiane

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Nocciola

Le nocciole italiane sono considerate le migliori al mondo. Si tratta di una pianta dalle origini molto antiche, già presente da tempi immemori su tutto il nostro territorio. Attualmente sta conoscendo un periodo di nuovo splendore, soprattutto grazie ai miglioramenti apportati alle nuove varietà di produzione nostrana.

nocciole italiane

Nocciole italiane

La coltivazione di questa pianta è piuttosto semplice anche in un giardino domestico, nonostante la si consideri ancora un frutto minore, prettamente di tipo ornamentale. In realtà si tratta di una pianta ideale per un piccolo frutteto domestico, in grado di regalare grandi soddisfazioni, oltre che frutti deliziosi dalle innumerevoli virtù, spesso poco conosciute.

Molte varietà di nocciole differenti, ma quale scegliere?

  • “Tonda Gentile delle Langhe”: è la nocciola del piemonte, tra le più pregiate sia per sapore che per consistenza. Normalmente si utilizza il frutto fresco o tostato, soprattutto per l’impiego in pasticceria. La produzione è molto legata al tipo di impollinatore. In questo caso per riuscire ad ottenere una produzione decisamente generosa servirà l’ottima varietà “Caponica”, tipica del territorio avellinese. Inoltre sono importanti anche le condizioni climatiche: evitare le gelate tardive, estate ventilata e non eccessivamente afosa, piogge frequenti in primavera ma clima asciutto a partire dalla tarda estate, in concomitanza con il periodo della raccolta.
  • “Tonda di Giffoni”: si tratta della varietà originaria dell’area avellinese e casertana. Il frutto è di tipo medio, con una buona resa da sgusciato, la qualità è anche in questo caso ottima.
  • “Tonda Romana”: è la nocciola del Lazio, originaria dell’area del viterbese, molto pregiata.
  • Non si devono dimenticare le piccole produzioni locali, come quelle originarie dell’area piacentina e messinese.

Come coltivare il nocciolo nel nostro giardino

coltivare il nocciolo

Noccioleto

Il nocciolo è una pianta elegante, dall’aspetto discreto e non eccessivamente invasivo. Non ha bisogno di particolari cure per la crescita; nonostante ciò la produzione di nocciole risulterà sempre generosa. Oltre ad offrire ottimi frutti questo albero ha una chioma con grande potere ombreggiante, in più sia i gusci dei frutti che il legno sono perfetti da ardere.

Nonostante si tratti di una pianta tipica dell’area del Piemonte e del Centro Italia il nocciolo è presente nella maggior parte delle regioni, fino ad un’altezza di 1300 metri. Questa pianta non si trova però nelle aree della costa, teme infatti l’aria particolarmente asciutta e la presenza della salsedine: queste due componenti, unite all’effetto dell’eccessivo irraggiamento solare, tendono ad indebolirlo, provocando bruciature sulle foglie. Se si vuole coltivare noccioleti in queste aree diventa necessario ombreggiare la pianta sotto un albero di dimensioni maggiori: all’ombra il fogliame dovrebbe rimanere integro e la produzione di frutti si dovrebbe sviluppare senza problemi.

La temperatura adatta per la crescita dell’albero di nocciole prevede inverni non troppo rigidi, in particolare durante il periodo della fioritura(che si svolge fra il mese di gennaio e quello di marzo). Sono anche molto dannose le gelate tardive primaverili: il freddo

Nocciola tostata piemontese

Nocciola tostata piemontese

brucia i germogli, indebolendo completamente la pianta.

Per quanto riguarda il substrato si tratta di una pianta decisamente adattabile, nonostante prediliga terreni calcarei particolarmente fertili. I suoli della Val Padana sono normalmente piuttosto pesanti e con un certo grado di umidità, se dotati un ottimo sistema di drenaggio l’albero di nocciole è in grado di tollerarli con successo.

Se l’ambiente è sufficientemente piovoso, e le estati non troppo secche (come accade di solito su alpi e appennino), non servono irrigazioni. Se invece si assiste ad estati secche e piogge scarse diventa necessario procedere con irrigazioni tra giugno e agosto: saranno utili per sviluppare un buon fogliame e dar vita ad un’ottima produzione di frutti.

Nei primi anni di vita dell’albero di nocciole è indispensabile concimare con prodotti azotati, soprattutto nel periodo di ripresa vegetativa. Dal terzo anno in poi si deve integrare anche con letame o altri concimi organici, il trattamento va ripetuto ad anni alterni. Grazie a queste poche cure l’esemplare sarà rafforzato, in grado quindi di affrontare in maniera più tranquilla eventuali malattie.

Le proprietà delle nocciole

Già le leggende popolari decantavano le innumerevoli proprietà e virtù di questo piccolo frutto. Recenti studi e ricerche approfondite ne hanno confermato la veridicità. Questo frutto, come quasi tutta frutta secca, è in grado di combattere gli accumuli di “colesterolo cattivo”. E’ proprio la prestigiosa Food and Drug Administration, importante agenzia statunitense per la sicurezza alimentare e dei farmaci, a consigliare il consumo

Cioccolato alla nocciola

Cioccolato alla nocciola

giornaliero di 30 grammi di frutta secca, in questo modo pare si riduca sensibilmente la predisposizione a malattie vascolari.

In più la nocciola è un alimento nutriente, in grado di fornire immediatamente una riserva di energia: proprio per questo motivo se ne consiglia il consumo in particolare a bambini e sportivi.

Non si butta via niente

Seguendo i principi dell’agricoltura ecosostenibile esistono molte aziende, soprattutto quelle più moderne, che attualmente sono in grado di riutilizzare anche i gusci delle nocciole. Si tratta di una quantità enorme di prodotto di scarto destinata ad essere bruciata all’interno di nuovissime caldaie ad alto rendimento: in questo modo si rende possibile la produzione di calore, acqua calda ed energia.

Attualmente alcune di queste aziende, presenti sul territorio del cuneese, sono visitabili: un modo semplice ed immediato per comprendere l’intero ciclo di produzione e riuso della nocciola. Visitando questi stabilimenti si assiste inoltre alla sgusciatura, per poi passare alla tostatura e alla trasformazione in prodotti dolciari.

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