Coltivazione, conservazione e proprietà dell’Acetosella

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Fiore di Acetosella

L’Acetosella appartiene alla famiglia delle Ossalidacee.

Si tratta di una pianta erbacea perenne. Dal rizoma di modeste dimensioni crescono steli lunghi e sottili che raggiungono una lunghezza di 10 – 15 centimetri.

Acetosella bianca

Acetosella bianca

Il fogliame è trilobato, molto simile a quello del trifoglio, è di colore verde brillante ed è piuttosto tenero. I fiori di questa pianta hanno forma a calice, dotati di un picciolo lungo.

Il fiore è formato da cinque petali e cinque sepali dal colore bianco con sfumature rosa e striature dalle tonalità leggermente più scure.

La pianta predilige luoghi in ombra. Allo stato spontaneo si trova in prati e boschi, principalmente nell’Italia centro settentrionale.

L’Acetosella si coltiva comunemente anche nei giardini e negli orti non solo per le sue proprietà aromatiche e medicinali, ma anche per la piacevole fioritura primaverile dal colore rosa intenso che producono alcune varietà di questa pianta.

Tecniche di coltivazione dell’Acetosella

La pianta dell’Acetosella è in grado di adattarsi bene ad ogni tipo di terreno; se possibile predilige però i substrati leggeri e poveri di calcio.

Acetosella rosa

L'Acetosella rosa è una pianta ideale per bordure e aiuole

Come accennato in precedenza predilige ambienti in mezz’ombra ma non ha problemi ha crescere anche il luoghi in pieno sole.

Sono varie le tecniche per moltiplicare l’Acetosella. Si può optare per la divisione dei cespi, questi attecchiranno con facilità. Un’altra tecnica per moltiplicare questa pianta è dal seme. La semina deve avvenire tre mesi prima dell’inizio della fioritura, che inizierà nel mese di aprile, oppure nel mese di agosto dell’anno precedente.

Quando gli esemplari spunteranno si dovrà procedere con un diradamento, poiché si formano cespi vigorosi dal diametro piuttosto grande (raggiungono circa i 30 centimetri).

La pianta deve essere annaffiata con frequenza e regolarità soprattutto nel periodo precedente alla fioritura. Diminuendo poi pian piano l’apporto di acqua. Durante il periodo estivo questa erbacea entra in una fase di riposo che si concluderà tra agosto e settembre, fino al periodo dei primi geli.

Mantenendo le condizioni ambientali adeguate questa pianta cresce in maniera rigogliosa. E’ molto difficile che l’Acetosella venga colpita da malattie o da qualche tipo di parassita. E’ infatti una pianta piuttosto resistente che però teme l’attacco delle lumache. Queste amano cibarsene.

Raccolta e conservazione

Le operazioni di raccolta dell’acetosella non sono particolarmente complicate; riguardano solamente le foglie e non richiedono precauzioni particolari. E’ importante raccogliere le foglie per intero, provviste sia di gambo che di radici.

L’acetosella, a differenza di molte altre piante aromatiche, va utilizzata solamente fresca. Durante il processo di essiccazione perde tutte le sue proprietà.

Le proprietà dell’Acetosella

Fiore di Acetosella

Fiore di Acetosella

Questa pianta medicinale in passato veniva utilizzata come prevenzione per lo scorbuto, presenta infatti al suo interno acido ascorbico e bi ossalato di potassio.

E’ ricca di ossolato, e questo la rende assolutamente controindicata per chi è affetto da calcolosi, gotta e ogni sorta di artrite. E’ comunque buona norma non esagerare con il consumo di Acetosella.

Le sue virtù terapeutiche la rendono ottima per alleviare disturbi legati alla comparsa di ascessi, dermatosi, piccoli fenomeni di ulcerazione del cavo orale: in questi casi sarà utile masticare foglie fresche per avere un po’ di sollievo.

Inoltre la pianta è anche decongestionante e febbrifuga. Per depurare il sangue si consiglia di consumare, principalmente nei mesi estivi, un decotto che si ottiene dopo la bollitura, per due o 3 minuti, di circa 20 grammi di foglie in un litro di acqua, in seguito filtrate il liquido e bevete.

Utilizzare l’Acetosella in cucina

I gambi di acetosella hanno un tipico gusto acidulo. Questo particolare gusto è ottimo per aromatizzare insalate. Inoltre va provata anche con arrosti, salse e minestre; Durante l’estate aggiungetela alle zuppe fredde per dare un tocco in più di sapore.

Un suggerimento: masticare le foglie crude calmano la sete se ci si trova in mancanza d’acqua.

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