Il problema della cocciniglia nelle piante d’appartamento in autunno
Si attesta la presenza di più di 5.000 specie differenti di cocciniglie divise per aree geografiche di appartenenza. Solamente un numero limitato di esemplari, all’incirca 20, attacca piante ornamentali e piante da frutto.
Queste 20 specie più comuni sono piuttosto differenti tra loro per molti aspetti, sono comunque tutte accomunate da un corpo protetto da una sorta di scudetto rigido: questo elemento protettivo presenta una forma variabile (solitamente tonda, allungata o ovale) così come colorazioni differenti (normalmente di colore bianco, grigio, marrone o piuttosto scuro). Oltre al sistema di protezione appena descritta la cocciniglia è in grado di secernere una secrezione, dalla consistenza cerosa o filamentosa, con la funzione di isolare il parassita completamente da eventuali pericoli esterni o clima inospitale (o troppo freddo o troppo caldo).
Normalmente le cocciniglie si presentano come un minuscolo bottoncino liscio e lucido, le più piccole non superano il millimetro di lunghezza. Non è raro trovare specie di cocciniglia leggermente diverse, cioè dotate di striature ben visibili e dalle forme oblunghe. Il comportamento è comunque il medesimo: il parassita rimane ben ancorato al tessuto vegetale della pianta.
In alcuni casi la cocciniglia presenta anche appendici filiformi che lo rendono simile ad un batuffolo di cotone, questa sorta di piccoli fiocchi servono a migliorarne l’aderenza sulla pianta infestata.
Nel primo periodo dell’attacco parassitario questa sorta di batuffoli di cotone presentano un certo grado di mobilità.
Quali piante subiscono maggiormente l’attacco di cocciniglie
Il bersaglio privilegiato per la maggior parte degli attacchi di cocciniglie, anche di specie differenti, sono purtroppo la stragrande maggioranza di piante verdi da appartamento. Tra questi segnaliamo tutte le varietà di ficus, la schefflera, la saintpaulia, l’anturio, lo spatifillo, e molte altre.
Studi hanno confermato che effettivamente è riscontrabile una sorta di specificità tra le differenti varietà di parassiti e le piante specifiche. Non si tratta di una regola rigida ma alcuni tipi di cocciniglie preferiscono attaccare tipologie specifiche di piante.
Nonostante questa considerazione rimane comunque fermo il fatto che una cocciniglia tipica degli agrumi, spesso presente anche sulle varietà da vaso, non disdegnerà di attaccare esemplari di allori, laurocerasi, rose, camelie, gerani, e molte altri esemplari differenti.
Un comportamento completamente diverso rispetto a quello delle cocciniglie è stato riscontrato in altri parassiti, spesso devastante nella stessa maniera: gli afidi. Specie particolari di afidi solitamente attaccano in maniera mirata solo specifici esemplari.
Tutte le differenti specie di cocciniglia sono accomunate anche dall’elevatissima prolificità, questo purtroppo vuol dire che sono possibili diversi attacchi durante l’anno. Normalmente ogni nuovo attacco consiste nella presenza di decine o centinaia di individui differenti, i mesi più favorevoli alla comparsa di questi parassiti sono a partire da aprile – maggio fino ad ottobre. Se le piante vivono in ambienti protetti, come per esempio accade normalmente per le piante d’appartamento, le condizioni ambientali si presentano estremamente favorevoli, tanto da garantire ulteriori fenomeni riproduttivi anche durante il periodo invernale.
Come difendersi dalle cocciniglie
Quando si presentano infestazioni di questi parassiti è necessario procedere con un trattamento specifico anticocciniglia, va ripetuto due volte al mese, a inizio e a fine mese.
Attualmente sono in commercio anche soluzioni a basso impatto ambientale, perfette per le colture di tipo biologico, in grado di prevenire la comparsa di questi fastidiosi parassiti.
Se l’attacco coinvolge piccole piante consigliamo di procedere con l’eliminazione manuale dei parassiti, si tratta di un’operazione un po’ più lunga ma sicuramente efficace: in caso di porzioni un po’ più grandi potete utilizzare una spazzolina rigida per facilitarvi il lavoro.
Il fogliame delle piante presenta delle macchie
Se osservando le vostre piante notate la comparsa di macchie che ne deturpano il fogliame purtroppo si tratta di un attacco parassitario. Il parassita in questione non ha un’origine animale, quindi non si può ricondurre il problema ad afidi a cocciniglie; l’origine in questo caso specifico è di tipo vegetale: si tratta di una malattia fungina che purtroppo da origine a piccoli puntini di colore nero che, con l’aggravarsi del fenomeno, diventano macchie brune sempre più ampie.
Anche esemplari resistenti come la yucca possono subire l’attacco di questa malattia fungina. Per risolvere il problema si consiglia di eliminare il prima possibile tutte le foglie colpite in maniera irrimediabile, successivamente sarà opportuno trattare la pianta con prodotti fungicidi specifici (normalmente a base di sali di rame).
La pianta colpita deve essere sottoposta a questi trattamenti durante il periodo autunnale, per una riuscita ottimale sarà opportuno ripeterli, a scadenza regolare, almeno due o tre volte in 10 – 15 giorni.