Piante in vaso: irrigare risparmiando acqua

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Innaffiare

Il problema maggiore nel gestire un terrazzo durante la stagione estiva è sicuramente l’irrigazione: con l’aumentare della temperatura deve diventare un impegno quotidiano da svolgere con regolarità, ma può anche diventare un problema pensando a viaggi e vacanze estive.

Inoltre non si tratta di un’operazione semplice. Principalmente in questa stagione è molto facile causare danni alle piante per dimenticanze o zelo eccessivo.

Irrigazione perfetta

Kit irrigazione terrazzo

Kit irrigazione terrazzo

I metodi di irrigazione sono molteplici, dai più classici ai più innovativi. Per ovviare a molti problemi che si presentano col passare del tempo sarebbe opportuno pensare preventivamente, cioè in sede di progettazione, ad un sistema ottimale di irrigazione per balconi o terrazzi.

Se si ha molto spazio a disposizione, e quindi molti vasi e fioriere, è opportuno pensare ad un sistema di tipo automatizzato. Il costo può spaventare, ma pensando al risparmio di acqua e di tempo futuri risulta un ottimo investimento.

E’ sempre buona norma, in presenza di spazi ampi, prevedere un rubinetto in terrazzo; in questa maniera sarà possibile optare per la realizzazione di un sistema di irrigazione automatico in qualsiasi momento.

Scegliere il vaso o la fioriera giusta

Anche il tipo di contenitori utilizzati influisce sulla quantità di tempo da dedicare a questa operazione. Per esempio fioriere in materia plastica, a differenza di quelle in terracotta, garantiscono una minore evaporazione.

Va valutata anche la forma dei contenitori: vasi larghi e bassi, fioriere lunghe e strette provocano l’asciugatura rapida del terreno rispetto a contenitori più profondi.

Collocare dei contenitori su un lato ventoso vuol dire esporli a una disidratazione rapida. E’ quindi molto importante orientarsi verso un’opportuna scelta di contenitori a seconda delle proprie esigenze, o in alternativa di piante con esigenze che si adattino bene alla tipologia di contenitori.

Il substrato adatto e la pacciamatura

Terreni fertili e argillosi hanno una maggiore ritenzione idrica. In commercio ci sono specifici substrati per fioriere realizzati per un’elevata ritenzione idrica. Questi substrati sono composti principalmente di torba, pomice, lapillo e humus.

Molto importante è la protezione che offre la pacciamatura: si tratta di uno strato piuttosto spesso composto da ghiaia o corteccia da collocare sulla superficie del vaso. Questa operazione serve a mantenere fresco il terreno, riducendo l’evaporazione dell’acqua. In questo modo, oltre al risparmio idrico, si avrà il beneficio di ridurre l’alternanza di terreno bagnato e terreno umido, non sempre ben tollerato dalle piante.

Quando non si possono innaffiare le piante

In commercio esistono perle d’acqua realizzate con sostanze di origine naturale fornite dalla cellulosa. Queste sono in grado di garantire un’irrigazione per 3 – 4 settimane. Alcune varietà sono addizionate con concime.

Innaffiare il prato

Innaffiare il prato

La stessa funzione è svolta dall’acqua in gel. Si tratta di fibre di cellulosa e acqua demineralizzata, riescono a garantire un apporto di acqua senza irrigazione per circa 20 – 30 giorni.

Un sistema innovativo è quello delle stuoie da irrigazione: si tratta di materiale molto assorbente in grado di rilasciare gradualmente umidità. Si procede disponendo le piante sopra di esse, oppure ritagliandole in pezzi più piccoli per foderare i vasi o per mescolarle alla terra, in maniera tale da aumentare la ritenzione idrica.

In commercio è possibile reperire anche del terriccio con riserva idrica. Questo è in grado di mantenere umido il suolo per un lungo periodo, riducendo la necessità di innaffiature.

E’ importante capire quanto innaffiare

Innaffiare le piante

Innaffiare le piante

Se il balcone è esposto a sud – est o a sud – ovest, durante la stagione estiva, una pianta in vaso ha bisogno di una quantità d’acqua che deve essere pari ad un terzo del volume del suo vaso. Se a sud o in posizione ventosa la quantità d’acqua aumenta, se a nord diminuisce.

In particolari condizioni, molto sole e molto vento, alcune piante, come petunie e gerani, avrebbero bisogno anche di due irrigazioni al giorno, soprattutto se collocate in vasi poco profondi. E’ quindi opportuno scegliere dei vasi con una capienza maggiore e più profondi, almeno per cercare di ovviare in parte il problema.

Quando irrorare e quando innaffiare le piante

Il nebulizzatore è uno strumento importante durante l’estate: è utile per dare sollievo alle chiome delle piante vaporizzandole, in più servirà per irrigare le nuove semine contenute in vaschette.

Le piante tropicali e a foglia liscia, patiscono il caldo, e sono soggette la tipico “bordo secco”. Bagnare regolarmente il fogliame, irrorando la chioma, risolve in parte questo problema, in più si riduce il rischio di comparsa di parassiti.

E’ importante ricordare che la nebulizzazione va evitata sulle piante esposte ai raggi solari, si rischia di provocare bruciature.

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