Progettare un giardino: per prima cosa conoscere l’ambiente

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Valutare sempre le condizioni del suolo

Se si dispone di un piccolo spazio di terra e si vuole realizzare un giardino non basterà affidarsi al caso e mettere semplicemente a dimora alcune piantine. Alla base della realizzazione di un giardino è infatti molto importante un’attenta pianificazione e progettazione degli spazi. In questo modo sarà molto più facile prevedere la crescita della vegetazione, agevolandone e facilitandone la manutenzione. E’ inoltre molto importante, nel progettare un giardino, ragionare attentamente sul risultato che si vuole ottenere, cercando comunque di tener conto, in maniera realistica, dello spazio a propria disposizione. Partendo da questi presupposti di base sarà più facile ottenere un progetto che soddisfi le proprie richieste. Ricordatevi comunque che la gestione e la cura di un giardino richiedono del tempo, ma le soddisfazioni sono sempre moltissime.

Nel progettare un giardino valutare il luogo 

Come abbiamo già accennato il primo passo da fare prima di intraprendere l’avventura di dar vita ad un giardino è rendersi conto del tipo di spazio a disposizione.

Progettare un giardino

Progettare il proprio giardino

Per esempio se la vostra volontà è quella di avere un bel giardino lussureggiante molto simile ad una giungla, ma purtroppo vi trovate in un luogo dal clima arido e con scarsa quantità di acqua, vi conviene abbandonare quest’idea e cercare una soluzione che ben si adatti al contesto ne quale vi trovate.

Ricordatevi inoltre che è possibile modificare solo in minima parte il luogo che ospiterà il vostro giardino, elementi come la conformazione del territorio o il clima  – per esempio – non possono essere modificati ma è necessario che le piante si adattino ad essi.

Tra le caratteristiche più importanti da rispettare ci sono senza dubbio tutta una serie di fattori legati alle condizioni climatiche.

La nostra penisola è divisa in fasce climatiche, queste cambiano principalmente a seconda della presenza e della intensità delle gelate durante i mesi invernali; esistono anche dei fattori secondari che influenzano le differenti fasce climatiche, come per esempio la piovosità e l’intensità dei venti. A seconda delle fasce climatiche di appartenenza ci sono esemplari di piante in grado di sopravvivere e altri no, fortunatamente per noi esiste un numero così vasto di esemplari verdi, sarà quindi possibile trovarne in grado di adattarsi ad ogni differente situazione, sia che si tratti di piogge continue, o che si tratti di clima secco e torrido.

Un altro elemento imprescindibile per la buona riuscita di un giardino è l’esposizione solare. La luce è infatti fondamentale per la vita delle piante, ma è anche altrettanto vero che non tutte le piante hanno bisogno del medesimo quantitativo di luce per vegetare al meglio. Sarà quindi importante conoscere con una giusta approssimazione l’esatta esposizione dell’appezzamento che ospiterà il futuro giardino. Per esempio in luoghi particolarmente assolati cresceranno più rigogliosi alberi, rose e fiori dai colori vivaci.

Un ulteriore passo da fare prima di partire con la progettazione del proprio giardino consiste nel considerare il paesaggio circostante: guardatevi attorno, guardate anche le piante già presenti sul luogo. Ricordatevi che il vostro giardino dovrà essere in armonia con il contesto che lo circonda.

Le caratteristiche del terreno

Un altro fattore decisivo per la scelta di differenti esemplari da piantare sarà sicuramente il terreno. Ogni pianta infatti preferisce una tipologia differente di suolo, è normale immaginare che in un suolo umido e argilloso sarà praticamente impossibile far crescere esemplari che prediligono il terreno sabbioso.

 condizioni del suolo

Valutare sempre le condizioni del suolo

Analizzate quindi la tipologia di suolo a vostra disposizione, tenendo conto che comunque sarà possibile modificarne le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche grazie all’uso di sostanza ammendanti.

Di seguito vi elenchiamo i differenti tipi di terreno di coltivazione, ve ne spieghiamo le caratteristiche e vi elenchiamo cosa sarà meglio coltivare al suo interno.

  • Terreno argilloso: questo terreno è composto da materiale molto fine, ha un caratteristico colore grigio e ha sempre una consistenza piuttosto umida. Se le temperature si alzano molto, come accade nei mesi estivi, questo tipo di terreno – perdendo umidità – si fessura molto. Essendo piuttosto compatto, nonostante la grande fertilità, pone dei limiti di coltivazione. Anche il drenaggio e l’ossigenazione sono piuttosto scarsi. Utilizzando della sabbia sarà possibile migliorarne le caratteristiche di drenaggio.
  • Terreno limoso: si tratta di una tipologia di terreno tipica delle aree limitrofe ai fiumi. Si tratta di un terreno perfetto per la coltivazione. Se si aggiunge la giusta quantità di sostanze organiche risulterà perfetto per ogni tipo di coltivazione.
  • Terreno sabbioso: questo terreno è l’esatto opposto rispetto a quello argilloso, non c’è coesione e quindi non è in grado di trattenere l’acqua, in più è completamente privo si sostanze organiche. Si tratta del terreno perfetto per la coltivazione di piante succulente; aggiungendo materiale organico è possibile migliorarne le caratteristiche.
  • Terreno umifero: si tratta di un terreno molto scuro, con consistenza porosa, deriva dalla decomposizione di vegetazione, e per questo motivo odora di bosco. Si tratta di un terreno particolarmente fertile, quindi adatto alla coltivazione della maggior parte delle piante da giardino. Ha inoltre un ottimo drenaggio in grado di trattenere il giusto quantitativo di acqua.
Cartine tornasole per valutare il pH del terreno

Cartine tornasole per valutare il pH del terreno

Naturalmente non solo la struttura del terreno è importante per decidere il tipo di coltivazione da inserire. Risulta molto importante valutarne anche la reazione acida, calcarea o neutra. Normalmente la maggior parte degli esemplari verdi prediligono un terreno neutro, ma alcune piante – nominate appunto acidofile – preferiscono un terreno di tipo acido, così come le calcicole preferiranno un terreno con alta quantità di calcare.

Il pH del terreno può essere misurato con delle semplici cartine tornasole, oppure con dei kit presenti in commercio. In questo modo si evita di rivolgersi a dei laboratori specializzati per eventuali analisi.

Se risulta particolarmente complicato rilevare le caratteristiche del terreno è comunque consigliabile rivolgersi ad un laboratorio specializzato. Non si tratta di un’operazione particolarmente economica ma si avrà un punto di partenza esatto sul quale lavorare per migliorare le caratteristiche del suolo a disposizione.

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