La Polygala myrtifolia o Poligala a foglie di mirto: una pianta esotica integrata nel giardino mediterraneo
La Polygala myrtifolia o Poligala a foglie di mitro è un arbusto sempreverde originario del Sud Africa, appartenente alla famiglia delle Polygalacee. Questa pianta venne introdotta alla fine del ‘700 in Olanda e successivamente nel resto d’Europa, essendo già molto apprezzata per il suo particolare effetto decorativo.
Il nome “Poligala” deriva dal greco (poli = molto, gala = latte) ed è dovuto alla credenza del passato, rivelatasi poi inesatta, che le piante appartenenti a questo genere, se usate per l’alimentazione dei bovini, potessero aumentarne la produzione di latte.
Tra le specie coltivate in Italia appartenenti al genere Polygala si annoverano, oltre a P. myrtifolia, anche P. chamaebuxus (nota anche come falso bosso) P. lutea e P. paucifolia. Alcune di queste specie trovano impiego nella farmacopea, tuttavia l’utilizzo più diffuso è di carattere ornamentale.
Una pianta esotica nel giardino mediterraneo
Oggi la P. myrtifolia viene considerata tra le specie ornamentali più diffuse nelle isole maggiori e nella riviera ligure per il suo facile adattamento alle condizioni pedoclimatiche presenti. Inoltre per il suo habitus sempreverde ed il valore estetico dei fiori si associa perfettamente alle specie alla flora spontanea delle regioni mediterranee.
Polygala myrtifolia: caratteri botanici
La Polygala myrtifolia si presenta come un arbusto folto, alto 1-2,5m, fusto eretto ramificato e robusto. Le foglie sono di colore verde glauco, persistenti, alternate, glabre e piatte di circa 2,5cm di lunghezza.
I fiori sono di colore violaceo (anche se esistono anche varietà a fiore bianco) e sono riuniti in racemi lunghi 2,5-3cm.
La fioritura inizia a marzo e si protrae per tutta l’estate ad in genere anche fino all’autunno inoltrato.
Tecnica colturale
La Poligala è una pianta di facile adattamento a tutti i terreni da giardino ben drenati e soleggiati; resiste bene al pieno sole ma predilige i luoghi ombreggiati. Pertanto è utilizzabile sia per la formazione di siepi decorative che anche in zone di sottobosco.
Si adatta male nelle zone caratterizzate da inverni troppo rigidi, dove può essere coltivata in serra in vasi di 20-25cm e portata fuori in estate in zone semi-ombreggiate.
In caso di coltivazione in vaso è opportuno rinvasare ogni 2-3 anni fornendo nuovo terriccio.
Nelle zone con inverni miti, la pianta può essere facilmente allevata all’aperto.
In estate è opportuno somministrare abbondanti irrigazioni ogni 15-20 giorni.
Moltiplicazione
La moltiplicazione viene effettuata principalmente per talea. In aprile-maggio si prelevano talee lunghe 7-8cm dai germogli laterali e si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali posti in un grosso vaso.
In serra le talee vanno mantenute ad una temperatura controllata intorno a 16 gradi, ma nelle zone temperate possono anche essere tenute all’aperto. La percentuale di attecchimento è di solito piuttosto bassa. Dopo la radicazione, le piantine possono venire poste in piccoli vasi.
Potatura della Poligala
Le piante giovani vanno sottoposte a cimatura per favorire l’emissione dei germogli laterali. Per favorire la ramificazione è opportuno effettuare una potatura in febbraio riducendo la lunghezza dei rami della metà.