Rododendri

Cosa fare al mare i in montagna nei nostri giardini. La stagione sta cambiando e le temperature si abbassano di giorno in giorno. Ogni giardino avrà bisogno di attenzioni specifiche e differenti.

Giardino in montagna con il clima rigido

Se nel vostro giardino sono presenti piante delicate come palme, cactus e agrumi a breve andranno spostate all’interno di una serra. Già a

Giardino in montagna

Giardino in montagna, Rododendri

metà settembre le temperature iniziano a calare, in più aumenta notevolmente l’escursione termica tra giorno e notte.

Se avete iniziato dei lavori di manutenzione esterna, come muretti, verniciature di cancellate e rifunzionalizzazione di grondaie, è opportuno completarli il prima possibile. La brutta stagione può arrivare velocemente, è opportuno non lasciare i lavori a metà.

Rododendri e azalee iniziano ad aver bisogno di un apporto idrico minore: riducete le innaffiature, poiché un apporto idrico esagerato in questa stagione può ostacolare la formazione di nuovi boccioli.

Prima di mettere via tutti gli strumenti utilizzati per la manutenzione del giardino, come trattori, tosaerba e similari, assicuratevi che funzionino tutti alla perfezione: eviterete spiacevoli sorprese la prossima primavera.

Giardino al mare con il clima mite

Giardino al mare

Giardino al mare: Clorophytum

Il clima mite dei territori di mare è l’ideale per la semina di cavolfiori, broccoli e cavoletti di Bruxelles. Seminate anche le fave, scegliete un terreno ricco e compatto distanziando i semi di 15 centimetri, ogni fila dovrà essere distanziata di 35.

E’ il momento giusto per preparare al meglio il terreno per i rosai: iniziate dissodando bene il suolo, poi proseguite con abbondanti concimazioni.

Alcune perenni possono essere divise tramite cespo. Tra queste segnaliamo il Chlorophytum: una volta diviso dovrà essere ripiantato in una posizione in ombra.

Le annuali da fiore vanno seminate in questo periodo, in maniera tale da regalare una copiosa fioritura con l’arrivo della prossima primavera. Tra queste potrete iniziare a seminare Clarkia, bocche di leone e papaveri da giardino.

Quando il clima è mite si deve proseguire con le irrigazioni di prato e delle piante messe a dimora in primavera almeno fino all’arrivo delle piogge autunnali.

Sarò opportuno curare anche il prato. Questo sarà da tagliare solo se si nota la ripresa della crescita degli steli. Fino a inizio ottobre consigliamo inoltre di mantenere il taglio piuttosto alto per evitare una evaporazione dell’acqua troppo repentina.

La concimazione: come comportarsi al mare e in montagna

Quando il mese di settembre regala temperature piuttosto miti in montagna proseguiranno rigogliose tutte le fioriture: è quindi opportuno

Clarkia

Clarkia

proseguire con le concimazioni regolari almeno fino alla fine del mese.

Al mare invece diventa opportuno concimare le erbacee da fiore solo nel caso le temperature iniziassero ad abbassarsi velocemente, in questo modo sarà più facile consentire la ripresa della fioritura.

Il Callistemon continua a fiorire

Si tratta di un esemplare di arbusto sempreverde originario dei territori Australiani, altamente decorativo. Nel genere di appartenenza si contano circa 30 specie diverse. Si tratta di una pianta dalla crescita lenta, in grado di raggiungere modeste dimensioni, ha infatti un’altezza massima che si aggira sui due metri circa.

Questo arbusto è caratterizzato da fusti eretti, bruni e fortemente ramificati. Le foglie sono di tipo lanceolato, piuttosto resistenti. Il colore del fogliame inoltre varia a seconda dell’età dell’esemplare. Le piante giovani, solitamente nei mesi primaverili, assumono colori variabili dal bronzo al rosso. Esemplari adulti, ormai a maturazione inoltrata, raggiungono la colorazione tipica verde scuro.

Dall’inizio della primavera fino all’arrivo dei primi freddi i rami si colorano di rosso. Sulla loro sommità spuntano infatti particolari spighe dalla forma molto simile a quella di uno spolverino: si tratta di tanti fiorellini dagli stami colorati. Il colore rosso è il più tipico ma non l’ultimo: è possibile trovare anche fiori di colore bianco, verde, porpora e giallo.

L’esposizione ideale

Callistemon

Callistemon

Si tratta di un arbusto che ama il sole e le posizioni soleggiate, in ogni caso è in grado di crescere anche in posizioni con meno luce, regalando comunque una rigogliosa fioritura e un’ottima crescita.

Questa pianta sopporta bene le basse temperature, anche al di sotto dello zero per un periodo limitato di tempo; le gelate improvvise invece risultano purtroppo fatali e rischiano di compromettere per sempre la salute di quest’esemplare. Si consiglia, se le temperature sono piuttosto rigide, di assicurarsi di collocare la pianta in una zona riparata: solo in questo modo se ne potrà garantire la sopravvivenza.

Questo arbusto piuttosto robusto non necessita di una grande manutenzione, le innaffiature necessarie sono piuttosto scarse, per arrivare ad innaffiare circa ogni 15 – 20 giorni nei mesi più freddi.

Si tratta di una pianta in grado di crescere bene anche in vaso: basterà utilizzare un contenitore di poco più grande rispetto a quello dell’acquisto. Si consiglia di rinvasare a fine inverno, almeno ogni due anni, utilizzando un miscuglio ottenuto con parti uguali di terriccio universale e per piante acidofile.

Inoltre questa pianta subisce raramente attacchi patogeni. Si deve solo fare molta attenzione agli afidi, poiché sono soliti attaccare i particolarissimi fiori colorati. Nel caso di attacco si consiglia di utilizzare un normale antiparassitario ad ampio spettro, non sarà difficile risolvere il problema.

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