Menta acquatica

La menta è in pieno vigore proprio in questo periodo estivo. Può essere tranquillamente allevata sia in piena terra che in vaso.

Menta spicata

Menta spicata

Appartiene alla famiglia delle Labiate. Le specie appartenenti alla famiglia della menta sono molte, e tutte presentano le medesime caratteristiche, comprese le proprietà aromatiche e quelle medicinali.

La più nota è sicuramente la Mentha Piperita; si tratta di una pianta erbacea perenne con apparato radicale molto sviluppato, e ben fornito di stoloni. Il fusto è quadrangolare, tipica forma di tutte le appartenenti alle Labiate; presenta un comportamento eretto ed ha colorazione verde – violacea. Le foglie sono disposte in maniera opposta, sono picciolate e dal margine dentato, alcune volte sono pubescenti.

I fiori di questa pianta sono molto piccoli, raggruppati in verticillastri a forma di spiga; sbocciano nel mese di luglio, hanno una colorazione che va dal biancastro, al rosso – rosato, sono caratterizzati da un odore molto intenso e gradevole.

La menta piperita molto probabilmente trae origine da un’ibridazione tra Mentha aquatica e Mentha spicata. Oltre ad essere l’esemplare più conosciuto è anche quello più coltivato sia a scopo industriale che farmaceutico. La varietà di menta piperita si può trovare anche allo stato selvatico, ma non è molto diffusa rispetta ad altre specie del medesimo genere, come la Mentha aquatica, la Mentha longifolia e la Mentha arvensis.

Indicazioni su come coltivare la menta

Questa pianta non ha particolari esigenze di coltivazione. Cresce meglio in ambienti temperati e in terreni ricchi di sostanze organiche, sciolti e asciutti. E’ opportuno collocarla in mezz’ombra e procedere con abbondanti irrigazioni, soprattutto nel periodo estivo.

Si tratta di una forma ibrida, quindi la moltiplicazione è di tipo agamico e avviene utilizzando gli stoloni: questi vanno prelevati nel periodo primaverile o autunnale.

Menta Piperita

Menta Piperita

La moltiplicazione può avvenire anche per talea apicale, da svolgersi a fine estate. Le talee preparate a fine estate, infatti, radicano con estrema facilità. Si agisce prelevando uno stelo erbaceo, tagliando proprio sotto il nodo; questo va poi posto a radicare, prima però sarà opportuno tagliare a metà le foglie in maniera tale da limitarne la traspirazione, eliminando completamente quelle alla base della piantina. Il terriccio, soprattutto nella prima fase, deve essere mantenuto sempre umido, se necessario si consiglia di coprire il vasetto della talea con del tessuto non tessuto, in maniera tale da proteggere la pianta.

Dopo l’impianto la menta necessita di costanti ed abbondanti irrigazioni, inoltre va praticata con regolarità la zappettatura. La menta tende a diventare una pianta infestante se non contenuta: ciò è dovuto all’esteso apparato radicale. Si consiglia di estirparla a fine stagione, per poi piantare nuovi stoloni.

E’ importante che il substrato sia ben drenato, poiché è facile che si sviluppi sia ruggine che marciumi dell’apparato radicale.

Per prevenire fenomeni di marcescenza si deve evitare di bagnare le foglie e lesionare la pianta. La pianta delle menta non teme il freddo.

Suggeriamo un infuso di menta per eliminare le formiche in modo totalmente naturale: versate questo infuso sui percorsi abitualmente frequentati da questi insetti. Spariranno.

Raccogliere e conservare la menta

Menta essiccata

Menta essiccata

Le foglie da destinare all’essiccazione vanno raccolte in maggio e giugno, oppure a settembre. Una volta raccolte vanno collocate su dei graticci in locali ombrosi, asciutti e ventilati.

Tra le principali virtù terapeutiche della menta si segnalano quelle digestive e leggermente antisettiche. Inoltre si usa per problemi di asma, nausea e come stimolante leggero per problemi intestinali.

L’olio essenziale contento nella menta è il suo elemento principale, ed è composto principalmente da: mentolo, mentone, acido acetico e valerianico. Questa importante sostanza si trova principalmente all’interno delle foglie fresche. E’ importante utilizzarlo con particolare cautela, poiché sovradosaggi possiedono le stessa proprietà di alcune sostanze stupefacenti: per prima cosa potrebbero provocare uno stato di agitazione complessivo, accentuato da tremiti e convulsioni, successivamente potrebbero far cadere in uno stato depressivo.

Se si utilizza del mentolo puro su pelle e mucose questo ha un leggero potere anestetico, Inoltre la menta viene utilizzata molto spesso per aromatizzare prodotti farmaceutici dal sapore sgradevole.

Usare la menta in cucina

La menta piperita è la meno adatta per insaporire i cibi, poiché il suo aroma, nonostante sia molto gradevole, può risultare troppo intenso.

Menta acquatica

Menta acquatica

Si utilizza comunemente per preparare liquori, bevande e prodotti per dolci.

Dissetante è digestivo è per esempio il the aromatizzato alla menta. Esistono specie di menta dal sapore meno intenso (Mentha gentilis e mentha pelegium) normalmente utilizzate per aromatizzare e insaporire verdure bollite, frittate, gelati, macedonie, salse e molto altro.

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