Margherita “del Capo”

Un’estate soleggiata e ventosa rischia di far diventare il nostro balcone un luogo spoglio e semi abbandonato.

Terrazzi in fiore

Portulaca “Duna” per meravigliosi terrazzi in fiore

Per evitare che si verifichi questo fenomeno si deve cercare di far diventare il terrazzo un luogo da vivere durante tutto l’anno.

E’ proprio il mese di Aprile il periodo giusto per organizzare gli spazi, scegliendo le specie più adatte, in grado di dare il loro meglio anche nei mesi più caldi, quando una decisione sbagliata può portare all’assenza totale di fioriture.

Terrazzi in fiore con poca acqua: un aiuto dalla ricerca

Tutti negli ultimi anni abbiamo assistito a dei cambiamenti climatici più o meno importanti, spesso caratterizzate da estati piuttosto calde, anche nei paesi nordici. Ibridatori e florovivaisti si sono appoggiati alla ricerca scientifica per cercare di trovare una soluzione che spingesse i consumatori ad acquistare, e coltivare, piante anche nei mesi sfavorevoli.

Si è rilevato infatti che il susseguirsi di estati piuttosto calde aveva portato ad una cospicua diminuzione nell’acquisto di specie “classiche”, come per esempio i gerani.

colori del Mediterraneo

Margherita “del Capo”, i colori del Mediterraneo sul balcone

Questi infatti soffrono particolarmente le alte temperature, rallentando parecchio la fioritura, deludendo chiaramente chi acquista le piante appunto per avere un balcone rigoglioso e fiorito.

I ricercatori hanno quindi studiato una soluzione per abbinare resistenza maggiore con una fioritura abbondante, anche nei mesi più caldi e asciutti. Va comunque considerato che nessuna pianta è in grado di resistere a lungo, nei mesi più caldi, senza una costante irrigazione.

Se le piante si trovano in piena terra la resistenza ad alte temperature è maggiore, ciò perché le radici sono in grado di raccogliere tutta l’umidità presente nel terreno, poiché si trovano ad una profondità decisamente maggiore rispetto a quanto capita per le piante coltivate in vaso.

Nell’anno 2011 le novità per i nostri terrazzi sono molte: segnaliamo in particolare le portulacche “Duna” e la margherita “del Capo”, questi esemplari sono particolarmente adatti per luoghi piuttosto soleggiati, ma necessitano di essere alloggiate in vasi di grandi dimensioni.

Cuphea Vienco Lavender

Cuphea Vienco Lavender

Le irrigazioni si limitano a quantità minime, giusto per non far seccare del tutto il substrato. Quando queste piante fioriscono, regalando una fioritura piuttosto rigogliosa, servirà un regolare apporto d’acqua e di nutrimento liquido, da ripetere circa ogni 10 – 12 giorni.

Anche la Cuphea è un esemplare molto interessante. Si tratta di una pianta originaria del centro e del sud America particolarmente cara agli ibridatori. Alle già famose Cuphea hyssopifolia e salvadoregnis ora si affianca anche la “Vienco Lavender”.

Questa pianta regala una fioritura prolungata e particolarmente abbondante caratterizzata da fiori bicolore.

E’ principalmente una pianta da balcone, che piacerà molto soprattutto a chi vorrà rinnovare i soliti gerani. Se si vuole raggiungere un effetto spettacolare, rendendo ancora più spettacolare, abbinatela con la Sutera cordata: questa regala numerosi e piccolissimi fiori con cinque petali dal colore bianco pastello; oppure scegliete la margherita Bidens ferulifolia “Solea Classic”;questa specie dal colore giallo ha corolle molto grandi che amano il sole, dal portamento ricadente. Saranno spettacolari sulle vostre ringhiere.

Anemone “White festival”

Anemone “White festival”

Fogliame in vaso

E’ molto più facile focalizzare l’interesse delle piante solamente sui fiori, senza rendersi conto della bellezza del fogliame. Se volete un balcone costantemente rigoglioso, dal notevole valore estetico, vi consigliamo di scegliere piante dove il motivo estetico è particolarmente concentrato nel colore e nella forma delle foglie: queste resisteranno molto di più di una fioritura.

Se volete un balcone dallo stile mediterraneo scegliete specie come il banano dalle foglie molto grandi, o il caladio caratterizzato dai colori molto vistosi. Il banano preferirà il sole, il caladio invece predilige l’ombra.

Ricordate di nebulizzare entrambe le piante quotidianamente se volete mantenerle rigogliose.

Per un meraviglioso balcone fiorito con i colori del Mediterraneo

balcone fiorito

Brachycome “Sundaisy Strawbwrry Pink” per un meraviglioso balcone fiorito

Una nuova varietà di Cuphea ilavea, come accennato in precedenza, è la “Vienco Lavander”.

Questa pianta risulta particolarmente adatta alla coltivazioni in vasi o ciotole collocati in ambienti caldi e soleggiati. In questo modo si garantirà una fioritura lunga di caratteristici fiori bicolore viola – lilla.

Questa pianta necessita di un vaso piuttosto profondo e di una concimazione ogni 10 giorni, in più se il terreno è ancora umido non va irrigata.

Nonostante si consideri l’anemone ottimo come fiore reciso, questo può essere coltivato con grandi risultati anche in giardino o in vasi.

Ci sono grandi novità per queste piante, messe appunto da una serie di ibridatori italiani.

Segnaliamo lo spettacolare “White festival”: uno splendido fiore bianco con centro verde. Questo sarà adatto prevalentemente ad un ambiente parzialmente ombreggiato; il substrato va mantenuto sempre umido, evitando comunque l’acqua stagnante.

Molto interessante è anche una particolare variante ibrida di Brachycome multifida, denominata “Sundaisy Strawberry Pink”. Questa varietà è dotata di fiori a margherita dai petali sottili dal colore lilla – rosa. E’ l’ideale per la coltivazione in balcone, collocata in vasi o cassette. Necessita di acqua ogni giorno e concime ogni 10 – 12 giorni durante tutto il periodo estivo.

Se invece siete interessati ad un effetto a cuscino ricadente vi consigliamo la nuova verbena “Benissima”: di vari colori e dall’effetto scenografico garantito.

Gran novità per i terrazzi è l’ortensia “Everbloom Blue Heaven”. Necessità di sole in primavera e mezz’ombra in estate. Il substrato deve essere mantenuto umido. Se mantenuta in condizioni ottimali fiorirà 2 o 3 volte nel corso di tutta l’estate.

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