Rosa arancione

Per prima cosa è giusto chiarire cosa sono le rose a radice nuda; premettendo che si possono trovare anche altri esemplari sempre a radice nuda. Le piante a radice nuda sono semplicemente esemplari, in questo caso di rose, vendute senza vaso ma spesso con semplicemente una porzione di terriccio che avvolge, e protegge le radici stesse.

Perché acquistare esemplari a radice nuda? Per prima cosa perché scegliendo questa tipologia si può risparmiare sul prezzo effettivo della pianta, nonché nel trasporto che ovviamente risulta molto più agevole; in più queste piante si trovano in stato di riposo vegetativo, quindi è possibile trapiantarle durante tutto l’anno, anche se è meglio eseguire il trapianto tra novembre e marzo, facendo attenzione che il terreno non sia ghiacciato. Precisiamo che non esiste una scelta migliore tra radice nuda e vaso, sono entrambe soluzioni valide e con lo stesso grado di attecchimento.

Scegliere le piante a radice nuda

Se decidete di indirizzare la vostra scelta verso esemplari a radice nuda è importante scegliere l’esemplare più adatto tenendo conto di tre fattori fondamentali per l’attecchimento e la successiva crescita della pianta: lo stato di salute dell’apparato radicale, la quantità e la qualità di rami presenti, le condizioni della corteccia.

Come abbiamo già premesso vi consigliamo di mettere a dimora le rose durante il loro periodo di riposo vegetativo, a seconda delle condizioni climatiche i periodi maggiormente consigliati vanno dal mese di novembre fino a marzo. Provate a visitare qualche vivaio fornito o qualche garden center specializzato e scoprirete che la maggiore scelta in fatto di rose la troverete proprio nel mese di novembre; come altra opzione, valida allo stesso modo, vi consigliamo di ordinare su qualche sito internet specializzato, in questo caso la scelta sarà ancora più ampia.

Naturalmente è sempre meglio scegliere con la dovuta attenzione, non sempre gli esemplari che ci vengono proposti sono i più adatti alle nostre esigenze.

Preparare il giardino

Rose rampicanti

Normalmente in vendita si trovano con più frequenza le varietà di rosa Noisette, Cinese e le bellissime varietà di Rose antiche, nonostante i consigli degli operatori dei vivai voi cercate sempre di porre particolare attenzione alla salute di apparato radicale e dei rami: una pianta in pessime condizioni potrebbe avere uno sviluppo difficoltoso, o addirittura potrebbe non sopravvivere nonostante le vostre cure e attenzioni.

Attenzione allo stato delle radici

Il primo elemento da controllare con estrema cura sono quindi le radici. Osservatele con attenzione: le radici in buona salute sono caratterizzate da pochi rami di dimensione più grande e molti più piccoli con sviluppo secondario. Evitate accuratamente gli esemplari che presentano radici fittonanti: le rose, per crescere al meglio, hanno bisogno di nutrirsi, i fittoni non svolgono nessun ruolo in tal senso, servono infatti in prevalenza per consentire un attacco al suolo resistente, soprattutto in condizioni di substrato arido e secco.

Rosa rossa

Rosa rossa

 

La maggior quantità di sostanze nutritive passa attraverso le radici secondarie, sono quindi loro a svolgere un ruolo chiave per la nutrizione della pianta: scegliete esemplari dotati di abbondanti radici secondarie, possibilmente molto sottili.

Non preoccupatevi se, ordinando da catalogo, vi ritroverete esemplari con radici fittonanti, potrete tranquillamente eliminare i fittoni, ciò contribuirà allo sviluppo di nuove radici utili per il processo di nutrizione.

Valutare l’aspetto complessivo della pianta

Per giudicare se una pianta si presenta sana o meno non basta soffermarsi solo sull’apparato radicale. Va valutato il suo aspetto nel complesso, per esempio è necessario che siano presenti almeno due o quattro rami sani: non devono presentare rotture, tagli ed escoriazioni, in più il diametro non deve essere più piccolo di quello di una normale matita da disegno.

rose a radice nuda

Rosa gialla

Per evitare eventuali squilibri e asimmetrie successive, che potrebbero compromettere la crescita in salute della pianta, controllate che i rami siano in posizione bilanciata. Come ultimo elemento da analizzare c’è la corteccia: come per i rami assicuratevi che questa sia completamente integra e si presenti con un aspetto corposo e sano.

Cure prima dell’impianto

Le rose sono piante molto delicate, è quindi importante prestare molta attenzione anche alla fase preliminare all’impianto vero e proprio. Per mettere a dimora le rose a radice nuda vi consigliamo di scegliere un giorno dalle temperature miti e con cielo coperto, in modo tale da scongiurare qualsiasi pericolo di gelate.

Se le vostre rose sono vendute con l’imballo potete agire con un po’ più di calma. Se questo è protetto in maniera ottimale potete attendere fino ad un mese prima di piantare l’esemplare acquistato.

piantare le rose

Rosa arancione

Per la messa a dimora delle rose è importante avere tutto il materiale necessario a propria disposizione prima di procedere: procuratevi quindi dei guanti da giardino, un secchio, naturalmente del terriccio specifico per rose (oppure andrà bene anche quello universale), un sacchetto di cornunghia (si tratta di un fertilizzante di origine animale ottenuto dalla lavorazione e dall’essiccazione di corna e unghia di scarto. Questa sostanza aumenta il quantitativo di azoto nel terreno e previene la formazione di muffe e funghi), un quantitativo di letame maturo e naturalmente una vanga per praticare lo scavo.

Quando disimballate le rose esaminate bene le radici, distendetele con molta attenzione e eliminate quelle danneggiate. Vi suggeriamo un espediente per far riprendere al meglio le radici e per renderle attive nel minor tempo: preparate un secchio pieno di acqua e letame, lasciate quindi le radici a riposo in ammollo per circa due ore, il trattamento avrà degli ottimi benefici.

Nel frattempo potete procedere con la lavorazione del terreno in funzione della messa a dimora.

La messa a dimora delle rose: tre semplici passaggi

  1. Per prima cosa procedete con la preparazione della buca. La profondità deve essere di circa 40  – 50 centimetri, fate attenzione alla capienza, la buca deve essere infatti in grado di contenere le radici della rosa completamente distese. Sul fondo della buca disponete una quantità di terra sciolta addizionata con una quantità limitata di cornunghia.
  2. Disponete la rosa in maniera tale che il colletto della rosa rimanga 5 centimetri sotto il piano di campagna. Le radici devono essere coperte con una gran quantità di terra. Pressate bene il terreno ma evitate di compattarlo troppo. Come ultima operazione procedete innaffiando in abbondanza.
  3. L’ultimo passaggio consiste nel creare una montagnola di terra in grado di coprire gran parte dei rami. Si tratta di un’operazione molto importante poiché svolge la duplice funzione di proteggere l’apparato radicale e i rami dalle basse temperature invernali.

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