Attenzione alla Fumaggine: un fungo che soffoca la pianta
Capita spesso di ritrovare le piante ricoperte da una patina di colore nerastro e polverosa. Se non si tratta del normale deposito di polveri causate da inquinamento è smog purtroppo, quasi sicuramente, la pianta è stata colpita da una malattia fungina denominata fumaggine.
La fumaggine è una malattia parassitaria fastidiosa causata da un attacco fungino, si riconosce dalla presenza di un ammasso polveroso scuro che si forma sulla parte aerea di una moltitudine di piante. Non risparmia varietà arboree, arbustive ed erbacee, non fa nessuna differenza che si tratti di piante da esterno o da interno. Il nome deriva dal fatto che questi sgradevoli depositi sono molto simili alla fuliggine tipica dei camini.
Questa patina presenta normalmente uno spessore di 2. 3 millimetri, solitamente si deposita su foglie, germogli e piccoli rami, non coinvolge quasi mai i frutti e non la si trova mai sui fiori.
Una malattia secondaria
La patina fitta e nerastra che ricopre foglie e germogli si chiama micelio, ed è prodotta da alcuni funghi che infestano la pianta. Lo strato può essere più o meno spesso, secco e indurito, oppure molle e untuoso, inoltre la patina alle volte risulta liscia al tatto, altre invece presenta granulosità.
In questa malattia fungina i funghi non penetrano nella pianta ma si fermano sulla parte più esterna, il danno riportato dall’esemplare non è quindi troppo grave, almeno limitatamente alla prima fase di attacco.
I funghi e i microorganismi responsabili di questa malattia procedono molto rapidamente nel loro sviluppo, si nutrono di una sostanza dolciastra e appiccicosa, chiamata melata, emessa da alcuni parassiti, come afidi e cocciniglie, che solitamente colpiscono la pianta in precedenza, succhiandone la linfa vitale.
Questa sostanza zuccherina non viene prodotta solo dai parassiti, molto spesso la producono direttamente le foglie: si tratta di piccole goccioline zuccherose che si trovano sulla parte superiore della lamina fogliare, sono la conseguenza di un arresto della traspirazione fogliare o di uno stato di sofferenza generale della pianta.
Per quanto riguarda la fumaggine si tratta quindi di una malattia fungina che si sviluppa in un secondo momento. E’ normalmente la conseguenza di un attacco di parassiti, oppure di uno stato di sofferenza (ambientale o nutrizionale) della pianta stessa.
Quali piante attacca la fumaggine
Sono prevalentemente le piante sempreverdi a subire l’attacco di questa malattia fungina, sia che si tratti di piante da interno che da esterno. Alberi da frutto, ortaggi e pianta a foglia caduca sono raramente vittime di questa malattia, così come le specie erbacee o quelle da fiore reciso.
A seconda dell’esemplare varia molto anche il tipo di patina che si deposita sulle foglie. Di seguito riuniamo in gruppo, con conseguenti sintomi, le varie piante che possono essere colpite da fumaggine.
Piante d’appartamento con fogliame decorativo
Normalmente la malattia colpisce dracaena, ficus benjamina, philodendron, dieffenbachia, codiaeum; compare in primavera e in autunno, sempre preceduta da attacchi di afidi.
Sintomi:
- Incrostazioni neraste: non si presentano come solide, sono polverose e si depositano in prevalenza sul fogliame giovane.
- Rallentamento, o blocco della crescita.
- Caduta di fogliame: si manifesta soprattutto in casi di attacchi gravi e di lunga durata.
Fumaggine degli agrumi
Colpisce soprattutto arancio e limone. Si tratta di una conseguenza della cocciniglia bianca cotonosa. Si manifesta sulle parti verdi della pianta.
Sintomi
- Incrostazioni: ricoprono tutti i frutti in via di maturazione causandone la decolorazione e il rammollimento. La patina risulta poi molto difficile da eliminare.
- Ridotta qualità dei frutti: il frutto produce meno succo e perde in profumazione, non è possibile conservarlo a lungo e quindi commercializzarlo.
- Frutti piccoli: quando la fumaggine investe i frutti più piccoli e verdi è più facile da eliminare, non compromette del tutto il frutto.
Piante sempreverdi da esterno
Colpisce in prevalenza lauroceraso, fotinia, rincospermo, pittosporo, evonimo, alloro, oleandro. Quando si presenta la comparsa della nuova vegetazione, quindi in primavera, si riscontrano gli attacchi più intensi. Si rilevano attacchi anche in autunno.
Sintomi
- Formazioni polverose: inizialmente le parti verdi presentano formazioni polverose e nerastre, queste diventano solide con facilità. Nei casi decisamente gravi le incrostazioni colpiscono anche rami giovani.
- Ripiegamento: i margini delle foglie colpite da questa malattia si ripiegano verso l’interno e si arrotolano.
- Attacchi gravi: se gli attacchi si presentano gravi e prolungati si assiste ad un ingiallimento delle foglie, causato dalla scarsa quantità di luce ricevuta, in più si rileva una diminuzione della crescita, e spessa fenomeni di disseccamento.
Piante succulente
In particolare colpisce crassula, agave, euphorbia, aloe. Solitamente la malattia segue un attacco di cocciniglie su piante in ambienti troppo scuri. Gli attacchi sono concentrati nella stagione invernale.
Sintomi
- Incrostazioni nerastre: si presentano untuose e sottili.
- Rammollimento: le parti verdi delle succulente colpite dalla malattia fungina subiscono un evidente rammollimento.
- Blocco della crescita: oltre a questo fenomeno si assiste ad un totale ingiallimento dell’esemplare, con conseguente deperimento complessivo.