Thunbergia Grandiflora

La Thunbergia Grandiflora è una pianta originaria del subcontinente indiano, attualmente è presente anche nel continente Australiano come pianta rinselvatichita. Assieme alla Thunbergia Laurifolia è in grado di creare barriere dense e soffocanti tanto da farla diventare un serio problema per la sopravvivenza sia di altri esemplari di piante che per la sopravvivenza di alcune specie animali che abitano i territori delle foreste pluviali.

Thunbergia Grandiflora - Infestante

Thunbergia Grandiflora - Infestante

La diffusione della Thunbergia avviene con estrema facilità, sono infatti in grado di sfuggire alle colture, diffondendosi tramite seme, in ogni luogo dove riescono a trovare le condizioni climatiche favorevoli per la loro crescita.

In Italia non esiste un effettivo rischio di diffusione perche le condizioni climatiche risultano sfavorevoli, si tratta semplicemente di un rischio potenziale per alcune regioni del Sud.

Questa pianta non è in grado di resistere alle basse temperature: il gelo la uccide. Per quanto riguarda invece le operazioni di manutenzione è solo necessario eliminare i fiori ormai appassiti, in modo tale da facilitare il prolungamento della fioritura, che spesso riesce a durare fino all’autunno inoltrato. In ogni caso eliminare i fiori appassiti comporterà la mancata fruttificazione, con un risparmio energetico enorme per la pianta: sarà quindi in grado di superare meglio l’arrivo del freddo.

Una pianta rampicante da guidare

Il comportamento tipico delle Thunbergia Grandiflora è quello della pianta rampicante: si sviluppa verso l’alto, crescendo lungo un supporto, e poi ricade. Anche in natura segue questo comportamento, ma al posto di arrampicarsi su un supporto specifico, si sviluppa in lunghezza su alberi e cespugli.

Thunbergia Laurifolia - Infestante

Thunbergia Laurifolia - Infestante

Se si decide di far crescere la pianta su una struttura di non grandi dimensioni si perde leggermente l’aspetto rampicante e allungato, la pianta crea un effetto di tipo cespuglioso.

Quando la pianta si trova in vaso la si può far crescere lungo un arco o un giro di canne esterne collegate da traversine: si otterrà una particolare struttura a cesto.  Inoltre i lunghi fusti di questa rampicante sono perfetti per ricoprire reti, staccionate e ogni tipo di cancello.

Data l’attitudine in parte ricadente di questo esemplare è possibile valorizzarla facendola crescere in vasi sospesi, oppure collocandola nei pressi di murature a sbalzo. Anche in questo caso si otterrà un bellissimo effetto decorativo.

Se lasciata crescere senza nessun tipo di supporto si sviluppa lungo il terreno assumendo un aspetto molto simile a quello della zucca, disegnando piacevoli linee fiorate lungo tutto il prato.

Vi suggeriamo di far crescere la Thunbergia su un roseto rampicante, oppure sui cespugli che durante il periodo estivo perdono i fiori: l’effetto scenografico sarà davvero gradevole.

Attenzione al freddo invernale

Se il clima invernale è particolarmente mite si può tentare di far svernare la Thunbergia all’aperto: per prima cosa si deve procedere accorciando i fusti a 30 centimetri di lunghezza, poi si dovrà proteggere il vaso coprendolo di letame maturo. Aggiungete poi anche uno strato di paglia: questo deve essere tenuto fermo da una rete.

Thunbergia Grandiflora

Thunbergia Grandiflora

Scegliete un luogo riparato dalla pioggia, preferibilmente addossato ad una parete e in posizione soleggiata.

Quando le piante vengono ricoverate in un luogo protetto possono essere accorciate o mantenute della lunghezza originaria. E’ importante conservarle in luoghi luminosi con temperature non inferiori a 16°C, inoltre si deve interrompere quasi completamente l’irrigazione.

Anche utilizzandole cure più attente si può assistere ad una perdita del fogliame non appassito: è colpa del freddo. Si deve procedere accorciando i fusti prima di spostarli nuovamente all’esterno con l’arrivo della primavera.

La propagazione tramite seme e talea

Il modo più semplice per moltiplicare questa pianta è tramite la divisione dei cespi, ma è possibile propagarla anche tramite semi. La semina deve svolgersi in primavera: aggiungete i semi ad un miscuglio di sabbia, terra di foglie e torba. La germinazione ottimale si ottiene ad una temperatura di 18°C circa.

Thunbergia Grandiflora - Ricadente

Thunbergia Grandiflora - Ricadente

Appena le piantine raggiungono un certo grado di resistenza si consiglia di spostarle in vasi singoli. I fiori, se le condizioni di crescita sono ottimali, compariranno circa dopo tre mesi dalla semina.

Anche la talea è un metodo per moltiplicare la Thunberga, sono però necessarie condizioni climatiche particolari: caldo e umido costante. Inoltre la radicazione va aiutata somministrando ormoni rizogeni.

La talea apicale deve essere di 10 centimetri, deve essere ottenuta tagliando al di sotto di un nodo ed eliminando tutte le foglie presenti nella parte più bassa. Collocate la talea in un mix di sabbia e terriccio, bagnate abbondantemente e conservate il vaso a 25°C. Come abbiamo accennato in precedenza per la radicazione è importante mantenere un clima umido: collocate il vaso all’interno di un sacchetto di plastica e chiudete, l’umidità rimarrà elevata al suo interno. E’ importante evitare che si formino fenomeni di condensa all’interno del sacchetto, ricordatevi quindi di arieggiare ogni giorno.

La potatura della Thunbergia Grandiflora

Eseguire una potatura su questa pianta serve per eliminare la crescita eccessiva, ridarle una forma armoniosa e ringiovanirla.

E’ importante procedere con due differenti potature durante l’anno: la prima si deve eseguire in primavera e servirà per eliminare tutti i danni causati dal freddo invernale e diradare dopo la crescita dell’anno passato, la seconda potatura deve essere effettuata prima del ricovero invernale per regolarne lo sviluppo, quasi sempre eccessivo.

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