Cactacee dalle forme curiose: il Myrtillocactus geometrizans
Il Myrtillocactus è un esemplare cactaceo particolare: è caratterizzato da creste, o più classiche costolature. E’ in grado di crescere sia in piena terra che in vaso. E’ importante che la temperatura non scenda mai sotto i 10° C.
I cactus appartenenti alla famiglia del Myrtillocactus sono originari del continente americano; la specie geometrizans arriva dai territori del Messico, dove è facile trovarlo nelle zone desertiche, anche di alta quota.
Il nome deriva dalla somiglianza tra le bacche prodotte da questa succulenta – di forma sferica e dal blu intenso – e i nostri mirtilli.
Le specie appartenenti a questo genere sono quasi tutte caratterizzate da una forma colonnare, con fusti dalle costolature prominenti, sempre presenti in un numero compreso tra sei e otto.
Myrtillocactus geometrizans: un cactus particolare
E’ proprio la specie Myrtillocactus geometrizans che differisce da questo preciso schema di riferimento. Questa pianta è solita presentarsi in due forme differenti: classica o a cresta.
La forma classica ha un fusto slanciato, molto spesso sottile. Le costolature in questo caso sono poche, dal colore verde glauco, partono con delle ramificazioni già dalla base della pianta.
La forma a cresta si trova in natura allo stato spontaneo, non si ottiene in coltivazione. Esemplari di questo tipo sono normalmente in vendita nei garden center più forniti, oppure in collezioni private e orti botanici. L’esemplare ha la forma di un ventaglio carnoso, spesso ramificato, dalla struttura decisamente complessa. Si presenta riccamente pieghettato, con spessore pronunciato. La prima impressione che si ha guardando questa pianta è che sia il frutto di una manipolazione sapiente della materia, non la perfetta casualità della Natura.
Ogni plica carnosa non ha una dimensione fissa: sono tutte differenti fra loro. Anche le forme sono tutte diverse e si compongono insieme come un complicato mosaico, o un difficile gioco ad incastro. In più le differenti pliche non sono mai passanti da un lato all’altro, sono tutte disposte su due ordini addossati e compenetranti.
La forma particolarmente curiosa fa spiccare questa pianta sulla maggior parte delle succulente. Di sicuro una pianta di questo tipo è in grado di attirare l’attenzione, lasciando in ombra esemplari più grandi e maestosi.
Le piante più piccole e giovani, quando si acquistano, sembrano più che altro una scelta eccentrica per gli amanti delle succulente. Quando queste aumentano di dimensione, soprattutto se ben tenute, possono facilmente diventare le piante sulle quali orientare le scelte stilistiche del proprio giardino. Data la loro struttura imponente è inevitabile che siano le protagoniste: dedicate loro un’aiuola, oppure uno spazio solo per le succulente.
Tra spine e fiori
Tutte e due le forme di Myrtillocactus geometrizans presentano un numero limitato di spine. Queste si localizzano in areole ben distanziate fra loro: ogni plica presenta una sola areola, e ogni areola ha da tre a sei spine, solitamente sono cinque.
La spina posta al centro a dimensioni maggiori rispetto alle altre. Il suo compito è di tipo difensivo, quelle sottostanti sono disposte a stella. Nelle areole cresce anche il bocciolo fiorale. Solitamente quasi tutte le succulente con areole spinose fioriscono solo una volta; questa specie fa eccezione ed è facile che si presentino altri boccioli in stagioni differenti.
Si segnalano per esempio casi in cui una stessa areola è riuscita a produrre fino a nove fiori.
Una pianta succulenta con poche esigenze
Questa succulenta ha bisogno di un terreno ben drenato, solitamente sciolto. Per crescere al meglio il substrato deve essere ricco di humus. Se non si trova del terriccio specifico per piante grasse si consiglia di mescolare sabbia grossolana con del terriccio e una buona quantità di letame.
Durante la primavera si deve spostare la pianta in un luogo caldo e al sole. Le bagnature vanno eseguite solo in primavera ed estate, da effettuare solo quando il terriccio risulta particolarmente secco.
Nel periodo invernale, soprattutto se si spostano i vasi in ambienti non riscaldati, si deve sospendere del tutto l’irrigazione.
Si consiglia di tenere questa pianta a temperature non più basse di 13°C, se non irrigata può sopravvivere fino ai 10°C senza subire particolari danni.
Con l’arrivo della primavera è bene spostare all’aperto gli esemplari di Myrtillocactus. E’ importante esporle al sole in maniera graduale, soprattutto per evitare ustioni del fusto causate da un passaggio troppo repentino e mal sopportato dalla pianta.
Gli esemplari di Myrtillocactus si riproducono mediante divisione dei polloni o semina. I semi si trovano all’interno dei frutti, si devono collocare in contenitori pieni di terriccio fine e sabbioso in luoghi freschi, con una temperatura ottimale sui 21°C.
Queste piante non sono dotate di foglie, quindi non si può eseguire una talea, se non in caso di rotture eventuali o fenomeni di marcescenza del fusto.
Se si presenta un caso di questo tipo procedete in questo modo: eliminata la parte problematica tagliate quella sana in più parti. Poi fate asciugare la superficie tagliata per alcuni giorni all’ombra, successivamente procedete come in caso di semina.
Coltivare il Myrtillocactus in giardino
La pianta si può coltivare in piena terra solo al Sud. E’ necessario predisporre aiuole specifiche per succulente, dove si dovrà sostituire il terreno presente con quello specifico per una profondità di almeno 50 centimetri.
Durante l’inverno si deve preservare il terreno, evitando che si inzuppi d’acqua. Si consiglia quindi di realizzare una copertura trasparente , simile ad una tettoia aperta, in grado di proteggere la pianta.
Una pianta di questo tipo, come accennato in precedenza, non può che essere protagonista. Realizzate loro un giardino di rocce, il luogo diventerà davvero interessante.
Il Myrtillocactus in vaso
Se si decide di coltivare la pianta in vaso è molto importante scegliere il contenitore giusto, non solo per ragioni estetiche ma soprattutto per una questione di tipo funzionale.
Si consiglia di optare per vasi dalle forme lineari, in maniera tale da non appesantire troppo, vista soprattutto la forma molto particolare di questo esemplare. Scegliete per esempio forme cilindriche o a sfera, queste non influiranno con le forme vistose della pianta. In più si deve trovare un contenitore in grado di contobilanciare il più possibile il peso della parte aerea del Myrtillocactus, evitando che questo si ribalti.