Orto urbano: una risposta agli OGM arriva dal coltivare orti cittadini

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Mon810
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Mon810, il mais che resiste agli insetti

Orto urbano come difendersi dagli OGM

Quanti di noi conoscono il temibile batterio Agrobacterium tumefaciens che infetta le piante per causarne una crescita smisurata paragonabile a quella tumorale presente negli animali?

Forse non tutti, ma il risultato di questa tecnica di modificazione genetica la abbiamo tutti ben presente: gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

Questi sono quegli ortaggi che si mostrano sui pianali dei supermercati perché più paffuti e lucenti degli altri, si pensi al tanto discusso mais OGM siglato con il codice Mon810.

E’ un tipo di Mais resistente agli insetti che avrebbe potuto essere inserito nel registro italiano delle varietà vegetali, quindi successivamente sulle nostre tavole, e che per fortuna la Commissione Sementi ha avuto il buonsenso di rifiutare l’autorizzazione alla coltivazione. Piacevole evento di recente sviluppo, annunciato dal Ministro Zaia il 18 marzo 2010.

Sereni dopo aver saputo che in Italia non si coltiva OGM, rimane la triste consapevolezza che gli ortaggi trasgenici vengono ugualmente prodotti in alcuni stati europei e venduti sul mercato. Certo di tutta risposta, possiamo non comprare i vegetali OGM e dare così un segnale sociale per far capire i nostri gusti, ma forse la vera risposta a quei meccanismi che superano il singolo individuo è un’altra.

Coltivare un orto in città

Ciò che banalmente suggerisco è la coltivazione di orti personali, a cui diamo vita con le nostre mani e le nostre sementi. Sì, questa può essere la strada più giusta per mangiare ortaggi di cui conosciamo la vera natura, perdonate il gioco di parole. E se vivo in città e un giardino non l’ho? Nessun problema. La risposta agli alti palazzoni e alle distese di cemento che mascherano i colori della nostra frutta e verdura è l’orto urbano. Un orto che si differenzia dal più comune per il semplice fatto che viene realizzato non su terreni agricoli ma sopra le superfici che disegnano le nostre città.

La natura cresce ovunque

Ciò di cui avrete bisogno per realizzare il vostro orto in città non è altro che un balcone, un terrazzo o perché no il tetto condominiale per realizzare un orto in uso comune ai condomini.

Requisiti minimi per l’orto urbano

Per ottenere buoni risultati è bene avere buona esposizione alla luce, almeno 4-6 ore al giorno, disporre oggetti al contorno come vasi e utensili vari, ma più di tutto servirà del tempo a disposizione ed un calendario. Un consiglio per iniziare questa facile sfida può essere di seminare oltre al comune basilico, che già avrete tra i vostri vasi da fiore, per esempio una di quelle patate che sta germogliando nel frigo o nella dispensa proprio perché pronta a dare inizio alla coltivazione dell’orto e alla vostra autoproduzione di ortaggi e verdure.

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