Concimazione e fertilizzazione delle piante: consigli utili
Spesso le piante vengono coltivate in terreni non abbastanza buoni o non del tutto adatti alla loro crescita; ciò avviene per esempio nei vasi, fioriere e aiuole che spesso sono di dimensioni limitate rispetto alle necessità della pianta.
In queste situazioni spesso non ottimali i nutrienti necessari per lo sviluppo si esauriscono in un tempo piuttosto breve, costringendoci a svolgere operazioni di concimazione più volte nell’anno.
Concimi e fertilizzanti
Le sostanze nutritive necessarie per la crescita dei fiori
La tecnica di concimazione di base delle piante si svolge aggiungendo alla terra di coltivazione humus o sterco fermentato, questa operazione si dovrebbe compiere alla fine del periodo invernale.
Un concime di questo tipo, se il terreno di base è di buona qualità, di solito basta per garantire uno sviluppo nella norma per la maggior parte delle piante legnose ed erbacee presenti nei nostri giardini.
Questo tipo di fertilizzazione è ottimale per i giardini piuttosto ampi; se invece le piante si trovano alloggiate in cortili, terrazzi, o nel terreno immediatamente limitrofo alla casa si presentano alcuni inconvenienti.
Prima di tutto, anche se si maneggia con cura il fertilizzante, questo sprigiona un odore decisamente sgradevole, in più si rischia di macchiare di nero intenso la zona di lavoro.
Un altro problema che si riscontra è la difficoltà nel dosare in maniera omogenea ogni anno tale fertilizzante quando le piante si trovano alloggiate nei
vasi o nelle fioriere. Questo fertilizzante occupa molto spazio, in vasi e fioriere lo spazio è già limitato e il suo utilizzo è altamente sconsigliato.
Ora questo fertilizzante viene comunemente venduto sotto forma di piccoli cilindri compressi di letame fermentato, seccato e compresso, in questo modo può essere maneggiato ed utilizzato con molta più semplicità
Oltre ai concimi organici esiste anche la possibilità di utilizzare concimi chimici. Sul mercato ne esiste una gran varietà, si dovrà porre attenzione a quali sono le nostre effettive esigenze, e soprattutto quali si adattano meglio alle esigenze delle nostre piante coltivate in appartamento.
In qualsiasi negozio è facile reperire fertilizzanti liquidi, a rilascio graduale, incapsulati o in barrette, oppure concime granulare solubile; sono tra i più usati e più consigliati.
Per le piante da appartamento o comunque contenute in piccoli vasi o fioriere presenti su balconi, cortili e terrazze, si consiglia l’utilizzo di fertilizzante liquido. Questo tipo di fertilizzante è molto semplice da utilizzare: si scioglie nell’acqua di annaffiatura e nella maggior parte dei casi è particolarmente indicato per favorire i periodi di fioritura.
Se non avete molto tempo da dedicare alle piante ma volete una fioritura abbondante e rigogliosa vi consigliamo l’utilizzo di concimi che liberano in maniera progressiva le sostanze nutrienti, questi riescono ad assolvere per circa due mesi il bisogno nutrizionale delle piante alle quali verranno somministrato.
Concimi e ammendanti
Tutte le piante necessitano di elementi minerali di base. Quelli principali sono: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K); ne esistono anche di secondari, un po’ meno importanti dei tre elencati, ma allo stesso modo necessari.
Nello specifico l’azoto ha la funzione di stimolare la produzione della clorofilla, questa contribuisce alla colorazione verde, più o meno intensa
a seconda delle quantità, delle foglie e ritarda la produzione e successiva maturazione dei frutti. Il fosforo lavora al contrario, potenziando e accelerando le fasi di riproduzione; in ultimo il potassio si occupa di rendere le piante più vigorose e resistenti per resistere a malattie ed agenti atmosferici sfavorevoli.
E’ quindi molto importante somministrare alle piante, soprattutto durante la fioritura, fertilizzanti ricchi di fosforo e potassio, ma con un basso contenuto di azoto.
Nella coltivazione delle piante si ricorre anche all’uso degli ammendanti; questi si occupano di aumentare l’acidità del terreno. Soprattutto per piante appartenenti alla famiglia della Camelia, dell’Erica, del Rododendro e dell’Azalea si procede aggiungendo al substrato o terra di castagno o fondi di caffè.
In commercio ci sono anche prodotti che provocano il cambiamento della colorazione dei fiori.
Uno di questi è il solfato di alluminio; questo contribuisce a regalare un colore bluastro ai fiori dell’Ortensia.
In alternativa il medesimo effetto di mutazione cromatica si può ottenere aggiungendo nella cavità della piantagione o pezzi di ferro arrugginiti, o mattoni sbriciolati, si intensificherà la colorazione rossa.