Curare le rose dopo la fioritura
Le rose si devono curare anche dopo la fioritura, in particolare le specie rifiorenti. Se si presta loro le cure adeguate e si forniscono le energie necessarie saranno in grado di superare l’inverno e sbocciare nuovamente la primavera successiva.
Durante il mese di giugno le rose utilizzano tutte le energie delle quali dispongono per regalare una splendida fioritura. Dopo questo sforzo, con la fine del mese, inizieranno inevitabilmente a sfiorire; è proprio in questo momento che si devono fornire loro cure e un nutrimento sostanzioso, in maniera tale da accompagnarle verso l’inverno e la stagione vegetativa senza sprechi eccessivi di forze.
Potatura delle rose, la prima operazione
Le rose cespugliose, ma anche quelle rampicanti, rifioriscono sugli stessi rami dell’anno precedente. Se si tratta di esemplari rifiorenti è quindi necessario effettuare tempestivamente la potatura tra fine giugno e inizio agosto.
Se tra i nostri esemplari ci sono anche rose innestate ci si deve ricordare di potare i polloni basali che crescono alla base delle radici, questi sono caratterizzati da un fogliame con forma differente.
Le operazioni di potatura sono molto importanti, poiché aiutano la pianta a non disperdere quantità di energie non necessarie, in maniera tale da conservarle per le successive fioriture.
Anche i fiori vanno eliminati. Alla sfioritura, se gli esemplari non sono fiori da bacche, si devono eliminare i fiori appassiti potandoli proprio in corrispondenza delle nuove gemme e dei germogli, questi si trovano proprio sotto l’apice del fiore e si rivolgono verso l’esterno.
Le operazioni successive per curare le rose: acqua e concime
La fase di riposo vegetativo delle rose, successiva alla fioritura, dura tutta l’estate. Durante questo periodo è importante aiutare le rose e prepararle al superamento della stagione invernale imminente.
Per preparare al meglio le piante di rose è molto utile spargere del fertilizzante in microgranuli; scegliete quello specifico per piante da fiori, arricchito di potassio e fosforo ma con una quantità minore di azoto. Per facilitare l’operazione è necessario svolgere una sarchiatura leggera e superficiale del terreno. E’ importante che la sarchiatura, utile ad interrare il fertilizzante in granuli, non intacchi la pacciamatura presente al piede della pianta di rose.
Il substrato deve essere mantenuto costantemente fresco, ma si devono evitare i ristagni d’acqua: questi rischiano infatti di soffocare le radici, causando fenomeni di marcescenza che potrebbero portare al deperimento totale della pianta.
Attenti alle malattie delle rose ed ai parassiti
Le rose sono piante molto sensibili, sono spesso colpite da parassiti o da malattie fungine. E’ importante, anche dopo la fioritura, tenere sotto stretto controllo il fogliame, in maniera tale da riuscire a notare il più velocemente possibile la comparsa di eventuali macchie di ruggine o di oidio.
Le macchie di ruggine si presentano come delle vere e proprie puntinature con la colorazione tipica della ruggine del ferro. Si sviluppano sia sulla parte inferiore che su quella superiore della foglia.
L’oidio si riconosce grazie alla presenza di una sostanza molto polverosa, simile alla farina, che ricopre interamente la foglia.
Per tutelare ancora di più la pianta si deve evitare di innaffiarla bagnando il fogliame, in particolare in presenza di climi secchi: una situazione del genere provocherebbe il rapido dilagare di malattie fungine.
Come accennato in precedenza le rose sono soggette ad attacchi di parassiti. Alla comparsa di eventuali parassiti, di qualsiasi genere, si deve eseguire subito un trattamento ad ampio spettro, in maniera tale da bloccare e impedire la diffusione dell’infezione a tutta la pianta, e in alcuni casi anche alle piante vicine.
Rosa Chinensisis “Minima”: una rosa da appartamento
Quando si pensa alle rose è immediato immaginarsi roseti e piante arbustive da giardino.
Le rose da appartamento sono piuttosto insolite, anche se ultimamente diventa sempre più facile e diffuso ospitarle anche nei nostri appartamenti.
Le varietà di Rosa chinensis “Minima” sono le più semplici da tenere in casa. Ne esistono colture differenti, se ne trovano in varietà doppie o semplici e raggiungono altezze di circa 25 – 40 centimetri. Le fioriture sono di colori differenti.
Anche le rose da vaso devono avere le stesse cure e attenzioni che si riservano alle rose coltivate in piena terra.
E’ importante collocarle in un luogo arieggiato, luminoso e soleggiato. Durante i mesi estivi si consiglia di metterle all’aperto, potando foglie e fiori che col tempo appassiranno. Durante l’inverno le rose devono essere riparate dal freddo, soprattutto quello più intenso: non sopportano temperature inferiori ai 5°C.
Nel periodo tra primavera e autunno il terreno deve essere mantenuto costantemente umido, durante l’inverno è importante evitare che questo non si asciughi del tutto. Da marzo ad agosto si consigliano delle concimazioni costanti, sia per garantire fioriture rigogliose che per preparare la pianta alla stagione invernale. In primavera si consiglia una potatura e successivo rinvaso. Le rose coltivate in vaso si moltiplicano per talea o per semina.