Il vanto dell’orticoltura italiana: la Cipolla

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Pianta di cipolla

La cipolla è un ingrediente fondamentale nella nostra cucina, in più per molto tempo si è creduto che questa avesse anche particolari poteri afrodisiaci. E’ impossibile stabilire con sicurezza la veridicità di quest’ultima affermazione, anche perché si tratta più che altro di un elemento strettamente legato alle credenze comuni più che all’effettiva realtà scientifica.

E’ invece reale la sensazione di benessere e buon umore che ci regala l’aroma della cipolla, in grado inoltre di sviluppare l’appetito.

Già greci e romani erano soliti utilizzare cipolle all’interno dei loro piatti; nel periodo Medievale se ne apprezzavano molto anche le virtù terapeutiche, anche se spesso smentite da medici e scienziati.

Si potrebbe pensare che l’origine della cipolle sia in Europa, in realtà la si deve ricercare addirittura in Asia, anche se ormai da tempo immemore viene coltivata con facilità lungo tutto il bacino del Mediterraneo. Per quanto riguarda il suo utilizzo in cucina è ormai un ingrediente indispensabile in mezzo mondo: chi non conosce la tradizionale zuppa di cipolle parigina o bretone?

In Italia inoltre esiste una vastissima gamma di differenti tipologie di cipolle in grado di fare la felicità di qualsiasi chef.

Un sapore legato al terreno di coltivazione

Cipolla rossa

Cipolla rossa

L’elemento che più influisce sulla crescita, e soprattutto sul gusto, della cipolla è senza dubbio la qualità del substrato. Ed è proprio per questo motivo che ci sono molti esemplari differenti spesso strettamente legati al luogo di coltivazione particolare.

Tra queste per esempio vi segnaliamo la cipolla di Banari, un esemplare tipico della Sardegna che riesce a pesare addirittura un kg; oppure le tipiche cipolle rosee di Acquaviva, in Puglia, in questo caso l’aroma particolare è dato dai terreni decisamente ricchi di potassio. Esempi come questi se ne trovano un po’ ovunque in Italia: dall’Emilia Romagna, per poi passare alla Calabria con la famosissima cipolla rossa di Tropea (già nota ai Fenici che la importarono sul territorio). Il gusto particolare della famosa cipolla di Tropea è da attribuirsi alla presenza di glucosio, saccarosio e fruttosio, è molto facile da digerire ed adatta per una dieta ipocalorica (100 grammi di prodotto fresco hanno circa 20 calorie).

Attualmente esiste una vasta gamma di prodotti ibridati con provenienza estera: si tratta di esemplari nei quali sono state migliorate in particolare le caratteristiche di conservazione. Il problema maggiore per le cipolle è infatti il fatto che germogliano con facilità, favorite soprattutto dalle temperature tiepide: la crescita del germoglio va a discapito del bulbo, ciò rende gli ortaggi difficilmente commerciabili.

Coltivare le cipolle con semplicità

Se volete realizzare un piccolo orto casalingo vi consigliamo di scegliere la semina piuttosto che piantare i bulbi: otterrete cipolle di dimensioni minori ma in grado di conservarsi più a lungo e in migliori condizioni.

Se invece preferite piantare i bulbi orientatevi verso quelli di piccole dimensioni, capita con facilità che quelli più grandi di 1,5 centimetri sfioriscano con rapidità.

Pianta di cipolla

Pianta di cipolla

Prima di procedere con la messa a dimora delle piantine è necessario vangare bene il terreno fino ad una profondità di 25 centimetri. In seguito al trapianto fate particolare attenzione alla presenza di fastidiose erbacce. Per quanto riguarda l’irrigazione bagnate solo nei periodi più caldi e se il terreno si presenta decisamente arido, in ogni caso sospendete ogni tipo di innaffiatura almeno 20 giorni prima della raccolta (che si effettua di norma tra maggio e agosto a seconda della tipologia). Esistono alcune varietà di cipolle che possono essere raccolte ad inizio autunno: queste prediligono i terreni ricchi di torba e ben soleggiati, con l’abbassarsi delle temperature è importante stare molto attenti al ristagno dell’umidità.

Forse in pochi hanno potuto osservare la fioritura delle cipolle: l’infiorescenza è piuttosto vistosa, dai toni rosa e bianchi. I semi possono essere raccolti a maturazione completata, le capsule che li contengono si seccano completamente e disperdono i semi. Per la raccolta si consiglia di tagliare il fiore con circa 20 centimetri di gambo, poi basterà farlo essiccare al sole in un luogo protetto.

Per ottenere un buon prodotto

Come abbiamo appena visto la coltivazione delle cipolle non presenta particolari problemi. Ora vi suggeriamo alcuni accorgimenti utili per proteggere il raccolto. La cipolla è un ortaggio molto sensibile ai ristagni d’acqua, quindi vanno evitati tutti i terreni in zone particolarmente piovose. Per quanto riguarda la situazione climatica non ci sono invece problemi per le basse temperature. Anche la luce riveste un’enorme importanza sulla crescita dell’ortaggio: il consiglio è di riuscire ad anticipare la semina, in maniera che gli esemplari riescano a fruire del maggior numero possibile di luce solare, ciò accrescerà il numero di foglie prodotte, e quindi la dimensione del bulbo.

