Clivia: pianta ornamentale perfetta in casa
Se volete abbellire la vostra casa con una bella pianta ornamentale dalla fioritura colorata, ma purtroppo sapete di non essere dotati di pollice verde, vi consigliamo di scegliere la Clivia. Si tratta infatti di una pianta piuttosto semplice da coltivare: poche esigenze e la giusta innaffiatura regaleranno rigogliose fioriture dai colori appariscenti.
Caratteristiche generali della Clivia
La Clivia appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae ed è originaria dei territori del Sud Africa. Nel settembre1815 si data la scoperta del primo esemplare di Clivia presso le rive del Great Fish River in Sud Africa, per mano di William J. Burchell.
Il botanico inglese James Bowie, nel 1820, raccolse ed invio in Inghilterra diversi esemplari di questa pianta. Bisogna aspettare fino al 1828 per ottenere la prima classificazione ufficiale. John Lindley classificò la prima Clivia come Clivia nobilis, in onore della duchessa di Northumberland Charlotte Florentine Clive, fu infatti lei la prima ad allevare questi esemplari nel suo giardino.
Si tratta di piante sempreverdi particolarmente apprezzate per la loro rigogliosa fioritura. Non tutti sanno però che tutte le parti di questa pianta risultano tossiche se ingerite in grande quantità.
Tra le caratteristiche principali di questa pianta troviamo l’apparato radicale particolarmente sviluppato; normalmente questo occupa tutto lo spazio disponibile, ma ciò non crea problemi alla fioritura (come normalmente accade), anzi la rende più rigogliosa. Le foglie della Clivia sono nastriformi, di colore intenso e si formano a partire dall’apparato radicale; negli esemplari più grandi il fogliame raggiunge anche la lunghezza di un metro ed una larghezza di circa 5 – 7 centimetri.
I fiori sono la parte più apprezzata di questa pianta, non sono di grandi dimensioni ma sono raccolti in infiorescenze. Si tratta di fiori imbutiformi sia di tipo ricadente che dritto.
La colorazione è piuttosto intensa, per la maggior parte rosso aranciata, solo raramente assume i colori più tenui del giallo. I singoli fiori durano solo pochi giorni, ma normalmente si può contare su una fioritura continua variabile dai 20 ai 60 fiori per pianta.
A fine fioritura i frutti impiegano un tempo piuttosto lungo per arrivare a maturazione. Si tratta di bacche carnose con al loro interno dai 2 ai 4 semi.
Coltivare la Clivia con semplicità
Le Clivie nei nostri territori non possono essere coltivate in piena terra; necessitano infatti di climi caldi e umidi che difficilmente si possono trovare nella nostra penisola. Ed è per questa ragione che le Clivie risultano essere degli esemplari perfetti per la coltivazione in appartamento.
La temperatura ottimale per coltivare la Clivia sono circa 21°C, ma può arrivare fino ai 28° C con facilità se si riesce a mantenere un costante grado di umidità. Il freddo può invece diventare un problema per questo esemplare abituato ai climi caldi, evitate quindi di collocare la Clivia in luoghi con temperature al di sotto dei 13°C. Di base si tratta però di esemplari che amano l’aria; se ne avete la possibilità, quando le temperature diventano più miti, spostate la pianta all’aperto.
Un unico avvertimento: state attenti alle correnti d’aria fredda, potrebbero rischiare di danneggiare la pianta.
Per quanto riguarda la luce solare evitate quella diretta (potrebbe causare ustioni al fogliame) ma scegliete un luogo ben illuminato. Se volete garantire alla vostra pianta perfette condizioni di salute controllate sempre il terreno, questo deve essere costantemente umido, ma evitate i ristagno. Per far ciò si consigliano abbondanti innaffiature nei mesi più caldi e una moderata quantità di acqua nei mesi invernali.
Ricordatevi inoltre di nebulizzare con regolarità il fogliame.
Quando le temperature si alzano è consigliabile disporre la pianta su un sottovaso pieno di ciottoli, in questo modo il vaso non sarà completamente immerso nell’acqua e questa avrà la possibilità di evaporare mantenendo il giusto grado di umidità nell’ambiente circostante.
Terreno e fioritura
Come abbiamo già accennato la Clivia sviluppa un grande apparato radicale, occupando in tempi molto brevi lo spazio a disposizione nel vaso. Si consiglia comunque di praticare un rinvaso ogni due anni, in questo modo non si rischia di compromettere la fioritura. Usate sempre vasi di terracotta, saranno infatti in grado di mantenere il giusto grado di umidità, permettendo inoltre l’evaporazione di parte di acqua in eccesso.
Non scegliete vasi troppo grandi e optate per terriccio di bosco, mischiato con corteccia di pino e sabbia grossolana. Nel periodo più caldo è consigliabile somministrare alla pianta ogni due settimane del concime liquido, da diluire nell’acqua delle innaffiature. La fioritura di questa pianta è piuttosto appariscente, avviene in primavera e si tratta di una colorata infiorescenza portata da uno stelo che cresce dal centro delle foglie. I fiori durano poco, una volta appassiti è importante eliminarli subito per garantire un ricambio continuo. Utilizzate un paio di forbici ben sterilizzate e procedete eliminando il fiore dalla base.
Attenzione ai parassiti e alle malattie
La Clivia è una pianta piuttosto resistente ma naturalmente può essere soggetta a malattie e ad attacchi parassitari. Di seguito vi elenchiamo i più frequenti e i modi più rapidi per risolvere il problema il prima possibile.
- Foglie ingiallite e accartocciate: di sicuro la pianta ha ricevuto o troppa acqua o troppo poca. Per ovviare a questo problema è necessario regolare le innaffiature tenendo conto dei bisogni della pianta.
- La foglia si inspessisce e diventa di colore scuro: la pianta ha ricevuto troppa luce, è necessario spostarla lontano dai raggi diretti del sole.
- Sono presenti macchie scure sulla parte inferiore della foglia: si tratta di cocciniglia. Potete usare prodotti antiparassitari specifici, in alternativa basterà un batuffolo di cotone imbevuto di alcool per rimuovere completamente i parassiti.