Curare le piante in vaso, prevenire i danni peggiori
Nonostante possa sembrare complicato bastano davvero poche cure per mantenere belle e in salute le piante da fiore che popolano le nostre fioriere.
Anche per le piante in vaso l’estate risulta un periodo difficile da sostenere, in particolare il mese di agosto, quando normalmente si raggiungono le temperature più alte. Le piante in vaso tendono a soffrire maggiormente questo periodo rispetto a quelle sistemate in piena terra: devono essere forti, in grado di sopportare condizioni a volte estreme e particolarmente stressanti.
A causa di continue irrigazioni e fioritura spesso abbondante, anche la resistenza delle piante solitamente in grado di sopportare condizioni di crescita difficili viene messa a durissima prova.
Inoltre in questo periodo normalmente le piante sono soggette a tutta un’altra serie di problemi: come per esempio le cure meno regolari, a causa di periodi più o meno lunghi di vacanze; l’alta possibilità di subire attacchi parassitari, provocati anche dall’utilizzo di acqua spesso inadatta, solo per citare le complicazioni più frequenti.
A questo punto vi consigliamo di prendervi del tempo libero da dedicare alle vostre piante da fiore, in maniera tale da controllare il loro stato di salute.
Il vaso: un luogo inospitale
Purtroppo non sempre il vaso si rivela un luogo protetto ed ospitale dove far crescere le proprie piante. Soprattutto nel periodo estivo non è proprio l’ambiente ideale. Ecco quali sono le maggiori problematiche legate ai vasi:
- Le dimensioni: all’interno del vaso la quantità di terra è limitata, quindi le radici non possono espandersi in libertà; ciò riduce notevolmente l’assorbimento sia di sostanze nutrienti che di acqua.
- Il nutrimento: a fine stagione quasi tutto il vaso è stato riempito dall’espandersi dell’apparato radicale. Il substrato, o quello che rimane, non ha più quasi la capacità di trattenere l’acqua.
- Il clima: i vasi si surriscaldano con estrema facilità, soprattutto quando sono esposti per lunghe ore ai raggi solari. In caso di maltempo il processo è inverso e si assisterà ad un brusco raffreddamento della superficie del vaso. Questo comportamento oscillatorio sottopone l’apparato radicale a continue escursioni termiche, spesso piuttosto repentine (anche 20°C nell’arco di una nottata).
- Gli accumuli: in un vaso non si assiste quasi per niente al fenomeno della percolazione in profondità, si verificano quindi accumuli di sostanze nutritive: alte concentrazioni di queste sostanze rischiano addirittura di diventare nocive per lo sviluppo della pianta.
Come curare le piante in vaso
Attenzione all’acqua di irrigazione
L’acqua normalmente utilizzata per bagnare le piante di casa arriva direttamente dall’acquedotto. Questa presenta due principali difetti che possono compromettere la vita dei vostri esemplari vegetali: la quantità di cloro contenuta e la temperatura.
- Il cloro: l’acqua di casa presenta un’elevata quantità di cloro che la rende igienicamente più sicura. L’aggiunta di questo cloro rende però quest’acqua deleteria per il terreno e per la sua flora batterica, cioè la parte che si occupa di tutti i processi organici svolti normalmente dalla pianta. Il cloro è comunque una sostanza di tipo volatile, sono quindi necessario solo alcuni minuti per farlo svanire. Un consiglio che vi diamo è quindi quello di bagnare le vostre piante da vaso con un innaffiatoio, evitando quindi la canna direttamente collegata con un rubinetto. Fate decantare un po’ l’acqua nell’innaffiatoio prima di procedere con l’irrigazione.
- La temperatura: normalmente l’acqua che arriva dall’acquedotto, soprattutto dopo un po’ che la si fa scorrere, tende ad avere una temperatura che via via si abbassa. Anche se per non può sembrare, se non fresca, almeno a temperatura ambiente per le piante si tratta comunque di uno shock termico non da poco. L’acqua decisamente fredda va evitata in ogni caso, soprattutto quando si devono innaffiare gli ortaggi e le piante delicate nel primo periodo di crescita. Si consiglia quindi di prelevare l’acqua qualche tempo prima di innaffiare, in maniera tale da poterla utilizzare davvero a temperatura ambiente.
L’importanza di fornire nutrimento
Le piante in vaso, non potendo accedere naturalmente ai nutrienti, necessitano di fertilizzazioni. Queste possono essere eseguite in due modi differenti: il primo consiste nell’utilizzare dei prodotti in granuli a cessione graduata nel tempo, da ripetere quando l’effetto si esaurisce; il secondo metodo prevede l’aggiunta di fertilizzante solubile direttamente nell’acqua di irrigazione.
Si tratta di metodi validi alla stessa maniera, ma soprattutto necessari per la crescita al meglio delle piante da vaso.
Attenzione agli attacchi parassitari e al maltempo
A differenza delle piante in piena terra per le piante in vaso gli attacchi di parassiti sono più frequenti e possono ripetersi durante tutto l’anno. I più temibili sono senza dubbio gli afidi, in grado di collocarsi tutti sullo stesso germoglio, causando danni enormi.
In questo caso la soluzione migliore è la prevenzione. Si può operare distribuendo del prodotto rameico: si tratta di un antifungino davvero efficace, ma purtroppo lascia delle antiestetiche striature blu sulle lamine fogliari.
In commercio esistono anche dei comodi prodotti in tavoletta da inserire direttamente nel terreno: questi sono in grado di rilasciare dei principi attivi in maniera graduale ogni volta che si pratica una bagnatura.
Sono prodotti maggiormente efficaci perché vengono assorbiti dalla pianta e sono in grado di proteggerla agendo direttamente dall’interno: i tessuti di questa risulteranno particolarmente sgradevoli o tossici per ogni tipo di parassita.
Solitamente in estate i fenomeni temporaleschi sono piuttosto frequenti. Alle volte si presentano anche di forte intensità e causano danni non indifferenti al balcone. Dopo un temporale di questo tipo è sempre bene valutare lo stato di salute di tutte le piante. I rami spezzati vanno tagliati via definitivamente con delle forbici. Se invece ci sono dei rami piegati ma ancora vitali si può procedere eseguendo una sorta di bendaggio che funzionerà come sostegno: utilizzate del nastro adesivo e praticate una fasciatura, se non basta rinforzate utilizzando anche una stecca.
Se l’intensità del temporale ha capovolto qualche vaso vi consigliamo di rialzarli e di aggiungere un po’ di terriccio nuovo, proprio come si agisce in caso di rinvaso. Inoltre valutate bene la stabilità del vaso e de suo contenuto.