La potatura è tra i fattori che maggiormente influenza sulla vita e sullo sviluppo delle piante. Paragonando una pianta da frutto sottoposta a potatura annuale, con una che si sviluppa liberamente, vediamo che la prima rispetto all’altra occupa in genere un minore spazio, dà raccolti più regolari e più abbondanti ed inizia a produrre frutti più rapidamente.

La potatura della vite

 potatura vite

Nella vite la potatura regola la forma della chioma e produzione dei frutti

Nella vite la potatura assume particolare importanza poiché oltre allo scopo di dare alla piante una forma stabilita e di conservarla, permette di assicurare la buona produzione dell’annata in corso di quella futura.

Si distingue una potatura secca o invernale che si effettua durante il riposo vegetativo e una potatura verde che si effettua in primavera.

Potatura di allevamento

Nei primi anni dopo l’impianto la potatura deve mirare a formare il ceppo e a portare la pianta all’altezza voluta. L’obiettivo in questi primi anni è facilitare lo sviluppo ed il vigore della pianta. A seconda dell’altezza e della forma da dare alla vite la potatura di allevamento viene modificata e va quindi dai 3 ai 5-6 anni.

Potatura di produzione

La potatura di produzione inizia quando si è già costituito il ceppo della pianta dando forma alla parte aerea. Si distingue possiamo parlare di potatura ricca o potatura povera a seconda del numero di gemme lasciate sulla pianta. In genere in terreni freschi e fertili si può preferire una potatura ricca. Inoltre la potatura si distingue in corta, lunga o mista a seconda della lunghezza dei tralci che si lasciano sopra le viti.

Potatura corta, potatura lunga e potatura mista

La potatura corta si ha quando sulla pianta si lasciano la parte basale di alcuni tralci provvista di due o tre gemme soltanto (speroni).

Se invece sulla pianta lasciamo uno, due o più tralci provvisti di molte gemme avremo la potatura lunga. In entrambi i sistemi ciascuno dei tralci che si lasciano sulla pianta ha il doppio compito di produrre il frutto e di dare rami che debbono fruttificare l’anno venturo, cioè i cosiddetti “capo a frutto” e “capo a legno”.

Nella potatura mista invece si ha uno sperone con due gemme e un capo lungo con più gemme. In quest’ultimo caso lo sperone funziona da capo a legno ed è in posizione verticale perché deve dare i tralci degli anni successivi, mentre il tralcio lungo, disposto orizzontalmente, ha la funzione di dare il frutto nell’anno in corso. La scelta della potatura corta, lunga o mista è legata strettamente sia al tipo di vitigno che alle condizioni climatiche.

Forme di potatura corta

potatura secca

La potatura secca si effettua quando la pianta è in riposo vegetativo

Tra le forme di potatura corta si annovera l’alberello, usato particolarmente nel sud Italia: sull’isola di Pantelleria il vitigno Zibibbo, utilizzato per produrre il famoso vino passito.

Questa forma di allevamento, caratterizzata da un tronco alto 30-60 cm e suddiviso in corte branche provviste ognuna di uno o più speroni destinati a produrre tralci, consente di adattare la pianta a condizioni prolungate di siccità tipiche dell’isola.

Altro esempio di potatura corta è il cordone speronato dove su un cordone di legno secco sono presenti gli speroni fruttiferi a distanza di 15-20 cm. L’uso del cordone speronato prevede l’utilizzo di pali tutori alti 1.60-2 metri e distanti 5-8 metri sul filare. La potatura prevede il taglio dello sperone con i tralci inseriti nella parte superiore e la pota a 2-3 gemme di un tralcio sviluppatosi alla base dello sperone.

Potatura a Guyot

Molto diffuso in Italia è un sistema che si avvale di tutori e fili portanti. Il sistema Guyot consiste nell’allevare le viti con un tronco relativamente basso (40-60cm) sul quale sono inseriti un capo a frutto di 6-8 gemme e uno sperone a legno di 2 gemme.

La potatura consiste nel tagliare il tralcio che ha già fruttificato (taglio del passato), nel raccorciare a 6-8 gemme il più alto dei tralci del vecchio sperone (taglio del presente) distendendolo su filo portante, e nello speronare a due gemme quello inferiore (taglio del futuro).

Epoca di potatura secca

La potatura secca può essere effettuata in un periodo di tempo abbastanza lungo, cioè dalla caduta delle foglie fino al risveglio della vegetazione. L’epoca di potatura è anche in questo caso influenzata dalle condizioni climatiche, infatti nelle località con inverni rigidi si dovrebbe potare tardi, quando non vi è più pericolo di forti freddi e di gelate. Al contrario nelle regioni meridionali la potatura può essere effettuata anche all’inizio dell’inverno.

Per saperne di più si consiglia il trattato “Forme di allevamento della vite e distribuzione dei fitofarmaci” di Paolo Balsari e Attilio Scienza, edizioni l’informatore agrario.

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