La Passiflora: molte varietà, alcune curiosità e qualche consiglio per la coltivazione

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Passiflora X Violacea
Passiflora Cerulea

Passiflora Cerulea Constance Elliott

La passiflora è originaria degli Stati Uniti meridionali e dell’America centrale; è normalmente coltivata anche in tutti i territori dell’Europa temperata, in particolare in Italia.

Oltre all’aspetto decorativo questa pianta possiede un’azione sedativa che coinvolge il sistema nervoso centrale, agendo in particolare sui centri del sonno. E’ infatti utile per curare disturbi del sonno ed è in grado di stimolare uno stato di sonno molto simile a quello fisiologico, senza dare l’effetto di stordimento al risveglio tipico dei farmaci. Inoltre viene utilizzata anche per alleviare gli stati d’ansia.

In Europa fu portata dai missionari spagnoli di ritorno dall’evangelizzazione dei territori del Sudamerica. Si racconta che questi missionari videro nel fiore i segni della passione di Cristo: le tre stigme centrali indicano i chiodi, le cinque antere sono le ferite inflitte, la corolla indica la corona di spine, i dieci petali che la compongono sono la rappresentazione dei dieci apostoli, escludendo Giuda e Pietro.

Da qui ne deriva il nome di Fiore della Passione o Passiflora.

Le più belle varietà di Passiflora

Passiflora Caerulea Constance Elliott

E’ forse la più bella varietà della specie. E’ in grado di resistere al freddo, fino a – 10°C e produce grandi fiori dal colore bianco brillante, in totale contrasto con il verde acceso del fogliame.

Passiflora Amethyst

Passiflora Amethyst

Si tratta di un esemplare vigoroso ma non troppo invasivo; raggiunge il massimo della fioritura durante l’estate, ma è in grado di regalare fiori fino ai primi freddi. Se si coltiva in territori dagli inverni miti è in grado di conservare il fogliame. In luoghi dalle temperature più basse, e dalle gelate frequenti, si spoglia del tutto. Ha foglie polimorfe in numero variabile, sempre compreso tra tre e sette. I frutti hanno la dimensione di un uovo d’anatra, sono poco colorati, commestibili ma non di grande qualità e gusto.

Passiflora Amethyst

Si tratta di un ibrido antico e dall’origine piuttosto incerta e difficile da ritrovare. E’ stato registrato solamente nel 1991. E’ caratterizzato da fiori di grande dimensione di colore ametista, le foglie invece sono a tre lobi dal colore verde intenso. La fioritura inizia a marzo e si conclude nel mese di ottobre. Si tratta di una pianta vigorosa in grado di produrre una quantità limitata di frutti molto ricchi di semi fertili, quindi ideali per la semina.

Passiflora Vitifolia

Passiflora Vitifolia

Passiflora Vitifolia

Questo esemplare è originario dei territori del Sud America. Si tratta di una specie esotica in grado di crescere solamente in serra calda, oppure in vaso da ritirare ai primi freddi in luoghi caldi, luminosi e umidi.

La pianta è in grado di sopravvivere fino alla temperatura di 0°C, ma già sotto gli 8°C inizia a perdere completamente la parte aerea. Il fiore è di colore rosso corallo, raggiunge i 14 centimetri di diametro ed è in grado di attirare le farfalle. I fiori ricoprono tutta la pianta e si aprono dalla base fino alla parte più alta. Anche questo esemplare ha foglie trilobate di color verde intenso, che raggiungono i 20 centimetri; sono molto simili alle foglie della vite, ed è proprio da questa somiglianza che ne deriva il nome. Questo esemplare cresce molto velocemente e produce frutti commestibili.

Passiflora Incense

Questo esemplare è frutto di un’ibridazione tra Passiflora incarnata e Passiflora cicinnata. E’ stato creato nel 1973, diventando subito di gran successo grazie alla bellezza del suo fiore e all’elevata resistenza al gelo, fino circa – 8°C.

I fiori hanno un diametro di 12 centimetri, dal colore viola intenso, alternato in fasce più chiare, con filamenti arricciati; inoltre i fiori liberano un profumo decisamente intenso. Le foglie sono molto grandi, con cinque lobi. Con l’arrivo dell’inverno la parte aerea di questa pianta si dissecca. Ha un apparato radicale che si estende rapidamente, in grado di emettere polloni anche a grande distanza. La fioritura inizia con l’inizio della stagione estiva.

Passiflora Incense

Passiflora Incense

Passiflora Racemosa

I fiori di questo esemplare sono riuniti in racemi, dalla colorazione rossa. E’ originaria del Brasile e fiorisce da primavera fino all’inizio dell’autunno. Questa pianta non sopporta le basse temperature e le gelate. E’ una pianta decisamente vigorosa, in grado di raggiungere lunghezze considerevoli: fino ai sette metri. Le foglie di questo esemplare sono trilobate.

Passiflora X Violacea

Passiflora Racemosa

Passiflora Racemosa

E’ una pianta vigorosa che raggiunge i quattro metri di lunghezza. Si tratta di un ibrido creato nel 1824 dall’incrocio di Passiflora caerulea con Passiflora racemosa. Resiste bene al freddo, manifestando i primi segni di sofferenza con temperature sotto i -5°C.

Il fogliame è verde scuro con alcuni riflessi rossi, con un numero variabile di lobi tra tre e cinque. La colorazione del fiore è porpora, con alcuni dettagli bianchi e neri. I frutti sono rari e vuoti all’interno.

Potatura della passiflora: una necessità

Potare una pianta così bella e dall’aspetto così delicato può porre di fronte a qualche difficoltà, ma questa operazione è necessaria per coltivare al meglio la passiflora.

Prima di tutto perché in questo modo si otterrà una fioritura abbondante e regolare gli anni successivi, poi è comunque importante contenere lo sviluppo di questa pianta, in ultimo è indispensabile eliminare i danni causati dal gelo della stagione invernale. Per ognuna di queste tre finalità si

Passiflora X Violacea

Passiflora X Violacea

devono apportare potature differenti, da svolgersi in periodi differenti dell’anno.

  • Con la fine della stagione invernale, quando non esiste più il pericolo di gelate successive, vanno eliminati i tralci danneggiati dal freddo e ormai secchi.
  • Prima che avvenga la ripresa vegetativa si deve stimolare la nuova vegetazione accorciando tutti i tralci, portandoli ad una lunghezza pari a sei nodi, oppure in alternativa si può tagliare sempre sopra una foglia.
  • Con il finire della stagione, per contenere le dimensioni della pianta e ringiovanirla, si devono eliminare i tralci più vecchi posti alla base. Vanno eliminati anche quelli danneggiati o in sofferenza. Si consiglia di utilizzare cesoie affilate in maniera da eseguire tagli netti, senza strappare i tralci e provocare eventuali infezioni.

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