Pieris: sfumature di colore rosato in giardino
Se nel vostro giardino state già coltivando Camelie e Rododendri vi suggeriamo di provare a coltivare anche una Pieris. Si tratta infatti di una pianta estremamente semplice, perfetta in angoli ombreggiati e amante del terreno acido. La Pieris è adattabile e necessita di poche cure, la sua fioritura non passerà però inosservata: fiori bianchi dalle venature rosse sapranno rallegrare piacevolmente il vostro giardino.
Conoscere la Pieris
Il nome botanico di questa pianta è Pieris Japonica, si tratta di un genere che appartiene alla famiglia delle Ericaceae e può contare circa una decina di specie differenti.
Si tratta di un arbusto sempreverde molto diffuso in Asia, soprattutto nei territori di Cina e Giappone.
Questo esemplare facilmente coltivabile è caratterizzato da una crescita piuttosto lenta, ed è anche per questo motivo che la pianta in età adulta non supera mai l’altezza massima di 1.90 metri.
La pianta è decisamente decorativa: le foglie, di forma ovoidale ed allungata, sono rosse o aranciate nel primo periodo di vita, per poi passare ad un verde brillante in età adulta; i fiori invece ricordano delle piccole campanule, riuniti in grappolo e dai colori tenui che vanno dal bianco al rosato.
La fioritura di questa pianta avviene a partire da fine inverno o inizio primavera, si tratta di un esemplare perfetto anche per la coltivazione in vaso ma l’effetto maggiore lo da se scelto per dar vita a magnifiche bordature.
Esposizione, innaffiatura e terreno
Nonostante si tratti di una pianta piuttosto semplice da coltivare e senza particolari esigenze è però necessario rispettare alcune semplici raccomandazioni.
Per esempio è bene ricordare che una Pieris in salute non sopporta i raggi diretti del sole, ne temperature troppo afose. L’ideale infatti è un giardino che rimane in ombra per più di cinque ore al giorno. Meglio posizionare la pianta in posizioni semi ombreggiate e prediligere l’esposizione solare nelle ore più fresche della giornata. Bisogna fare particolare attenzione ai mesi più caldi, durante l’inverno infatti questa pianta non teme particolarmente il freddo. State comunque attenti al vento o alle correnti d’aria: meglio un clima mite e non troppo secco.
Innaffiate la Pieris con acqua non calcarea a partire dalla primavera e andate avanti fino al mese di ottobre. In caso di periodi particolarmente secchi sarà necessario ripetere le operazioni con maggiore assiduità, evitate comunque – anche in questi particolari periodi – di rendere il terreno eccessivamente umido, anche per questa pianta è importante evitare ogni tipo di ristagno radicale. Normalmente in inverno si può quasi evitare di bagnare le piante, in caso di piogge scarse consigliamo di procedere comunque con qualche innaffiatura sporadica.
Come abbiamo già accennato la Pieris si trova bene con Camelie e Rododendri, con queste piante condivide infatti anche le caratteristiche del terreno. Predilige infatti terreni con pH acido (utilizzate della torba, poca sabbia e terriccio composto da foglie), ricchi di materia organica; è inoltre importante mantenere un ottimo drenaggio ma il terreno deve risultare sempre fresco. Questa pianta non ha necessità specifiche di concimazione, è comunque meglio procedere in autunno, utilizzando del concime organico maturo (in alternativa questo potrà essere sostituito da un concime a lento rilascio).
Moltiplicare la Pieris
Per moltiplicare questa pianta è possibile scegliere tra tre differenti modi, cioè per seme, per talea o per propagine.
Naturalmente il metodo più semplice, e che vi consigliamo, è quello della propagine. Questo metodo di moltiplicazione è efficace se effettuato nel mese di settembre: scegliete un ramo tra i più giovani, piegatelo fino al terreno e fissatelo, in questo modo il ramo radicherà senza problemi. La certezza dell’attecchimento però non sarà immediata, se però questo avviene nella maniera corretta la nuova pianta potrà essere tranquillamente recisa e messa a dimora in un luogo differente.
Per procedere con la moltiplicazione tramite seme è meglio scegliere i mesi primaverili e il terreno aperto, si avranno maggiori possibilità di successo.
Se si sceglie di procedere tramite talea si deve aspettare la fine dell’estate. Si deve recidere una porzione di ramo maturo di circa dieci centimetri. La talea va poi piantata nella sabbia e collocata in un luogo fresco e umido fino alla primavera successiva. Terminata la radicazione è possibile trapiantare le piantine in vasetti, solo dopo due anni sarà opportuno mettere le piante a dimora, nell’attesa è molto importante proteggerle da sbalzi di temperatura e soprattutto dal freddo.
Qualche nemico ma non troppo
La Pieris è una pianta piuttosto resistente, soprattutto se coltivata in maniera corretta non si ammala con facilità, in più non subisce neanche i normali attacchi parassitari che di solito arrecano danni alla maggior parte degli esemplari verdi.
Il problema più grande che può colpire queste piante è senza dubbio il ristagno d’acqua radicale. E’ per questo che consigliamo sempre di mantenere il terreno ben drenato e ricordiamo di non abbondare con le innaffiature. In caso di eccessi d’acqua è infatti possibile la comparsa di pericolosi funghi sempre piuttosto complicati da debellare.
Si tratta di una pianta che resiste al freddo ma non è comunque immune alle gelate tardive che, purtroppo, colpiscono le vegetazione appena sviluppata. Per questo problema purtroppo però non è possibile fare nulla.