Scegliere il Platano per valorizzare parchi e giardini
Il Platanus Orientalis, cioè quello nostrano, grazie alla particolare corteccia dalla colorazione cangiante, ha un grande valore ornamentale. In più si tratta di una pianta dall’accrescimento rapido.
Ultimamente il Platano viene utilizzato meno come albero da viale, ed è sempre più facile trovarne esemplari rigogliosi in parchi cittadini, o giardini privati.
- Utilizzare un platano all’interno di un parco vuol dire avere a disposizione uno spazio rilevante: si tratta di una pianta che ha necessità di espandersi, in fase adulta raggiunge infatti dimensioni considerevoli. In più l’effetto scenografico è garantito se si decide di far diventare questo albero protagonista del parco. Il tronco, dalle tonalità cangianti, deve avere inoltre la possibilità di risaltare su una quinta verde.
- E’ facile trovare esemplari di platani anche nelle aiuole collocate ai bordi dei parcheggi: la chioma vigorosa riesce a creare delle zone d’ombra preziose.
- Se si decide di collocare un platano nel proprio giardino serve uno spazio libero piuttosto ampio. Nella prima fase di crescita, quando la pianta non supera i sei – otto metri, si consiglia di riempire l’area utilizzando cespugli da fiore da disporgli intorno. Scegliete fioriture di colore bianco, saranno ottimali con le gradazioni di verde intenso del platano: spiree, deutzie e viburni sapranno regalare una magica atmosfera.
Ovunque si deciderà di far crescere un esemplare di platano la chioma regalerà una piacevole zona d’ombra. Si tratta di un’ombra fresca ma non buia, si consiglia quindi di sfruttarla collocando una piacevole seduta, oppure scegliendo piante di ombra o di mezz’ombra, come hosta, campanule, viole ed ellabori.
Riprodurre il Platanus Orientalis: scegliere la talea
E’ possibile riprodurre il Platano sia tramite seme che mediante talea. Il vantaggio delle talee è la facile radicazione. Si può praticare prelevando del materiale apicale, di circa 25 centimetri, da esemplari di almeno due o tre anni di vita. Successivamente si deve procedere collocando la talea in un mix di sabbia e torba.
In primavera le piante avranno radicato, è quindi possibile trasferirle in vaso. Devono poi vivere in un ambiente protetto, come una serra, per almeno due anni. Poi possono essere messi a dimora in piena terra.
Per la riproduzione da seme è necessario raccogliere le infruttescenze quando sono mature, cioè a partire dal mese di ottobre. Poiché la percentuale di germinazione rimane sempre piuttosto bassa si deve piantare un gran numero di semi. Raggiunge lo stato di pianticella circa l’1% di semi piantati. Quando le piante saranno sufficientemente sviluppate è possibile trasferirle in vasi singoli. Andranno poi trasferite in vivaio
Far crescere il Platano
Per la crescita ottimale del platano è necessario un substrato caldo e soleggiato, molto fresco e profondo. Possibilmente è meglio scegliere terreni con elevata fertilità, ancora meglio se di origine alluvionale.
Si sconsiglia di piantare un platano nei pressi di corsi d’acqua o paludosi, la pianta soffre i ristagni. Anche i terreni acidi devono essere evitati, la crescita è stentata e piuttosto difficile.
E’ opportuno evitare anche il freddo intenso, si tratta di una pianta in grado di crescere fino a 600 metri sulla superficie del mare, ad altezze maggiori non è in grado di sopravvivere.
Il platano va piantato o nel periodo autunnale, tra ottobre e novembre, oppure a fine inverno, in febbraio e marzo.
Prima di mettere a dimora la pianta è necessario eliminare tutti i sassi presenti nel terreno, eventuali residui verdi e accumuli di argilla. Poi si deve realizzare uno scassso di almeno 80 centimetri di lato. Per fare attecchire al meglio la pianta si suggerisce di sostituire parte del terreno di scavo con del terriccio universale, arricchito con compost e fertilizzante a lenta cessione.
Le piante giovani, almeno nella loro prima fase di crescita, hanno bisogno di essere sostenute da tutori, in più è necessario bagnarle regolarmente per i primi tre anni di vita.
Durante le estati più calde si deve innaffiare facendo scorrere lentamente grandi quantitativi di acqua. Si consiglia di inumidire anche il sottochioma, questo ritarderà la caduta delle foglie.
Per preservare la crescita degli esemplari più giovani si consiglia di distribuire nel sottochioma uno strato di terriccio protettivo, almeno fino a quando la pianta non avrà raggiunto i quattro metri di altezza. Nel mese di aprile ci sarà necessità di fornire dosi di fertilizzante a lenta cessione.
Potare il Platano per ridefinirne la forma
I platani sono alberi molto longevi e resistenti, in grado di sopportare con tranquillità anche operazioni di potatura importanti.
Se però gli esemplari si presentano sani e stabili le operazioni di potatura devono essere diradate nel tempo; si consiglia di realizzarle tra i mesi di novembre e febbraio: si devono sfoltire le chiome, eliminare i rami morti e ridefinire quelli spezzati. E’ importante ridare una forma armoniosa alla pianta.
Durante le operazioni di potatura si deve fare particolare attenzione alla corteccia di questa pianta, è infatti piuttosto sensibile. E’ meglio utilizzare strumentazioni dai bordi arrotondati o protetti, in questo modo si eviterà di creare inutili abrasioni, spesso anche dannose, sulla superficie del tronco.
Il Platanor Vallis Clausa
Il Cancro colorato è la malattia che solitamente colpisce i platani.
Questa malattia si diffonde tramite fungo: il Cerotocystis fimbrata f.sp. platani. Il contagio è piuttosto semplice e diffuso, poiché purtroppo può avvenire anche tramite l’acqua corrente. I trattamenti preventivi sono scarsamente efficaci.
Si tratta di una malattia che arriva dagli Stati Uniti, dove è stata selezionata una varietà di Platanus Occidentalis in grado di resistere a questo fungo. Purtroppo questa varietà di platano non è in grado di sopravvivere nei nostri territori.
Tramite incroci e selezioni è stato possibile recuperare le caratteristiche che permettono al platano di uccidere il fungo ed inpiantarle in una nuova varietà in grado di sopravvivere in Europa, si chiama “Vallis Clausa”, ed è un marchio protetto “Platanor”.
Ho comperato una casa che nel giardino aveva un platano dalle dimensioni importanti diametro 50-60 cm è stato tagliato fino a terra, secondo voi dai rami che a lato del tronco sono crescuiti possono ricrescere, oppure è meglio togliere tutto e ripiantarne un altro.
Mi è stato detto dai vecchi proprietari che l’albero in autunno non perdeva le foglie se pur secche, è una malattia?
Ringrazio anticipatamente per la risposta, Grazie ancora Saluti Gino