Ortaggi di stagione: il porro

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Porro di Cervere

L’utilizzo del il porro era già comune in epoca romana: se ne consigliava l’uso alle nutrici per aumentare il latte, lo si usava per schiarire la voce e per aiutare il sonno, alcuni ne decantavano addirittura le qualità afrodisiache.

Attraverso i tempi la fama di questo ortaggio si è mantenuta invariata, tanto che nel Medioevo la Scuola Medica Salernitana ne confermo tutte le virtù già conosciute dalle epoche più antiche, in più se ne aggiunsero anche molte altre, alcune di queste poi confermate anche ai giorni nostri mediante studi scientifici approfonditi.

Le proprietà del porro

Il porro è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Liliacee,come per altro aglio e cipolla, anche se da questi se ne discosta sia per forma (tipicamente allungata) che per gusto (dolce e delicato).

proprietà del porro

Porro a fette, le proprietà del porro sono molteplici

Questo ortaggio di stagione è quasi completamente formato di acqua, è quindi molto digeribile e con un basso contenuto calorico. Proprio per questo motivo spesso viene utilizzato per combattere l’obesità e abbassare il colesterolo.

Si tratta di un alimento ricco di fibre, di vitamine, di sali minerali e di oligoalimenti, ognuno di questi molto importanti per il nostro organismo: il ferro per esempio è utile per combattere l’anemia, il potassio per combattere l’eccesso di grasso, il magnesio come protezione per il sistema nervoso, in più presenta anche quantità di calcio e silicio, sostanze molto utili per la salute di ossa e pelle.

Inoltre il porro vanta virtù toniche e rimineralizzanti, ed è proprio per questo che in passato si pensava avesse anche proprietà afrodisiache; si tratta inoltre di un ottimo ricostituente, in grado di riattivare il metabolismo.

Tra le innumerevoli virtù di questo ortaggio segnaliamo anche quelle legate all’apparato respiratorio: si tratta di un calmante della tosse, decongestionante di tutte le vie respiratorie, nonché utile in caso di abbassamento della voce. Può essere anche utilizzato come depuratore per il sangue, stimola la diuresi e agisce come disinfettante sia per intestino che per le vie urinarie.

Le varietà di porri migliori

coltivazione dei porri

Coltivazione dei porri

Attualmente è possibile coltivare il porro in qualsiasi parte del mondo. In Francia se ne concentra la produzione, soprattutto nelle aree del nord, nella Loira e nelle aree del Rodano; è proprio da questi luoghi che arrivano due varietà molto note: il “Bleu de Solaise” (dal sapore ottimo e dal fogliame decorativo dalle tonalità blu – verdi), e il “ De Gennervilliers” (in questo caso una varietà molto rustica, dal sapore decisamente gustoso).

Per quanto riguarda il territorio Italiano, la regione con la maggiore produzione di Porro è il Piemonte, in particolare segnaliamo le varietà di Cervere e di Carmagnola. Il microclima locale rende piuttosto facile la coltivazione di questi ortaggi, ed è proprio per questa ragione che è possibile coltivarli con semplicità anche negli orti domestici.

Di norma il porro viene trattato come un ortaggio tipicamente invernale, attualmente ne esistono anche varietà di tipo estivo, in maniera tale da poterlo coltivare durante tutto l’anno. Le tipologie estive risultano leggermente meno saporite rispetto a quelle invernali, ma sono comunque ottime.

La coltivazione dei porri

Grazie alle varietà estive e alle semine scalari è possibile avere il porro sulla nostra tavola per tutto l’anno. Si tratta di una pianta molto semplice da coltivare, in grado di resistere con facilità anche alle basse temperature. La sua rusticità la rende facilmente adattabile ai climi miti, non necessita inoltre di particolari cure per crescere al meglio.

Porro di Cervere

Porro di Cervere

E’ necessario concimare la pianta, ma anche in questo caso è opportuno non esagerare, anche perché si rischia di danneggiarla, ottenendo l’effetto contrario, aumentandone soprattutto la sensibilità al gelo.

L’unico trattamento assolutamente necessario per il porro è la rincalzatura, utile per imbianchirlo. In più si deve porre particolare attenzione alle sarchiature: questa operazione va ripetuta con una certa costanza durante il periodo di crescita, poiché risulta necessaria per mantenere il terreno sempre arieggiato, in modo tale da ostacolare anche la comparsa di fastidiosi infestanti.

Cucinare i porri

Il porro è interamente formato da fogliame di colore bianco, degradante al verde. Le foglie, sovrapponendosi, ne conferiscono la tipica forma a cilindro. In cucina normalmente si utilizza solo la parte bianca, anche perché risulta la più tenera e saporita.

Cucinare i porri

Per cucinare i porri eliminare la parte più dura prima di consumarli

Si tratta di un ingrediente decisamente versatile, in grado di essere utilizzato con successo sia come alimento principale che come condimento (proprio come fosse una normale erba aromatica).

Inoltre si consiglia allo stesso modo un consumo dell’ortaggio sia crudo che cotto, perfetto sia per ricette sofisticate che per una cucina semplice.

Suggeriamo inoltre di non buttare via le foglie verdi più dure, come accade spesso in cucina è possibile riutilizzarle in maniera creativa, per esempio per avvolgere  alcuni cibi prima della cottura: oltre ad insaporirli diventeranno più digeribili, si tratta di un espediente consigliato soprattutto quando si cucinano carni, o pesci, particolarmente grassi.

 

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