Le piante grasse: crescita, fioritura e cura
“Piante Succulente” o “succofite”, sono diffuse in quasi tutti i luoghi e principalmente nelle regioni asciutte e calde, dall’Africa, al Sud America, all’India. Ce ne sono poi alcuni tipi che vivono bene anche in clima continentale e nelle foreste pluviali.
Tutte le piante grasse sono caratterizzate dalle grandi riserve d’acqua immagazzinate in foglie, fusti e radici, ed è grazie a tale accumulo d’acqua che hanno un aspetto tipicamente rigonfio e possono vivere anche in condizioni di forte aridità.
Molte di queste piante non hanno foglie ma piuttosto spine protettive, come per esempio i cactus; in altri casi il fusto è molto ridotto e si hanno solo grandi foglie. Anche se non è molto noto le piante grasse producono fiori, come tutte le altre piante, dall’aspetto piuttosto appariscente, e sempre come le altre piante producono frutti e semi.
Crescita e fioritura delle piante grasse
Date le condizioni sfavorevoli in cui spesso si trovano, le piante grasse crescono in maniera piuttosto rallentata rispetto alle altre. Possono raggiungere dimensioni ridotte e vivere per cento anni. In altri casi è possibile che raggiungano dimensioni sorprendenti, e per farlo impieghino centinaia di anni.
Come abbiamo anticipato qualche riga fa tutte le piante fioriscono, alcune in prevalenza quando raggiungono grandi dimensioni. I cactus per esempio spesso fioriscono quando raggiungono temperature invernali prossime agli zero gradi, o se mantenuti a temperatura costante intorno ai 10 gradi. Per garantire comunque una fioritura a queste piante è necessario concimarle con i giusti prodotti e con moderazione.
Come aver cura delle piante grasse
Le piante grasse vengono prodotte in vivai specializzati e ne è disponibile una vastissima scelta. Queste piante sono molto semplici da coltivare, non necessitano di particolari cure, anzi pare che diano i migliori risultati se non troppo seguite.
Esistono però alcune regole fondamentali da osservare per curarle al meglio; ve le elenchiamo qui di seguito:
- Durante l’inverno e fino alla primavera evitare di bagnarle.
- Terminato l’inverno metterle a dimora in un luogo luminoso, ben asciutto e con temperatura non troppo calda.
- Durante i mesi più caldi collocare la pianta all’aperto, preferibilmente in una zona luminosa, meglio se in pieno sole.
- Durante il periodo caldo bagnare frequentemente utilizzando concimi specifici.
Le piante grasse vanno alloggiate in vasi di terracotta, in maniera tale da limitare il ristagno d’acqua. Evitare vasi troppo piccoli ed evitare di collocarli in zone eccessivamente calde. Se la zona in cui si colloca la pianta è molto calda allora è meglio utilizzare vasi di plastica.
Se si hanno più piante grasse è sempre meglio collocarle tutte nello stesso vaso in maniera tale da razionalizzare le innaffiature.
Le piante grasse si adattano bene a qualsiasi tipo di terriccio. Se non si vuole utilizzare prodotti specifici per piante grasse si potrà optare per terricci che contengano lava rossa, lapillo e pomice.
La maggior parte delle piante grasse vivono in terreni poveri di sostanze organiche, ma ricchi di altre sostanze utili per la crescita di qualsiasi pianta. E’ per questo che l’annaffiatura durante i mesi estivi dovrà essere arricchita con concimi solubili; ciò servirà anche per indurne la fioritura.
Parassiti e malattie che colpiscono le piante grasse
La cocciniglia è uno dei parassiti tipici che aggrediscono le piante grasse. Questa forma dei piccoli batuffoli simili al cotone nelle fessurazioni del fusto o sotto le foglie; in altri casi la cocciniglia può manifestarsi in colonie sull’epidermide della pianta o sulle radici. La cocciniglia attacca la pianta per nutrirsi della sua linfa. Le lesioni che crea sono il veicolo per infezioni di funghi e batteri che possono arrivare a far marcire la pianta.
Per eliminare questo parassita è necessario utilizzare prodotti adatti, stando attenti a non utilizzare gli oli minerali, tossici per questa pianta.
Se la pianta inizia a marcire, anche a causa di un ristagno d’acqua presso le radici, spesso facilitato dalla collocazione della pianta in zone prive di luce diretta, è un problema di difficile soluzione.
Se si tratta di un fenomeno localizzato si potrà tentare con la rimozione della parte interessata. In seguito a questa eliminazione, da praticare con un coltellino ben affilato, si dovrà applicare un disinfettante specifico.