Pacciamare per proteggere

Solitamente si intende la pacciamatura come un mezzo per proteggere apparato radicale, colletto, tronchi, bulbi e rizomi solamente dalle basse temperature invernali.

Ma questo non è il suo unico utilizzo, infatti è possibile realizzare anche un tipo di pacciamatura estiva, questa avrà tre funzioni principali: per prima cosa si tratta di un utile aiuto contro le malerbe, in più protegge il suolo sia dalle forti radiazioni solari – tipiche della stagione estiva- e dal vento, in ultimo serve per garantire un buon grado di umidità del terreno.

Il problema delle malerbe

Lapillo vulcanico

Lapillo vulcanico

Se si vuole risolvere in maniera definitiva il problema delle malerbe bisogna per prima cosa eliminare la possibilità che prolifichino. Si consiglia di realizzare uno strato paccimante sul terreno continuo e piuttosto profondo. In questa maniera difficilmente i semi delle infestanti riusciranno a raggiungere gli strati più profondi del substrato, e quindi a radicare con successo.

Può capitare che qualche esemplare isolato riesca comunque a svilupparsi. In questo caso sarà molto semplice estirparli direttamente, senza comunque creare danni al cotico erboso.

Realizzando una pacciamatura di corteccia o lapillo può capitare che, con il passare del tempo, questi elementi si disgreghino, dando quindi origine ad un substrato di fondo nel quale risulta più agevole la germinazione.

Non sarà necessario correre ai ripari. Gli elementi in grado di crescere in questa situazione sono comunque indeboliti, poiché crescono in uno strato differente dal terreno vero e proprio. Estirparli, anche in questo caso, sarà piuttosto agevole e basterà farlo a mano.

La pacciamatura protegge dai raggi solari

Un altro pregio della pacciamatura estiva è quello di evitare che il vento possa asciugare completamente gli strati più superficiali del terreno.

Pacciamatura con corteccia

Pacciamatura con corteccia

Inoltre offre anche protezione dai raggi solari. Un’eccessiva quantità di raggi solari provoca le classiche spaccature sul terreno, che sono causa della perdita di acqua anche negli strati più profondi di questo.

Pacciamare: una soluzione per mantenere il terreno sempre umido

Se si realizza uno strato di pacciamatura di almeno cinque centimetri di spessore si potranno ridurre notevolmente le perdite di acqua per risalita capillare. Questo è infatti l’elemento di maggior importanza nella realizzazione di uno strato pacciamante. Oltre a mantenere più alto il grado di umidità del terreno si eviteranno anche costosi e inutili sprechi di acqua durante le innaffiature.

Rinvigorire le Peonie

Gli esemplari di peonie soffrono molto le temperature estive. La realizzazione di uno strato spesso di pacciamatura al piede può essere di assoluto beneficio. Ma non basta, nella stagione calda hanno bisogno di alcune altre cure aggiuntive per riuscire a crescere in salute.

Cosa fare quando i capolini sfioriscono

Pacciamare per proteggere

Pacciamare per proteggere

E’ molto importante eliminare dalle piante tutti i fiori ormai appassiti prima che questi generino semi. Si eviterà quindi di far sprecare energie inutili alla pianta. Si tratta di un dispendio di energie ingiustificato perché riprodurre le peonie tramite seme è un processo lungo e piuttosto difficile.

L’importanza dell’annaffiatura nei mesi caldi

Come per la maggior parte delle piante, anche per le peonie è importante fornire costanti e abbondanti innaffiature, soprattutto se l’esemplare si presenta ricco e vigoroso.

Le carenze di acqua ripetute vanno assolutamente evitate, queste infatti causano sia la senescenza che il ristagno idrico. Quest’ultimo in particolare deve essere scongiurato, poiché si tratta della causa maggiore del propagarsi delle malattie fungine.

Ricordarsi di rincalzare il colletto

Pacciamare le peonie

Pacciamare le peonie

E’ molto importante garantire sempre la stabilità della pianta. Per questo motivo si devono rincalzare sia colletto che punti d’innesto scoperti

Ciò inoltre consentirà la formazione di nuovi rami direttamente dalla base, garantendo anche uno sviluppo armonico della pianta.

In questa stagione si consiglia di eliminare solamente i rami rotti, se inoltre esistono tagli slabbrati o sfilacciati è necessario ridefinirli. Tutte le altre operazioni di potatura, compreso un generale sfoltimento, vanno rinviati alla stagione autunnale.

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