Consigliamo anche di raccogliere le cipolle quando le giornate sono asciutte, in maniera tale da evitare qualsiasi tipo di marciume, inoltre le foglie devono essere leggermente ingiallite ma non ancora secche.

Dopo l’estrazione delle cipolle è meglio lasciarle al sole per un breve periodo, in seguito vanno sistemate in un luogo fresco e asciutto. Esemplari come la cipolla di Tropea hanno bisogno di un luogo ventilato: gli strati superficiali devono disidratarsi, questi serviranno per proteggere la polpa delle cipolle più a lungo.

Proprietà della cipolla

Le virtù, vere o presunte, della cipolla sono molte, tanto da renderla un ortaggio “medicinale” ormai da tempi immemori.

  • La cipolla ha effetti benefici sull’apparato digerente, in più è in grado di attenuare problemi legati alla ritenzione idrica e alla circolazione sanguigna.
    Fiori di cipolla

    Fiori di cipolla


  • Si rileva un effetto diuretico in grado di avere effetti depurativi anche sul sangue. Spesso si consiglia di utilizzare la cipolla per curare infiammazioni alla prostata.
  • Alcune fette di cipolla cruda sono in grado di lenire il prurito dovuto a punture di insetti, verruche, foruncoli o ustioni. Evitate di utilizzarla su qualsiasi tipo di ferita aperta.
  • Un impacco realizzato con cipolla tritata, acqua e sale è perfetto per alleviare il dolore dovuto a stiramenti muscolari e contusioni.
  • Stimolando la circolazione sanguigna la cipolla è in grado di proteggere le coronarie.
  • Le cipolle di Tropea, sia fritte che lessate, sono in grado di aiutare in caso di eccessiva assimilazione di grassi: le sostanze che le compongono neutralizzano l’azione coagulante, evitando quindi che i grassi si trasformino in colesterolo.
  • Se volete eliminare il sapore di cipolle e cipollotti crudi vi consigliamo di contrastarlo mangiando dei pezzi di mela. Anche il consumo di mollica di pane con latte produce lo stesso effetto, così come le foglie di salvia o di menta.

Coltivare le cipolle in vaso

Cipolle ad essiccare

Cipolle ad essiccare

Il limite più grande di una coltivazione in vaso della cipolla è l’assoluta necessità di un terreno ben drenato. Se si vuole accedere alla coltivazione in vaso, o meglio in cassetta, è indispensabile procedere realizzando uno strato di almeno tre dita di palline di argilla con funzione drenante, su queste andrà poi steso un ulteriore strato di tessuto non tessuto. Si può quindi procedere con l’aggiunta di terriccio che dovrà contenere il 25% di sabbia di fiume, anch’essa con effetto drenante.

Naturalmente anche per la coltivazione in cassetta si può procedere con la semina, è però più conveniente utilizzare vasetti con piantine già germogliate: se l’impianto avviene in primavera si avrà il raccolto in estate, se invece avviene in estate si procederà con il raccolto autunnale.

Per la coltivazione in vaso vi consigliamo di scegliere varietà di cipolla di piccola taglia, come per esempio la “Barletta” bianca.

Le norme di coltivazione da seguire sono esattamente le stesse da applicare per la coltivazione in piena terra, si deve solo fare maggiore attenzione alle irrigazioni, per evitare eventuali situazioni di ristagno.

Lo scalogno

Si tratta di un particolare ortaggio di dimensioni più piccole rispetto alla cipolla e più grandi rispetto all’aglio, inoltre anche per quanto riguarda gusto e profumazione si trova a metà fra i due bulbi. Per quanto riguarda il sapore forse assomiglia di più alla cipolla, nonostante abbia un gusto più dolce e delicato. Si tratta comunque di una cipolla: Allium cepa var. ascalonicum.

E’ un’erbacea di tipo annuale, caratterizzata da fogliame allungato e liscio. Si tratta di un esemplare sterile e privo di fiori, la riproduzione quindi avviene solo tramite bulbo: i singoli spicchi vengono interrati durante i mesi estivi o ad inizio primavera. Scegliete terreno argilloso e moderatamente concimato per l’impianto, in seguito innaffiate a scadenze regolari.

I cipollotti

Non tutti sapranno che il cipollotto è semplicemente la cipolla che viene raccolta quando non è ancora matura, nel momento in cui il bulbo ha iniziato a crescere.

E’ proprio per questo motivo che il gusto di questo ortaggio risulta ancora delicato. La Evergreen è una delle tipologie più apprezzate per questo utilizzo: si tratta di un esemplare di origine americana dal tipico fusto cilindrico.

La varietà di cipollotto bianco presenta un sapore decisamente intenso, se amate un gusto più delicato vi consigliamo di scegliere le varietà di cipollotto rosso: entrambe sono ottime per essere consumate anche dopo la cottura.

Il problema del cipollotto è che si rovina con estrema facilità, se conservato in un luogo areato, buio e asciutto riesce a resistere più a lungo. Anche in frigorifero non dura più di tre o quattro giorni.

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