Il carrubo, Ceratonia siliqua, è una pianta tipica della macchia mediterranea appartenente alla famiglia delle leguminose. L’origine di questa specie si colloca all’interno del bacino del Mediterraneo e precisamente tra la Siria e la Palestina.

Nell’ Italia meridionale questa specie trova le condizioni climatiche ideali per svilupparsi ed è molto diffusa specialmente in Sicilia ma anche in Sardegna, Calabria, Campania, Lazio e Puglia. Per la bellezza della chioma sempreverde e la monumentalità del tronco questa specie si presta molto bene ad essere usata come pianta ornamentale all’interno del giardino dei climi mediterranei.

Caratteristiche della specie

Il carrubo è una specie molto longeva, può arrivare anche a 500 anni.

Questa pianta ha un accrescimento molto lento, a maturità la chioma può arrivare toccare gli 8 metri d’altezza. Il carrubo presenta fiori maschili e femminili, che tendono a disporsi su piante separate. Di conseguenza è una specie che presenta un comportamento dioico, con piante solo con fiori maschili e piante solo con fiori femminili, che daranno origine ai frutti.

Il frutto, la carruba, consiste in una camara allungata e appiattita detta lomento, con all’interno dei loculi contenenti una polpa zuccherina mucillaginosa, commestibile e molto nutritiva.

Coltivazione del carrubo

carrubo

Il carrubo è una pianta rustica che si adatta a condizioni difficili in termini di clima e suolo

Il carrubo è una pianta sostanzialmente rustica, che si adatta a condizioni difficili in termini di clima e substrato di coltivazione. Infatti questa specie cresce bene nei climi caldi e aridi e si adatta anche a terreni calcarei e pietrosi. Visto che è una pianta che a maturità raggiunge dimensioni notevoliè bene collocarla all’interno del giardino in uno spazio che abbia una grandezza idonea. La riproduzione si effettua in genere per seme, innestando poi sulla piantina la varietà di carrubo desiderata.

Per ottenere la produzione delle carrube è necessario che vi sia una pianta con fiori maschili che una pianta con fiori femminili. Altrimenti è possibile innestare su una pianta con fiori maschili un ramo di una pianta a fiori maschili.

Vista la rusticità di questa pianta, le cure colturali sul carrubo sono limitate: l’irrigazione può circoscriversi ad un paio di annaffiature estive, mentre la potatura deve mirare ad eliminare i rami secchi e diradare l’interno della chioma per arieggiarla e proteggerla da eventuali parassiti, come le cocciniglie.

La coltivazione del carrubo in Italia era destinata alla produzione di mangimi per cavalli ed altri animali da fattoria. Oggi la coltivazione di questa pianta gode di un rinnovato interesse, relativo soprattutto alla produzione dei semi che trovano impiego nell’industria farmaceutica, alimentare e cosmetica.

Proprietà delle carrube

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La carruba (qui ancora acerba) è ricca di zuccheri, fibre, pectine e sali minerali

Il frutto del carrubo è ricco di zuccheri, fibre, sali minerali e vitamine e relativamente povero di grassi. La carruba possiede virtù curative per l’intestino e agisce sia come disinfettante che come antidiarroico. Le tisane e le caramelle a base di farina di carrube possono avere effetti lenitivicontro il mal di gola.

La farina di carrube può venire utilizzata anche come addensante nella preparazione di cibi per celiaci. Diversi studi hanno evidenziato inoltre che le fibre insolubili della polpa delle carrube hanno effetti molto positivi sull’eccesso dei grassi nel sangue e possono essere utilizzate nella prevenzione e nel trattamento dell’ipercolesterolemia.

Dal punto di vista cosmetico infine, gli impacchi a base di carrube possono rendere la pelle più elastica ed idratata.

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