Le rose, il prato e le siepi, cosa fare in Luglio

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Rosai

Cosa fare durante i mesi estivi per curare al meglio rose, prati e siepi:

  • L’apporto idrico va somministrato alle piante il mattino presto o la sera tardi, in questa maniera si evita di stressare le radici; le rose vanno innaffiate dopo il tramonto, si deve evitare di bagnare le foglie, rischiano di macchiarsi e diventare più sensibili ad alcune malattie.
    Cotoneaster

    Cotoneaster


  • In periodo di siccità forte andrà innaffiato, sempre dopo il tramonto, anche il giardino roccioso.
  • Gli arbusti come crespino, buddleia, cotoneaster, erica, deutzio, ibisco possono essere divisi per talea semilegnosa. Glicine e passiflora si possono dividere per propaggine.
  • Le siepi di ligustro e lauroceraso devono essere spuntate, così come tutte le siepi cresciute in maniera disordinata. I rami andranno accorciati di circa un terzo della loro lunghezza.
  • Si deve eseguire la potatura verde di forsizia, glicine e di tutti gli arbusti primaverili con nuovi getti troppo vigorosi.
  • In agosto è il momento di preparare un nuovo prato, oppure rifare quello esistente. Si deve fare attenzione ai patogeni che, proprio a causa del caldo, diventano più virulenti del solito.

La Lagerstroemia, una bella pianta molto robusta

Lagerstroemia

Lagerstroemia

Si tratta di una pianta decisamente robusta e di grande bellezza. Cresce come arbusto o come piccolo alberello, non ha nessun tipo di esigenza di crescita particolare.

La Lagerstroemia indaca ha bisogno di poca acqua, non soffre particolarmente a causa dell’inquinamento urbano, ha una fioritura molto lunga che si presenta in tarda estate. Tra metà luglio e fine agosto costituisce una delle pochissime macchie di colore ancora presenti tra le composizioni arbustive.

I fiorellini di questa pianta fioriscono a partire da metà estate, crescono in piccoli mazzetti dal colore rosa intenso, lilla, bianco o rosso. Nella fase di maturità delle piante sono molto abbondanti.

E’ facile allevare questo esemplare anche come alberello, basterà eliminare i polloni presenti alla base, tipici della forma a cespuglio. Durante i mesi estivi la pianta raggiunge il grado più alto di splendore, ma anche d’inverno non perde la sua bellezza: le foglie, prima di cadere, assumono una colorazione rossa tendente al porpora, in netto contrasto con la corteccia lucida e chiara dai rami ricurvi.

Questo esemplare predilige i climi miti e soleggiati, ma resiste bene anche ad inverni piuttosto freddi. Il substrato ottimale deve essere fertile e fresco, anche se si adatta bene a quasi tutte le condizioni di terreno: mal sopporta soltanto terreni asciutti e argillosi.

Piante che fioriscono in estate

Se volete una bella fioritura estiva nei vostri giardini scegliete questi cinque arbusti. Vi ripagheranno riccamente durante i mesi più caldi.

  • Ibisco Siriaco: cresce sia ad alberello che a cespuglio. Fiorisce da luglio a settembre con grandi fiori dai colori bianchi, rosa e blu. Da collocare in pieno sole.

    Ibisco Siriaco

    Ibisco Siriaco

  • Abelia grandiflora: si tratta di un esemplare cespuglioso dalla crescita veloce e vigorosa. Fiorisce con un gran numero di fiori piccoli bianco – rosati. La fioritura va avanti da giugno a settembre ed è adatto per essere coltivato anche in vaso.
  • Caenato: si tratta di un cespuglio con rami ricadenti, caratterizzato da infiorescenze che vanno dal bianco all’azzurro e dal blu al violetto a seconda degli esemplari.
  • Caryopteris: è un cespuglio tondeggiante con rami ricadenti e infiorescenza lilla o viola. Questo esemplare resiste bene alla siccità.
  • Buddleia: si tratta di una pianta cespugliosa dai rami ricadenti e dalle grandi infiorescenze dai colori bianchi, rosa, viola. Tollera bene l’inquinamento cittadino.

Conifere da siepe

E’ il periodo giusto per piantare le conifere da siepe e quelle più piccole da collocare nei giardini rocciosi. Poiché questi esemplari si trovano in periodo di riposo vegetativo sono in grado di rispondere meglio al trapianto.

Se le temperature sono molto alte si consigliano innaffiature continue, quasi quotidiane se necessario. Sono da eseguirsi nelle ore più fresche della giornata; va bagnata tutta la vegetazione, in maniera tale da scongiurare il pericolo di comparsa del fastidioso ragnetto rosso.

Curare le rose durante i mesi estivi

Curare le rose durante i mesi estivi

Curare le rose durante i mesi estivi

I rosai non rifiorenti devono essere potati, in maniera tale da far mantenere al cespuglio una forma elegante. Vanno eliminati tutti i fiori se non si vuole la crescita delle bacche in autunno. Eliminate uno o due fusti tra i più vigorosi, in maniera tale che gli altri si occupino di elaborare le sostanze nutritive utili per la stagione successiva.

Per quanto riguarda i rosai rifiorenti vanno eliminati i fiori appassiti, in maniera tale da stimolarne la produzione di nuovi, la fioritura può andare avanti fino all’autunno. L’irrigazione deve essere scarsa, per poi riprendere abbondante nel mese di agosto. In questo modo si garantisce una fioritura rigogliosa nel mese di settembre.

Anche in estate per la rosa si presenta il problema dei parassiti. Attenzione quindi alle cocciniglie, che sono in grado di ricoprire i rami; ma in particolare si deve far attenzione agli afidi: questi si dispongono in gran numero sia su foglie che su boccioli, provocandone l’ingiallimento e la conseguente caduta. Appena si notano i primi sintomi è bene intervenire con tempestività.

Come evitare la disidratazione

Gli arbusti coltivati nei contenitori, soprattutto nei climi mediterranei più caldi, rischiano la rapida disidratazione: in questi luoghi oltre al calore diurno si aggiunge anche la presenza di vento caldo e asciutto.

Ophiopogon planiscapus “nigrescens”

Ophiopogon planiscapus “nigrescens”

I danni possono essere limitati ricoprendo il terreno di corteccia oppure di sassolini. E’ possibile utilizzare anche piante annuali come impatiens e begonie: queste hanno un apparato radicale modesto, forniscono un completamento estetico, ma soprattutto riescono a conservare il terreno umido e fertile, limitando anche la presenza di erbacce e terriccio vicino al fusto.

Consigliamo anche l’Ophiopogon planiscapus “nigrescens”: questa pianta è ottima ai piedi di arbusti o alberelli sottili; si tratta di una pianta che ha bisogno di molta luce ed è in grado di rivestire e proteggere il terreno in maniera originale, grazie al suo fogliame nero e molto sottile.

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