Il fico, albero coltivato da millenni

0
2126

Il nome scientifico del fico è Ficus carica, con riferimento al fatto che questa pianta si ritiene abbia origine in Asia minore e precisamente nella regione un tempo detta Caria.

Il fico appartiene alla famiglia delle moracee, è un albero che può raggiungere 6-8 metri di altezza e cresce bene in tutte le regioni con clima mediterraneo.

Questo albero viene coltivato da tempi molto antichi. Il fico viene citato innumerevoli volte nella bibbia, tra gli alberi presenti nell’eden è l’unico menzionato per nome.

Nell’antico e nel nuovo testamento questa pianta assume un importante valore simbolico di prosperità, di conversione e rimedio al peccato: ricordiamo ad esempio le foglie di fico usate per coprire i genitali da Adamo ed Eva.

L’albero di fico ha quindi accompagnato l’agricoltura attraverso i secoli, spesso consociato con altre colture come vite e olivo.

Caratteristiche del Ficus carica

Il fico si presta ad essere coltivato in terreni sciolti, calcarei, argillosi, mentre teme l’eccesso di umidità. Questa pianta resiste al caldo ed al secco come una pianta grassa grazie al suo apparato radicale molto espanso e profondo.

fico albero

L'albero di Ficus carica può arrivare a 6-8 metri di altezza

In queste condizioni pedoclimatiche, che sono tipiche dell’ Italia meridionale ed insulare, il fico produce i frutti di migliore qualità e pezzatura. Se le condizioni sono idonee da una sola pianta adulta si possono raccogliere anche diversi quintali di fichi.

Le varietà di fico sono unifere se fanno una sola produzione durante l’anno, o bifere, se portano una prima produzione di fioroni verso la fine primavera, ed una produzione di fichi veri a fine agosto.

Le varietà si distinguono anche in funzione del colore della buccia dei frutti maturi, in bianche (colore dal verde al giallo-verde) e nere (colore violetto).

In genere i frutti sono maturi quando lo stelo inizia a piegarsi verso il basso o quando iniziano ad essere attrattivi per le vespe.

La coltivazione del fico 

La propagazione si può effettuare per talea o per pollone radicato, innestando poi il portainnesto ad anello o a gemma.

L’impianto può essere effettuato in inverno. È bene porre le piante ad una distanza almeno di 5-6 metri tra loro, in una zona soleggiata per evitare danni da freddo.

La potatura del fico

Germoglio di fico in primavera, dopo la ripresa vegetativa

La potatura del fico può essere effettuata subito dopo la ripresa vegetativa eliminando i rami più vecchi e mal disposti, durante questa operazione sgorgherà lattice bianco dai tagli che può essere irritante per la pelle: meglio usare guanti e vestiti a maniche lunghe.

Le potature servono anche ad arieggiare la chioma, un’umidità elevata favorisce le infestazioni di cocciniglie. Una ulteriore potatura di contenimento può effettuarsi in estate.

Il fico si avvantaggia di una leggera concimazione organica, mentre le esigenze irrigue sono pressoché nulle.

Proprietà dei fichi

I fichi sono un alimento ricercato e popolare sia per essere molto nutritivi che per le loro virtù benefiche per l’organismo.

Le pectine contenute nei frutti favoriscono la circolazione del sangue. I fichi sono molto ricchi di zuccheri ed hanno elevate quantità di vitamine ed alcuni preziosi sali minerali come ferro, calcio, cromo e magnesio.

La presenza di sostanze antiossidanti nei frutti è particolarmente abbondante, con particolare riferimento ai polifenoli e alle antocianidine. I fichi inoltre, consumati freschi o secchi, hanno un potere lassativo e disinfettante nei confronti della mucosa gastrica.

Macerati di fico vengono utilizzati in fitoterapia proprio per la cura di disturbi dell’apparato digerente.

Dai frutti immaturi sgorga un lattice bianco leggermente irritante per la pelle, contenete amilasi e proteasi e viene utilizzato per i trattamenti di calli e verruche.

Lascia un Tuo Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.