Il Sedum: una pianta succulenta da fiore

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Sedum Coral Carpet

Il sedum è una pianta multiforme diffusa su tutto il territorio: è facile trovarlo sia nelle regioni caratterizzate da clima tropicale che in quelle a clima rigido. In più ogni varietà appartenente a questa pianta è caratterizzata dal tipico tessuto succulento.

Sedum Coral Carpet

Sedum Coral Carpet

Il sedum si presenta con diverse modalità: nei nostri territori è possibile trovare varietà di sedum sempreverdi, in grado di resistere agli inverni più rigidi, non è difficile trovare esemplari a crescita spontanea anche in territori montani. Ma esistono varietà che a determinate condizioni climatiche si comportano come stagionali, disseccando e perdendo la parte aerea all’arrivo dei primi geli; con l’arrivo della primavera le varietà stagionali si ripresentano formando una piccola rosetta compatta al piede dell’esemplare disseccato.

Normalmente alla tipologia stagionale appartengono le varietà di sedum da fiore: si tratta di esemplari perenni dal portamento eretto ed espanso, in grado di raggiungere circa dai 35 centimetri di altezza fino ad 80 centimetri. Regalano una fioritura molto ricca che da il massimo tra estate ed inizio autunno.

Una pianta longeva

E’ solo da poco tempo che si punta l’attenzione su questa particolare succulenta da fiore. Attualmente sul mercato sono presenti molte varietà, tanto da farle acquisire un posto privilegiato nella maggior parte dei giardini ornamentali.

Oltre all’evidente bellezza di questa pianta, il suo attuale successo è da imputare anche alla sua longevità. Si tratta infatti di una pianta perenne in grado di vivere tranquillamente più di dieci anni, richiedendo inoltre una manutenzione minima. Se non intercorrono eventi meteorologici sfortunati il sedum, a fronte di una spesa ridotta, regalerà un’enorme massa vegetale dalla fioritura abbondante e rigogliosa.

Questa pianta viene ibridata con estrema facilità, quindi attualmente sono presenti un numero imprecisato di specie, tanto da rendere la classificazione piuttosto complessa.

Coltivare il sedum in vaso

E’ possibile coltivare il sedum in vaso ottenendo risultati ottimi. A fine estate la maggior parte dei garden center si riempie di questi esemplari,

Sedum in vaso

Sedum in vaso

quindi è facile essere tentati e procedere con l’acquisto. Per far crescere al meglio questa succulenta in vaso è bene seguire alcuni piccoli accorgimenti che elenchiamo di seguito:

  • I vasi: scegliete sempre dei contenitori di grandi dimensioni, in questo modo la pianta potrà svilupparsi in libertà, evitando il ribaltamento per il peso eccessivo. In più se si utilizzano contenitori grandi il terreno rimarrà nelle condizioni di umidità ottimali richieste da questa pianta. I vasi non devono essere profondi, vi consigliamo di scegliere ciotole o le cassette normalmente utilizzate per la coltivazione dei gerani.
  • Il substrato: per la crescita di questa pianta consigliamo di utilizzare un substrato composto da sette parti di terriccio universale mischiato a tre parti di sabbia. In questo modo è possibile garantire la giusta quantità di nutrimento e di drenaggio.
  • Il rinvaso: quando gli esemplari sono giovani è necessario rinvasarli ogni anno. Se non riuscite a rinvasarli con regolarità è possibile procedere con la sostituzione del primo strato di terriccio.
  • Sottovasi: vanno eliminati, oppure è necessario scegliere le tipologie bucate sul fondo. In questo modo si eviteranno i ristagni pericolosi per la pianta.
  • La stagione fredda: con l’arrivo dell’inverno è importante riparare la pianta e interrompere le irrigazioni fino all’arrivo della primavera.

Il sedum in piena terra

Sedum in fiore

Sedum in fiore

Il sedum è una pianta che non ha bisogno di cure particolari. E’ infatti in grado di resistere bene anche a condizioni ambientali avverse, ma predilige tipologie di substrati ben drenanti. Teme infatti il ristagno d’acqua, preferendo terreni sabbiosi e di fertilità media.

Se il terreno si presenta di natura argillosa sarà necessario sostituire parte del substrato per consentire al sedum la radicazione: per realizzare questa operazione scegliete un terreno soffice, ricco di sostanza organica, con un’aggiunta di sabbia e pietrisco, in maniera tale da garantire un drenaggio ottimale.

Lo scavo da realizzare non deve essere troppo profondo. Basteranno infatti 20 centimetri: gli apparati radicali del sedum non si sviluppano in profondità.

Scegliere il sedum per le bordature

E’ molto comune l’utilizzo del sedum da fiore per le bordature. Il piede di questa pianta rimane spoglio, è quindi necessario coprirlo con elementi più bassi. Grazie alla fioritura tardiva di questa varietà sarà perfetta nel periodo in cui le normali piante da fiori iniziano a spogliarsi: il sedum rimane in fiore fino all’arrivo dell’autunno inoltrato.

Se volete realizzare una bordatura d’effetto mischiate il sedum con esemplari di graminacee, echinacee, dianthus, aster e monarda.

Oltre ad utilizzare il sedum nelle bordature si utilizza comunemente nell’allestimento di giardini rocciosi, o con suoli particolarmente magri.

Non preoccupatevi se con il passare del tempo la colorazione del fogliame risulterà di un verde meno intenso, così come quello dei fiori. Questo fenomeno è dovuto ai terreni fertili: questi regalano una crescita rapida e abbondante ma leggermente sbiadita.

Bordatura con sedum

Bordatura con sedum

Quale metodo utilizzare per moltiplicare il sedum

E’ molto semplice riprodurre il sedum dividendone il fusto. La talea deve essere effettuata fra maggio e giugno. Si deve procedere tagliando circa 5 centimetri di parte apicale, scegliete parti di fusto integre. Dopo aver eseguito il taglio, utilizzando un coltellino ben affilato e pulito, cospargetelo di ormoni rizogeni: funzionano da cicatrizzante e hanno il compito di stimolare la crescita dell’apparato radicale. La talea deve essere lasciata a seccare per due giorni in un luogo asciutto e aerato, poi si deve procedere collocandola in terreno asciutto. Procedete con le bagnature solo dopo l’attecchimento. La talea di sedum ha alte percentuali di successo.

Tra ottobre e marzo è possibile praticare la divisione dei cespi cha hanno perso la parte aerea. Si deve procedere estraendo i cespi dal terreno, aiutandosi con una forca. Se il cespo è di circa 20 centimetri si può dividere anche in quattro parti. Una volta eseguita la divisione vanno messi a dimora subito.

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