Elleboro: la rosa che ama il freddo
Gli Ellebori sono piante di facile coltivazione in grado di regalare profumate fioriture invernali. Non è necessario un terreno particolare per coltivare questi esemplari, basta solamente mantenerlo sempre umido e con un ottimo drenaggio. Come per la maggior parte degli esemplari di rose anche in questo caso è importante fare molta attenzione al ristagno radicale, potrebbe infatti compromettere del tutto la pianta fino a causarne il repentino deperimento e la successiva morte; si tratta di un aspetto da tenere strettamente sotto controllo in particolare quando si coltiva la pianta in vaso e non in piena terra.
Per quanto riguarda la posizione ideale l’elleboro non teme né il sole né l’ombra, sarà comunque opportuno collocarlo in un luogo di mezz’ombra, soprattutto per proteggere il fogliame dal sole nelle ore più calde.
La coltivazione dell’elleboro necessita di spazio, si tratta di un elemento da tener presente se se ne decide l’acquisto: la pianta presenta infatti radici rizomatose in grado di espandersi in profondità.
La rosa di Natale
La varietà che vi presentiamo è l’hellaborus niger, normalmente noto come rosa di Natale poiché presenta un fioritura rigogliosa proprio in questo periodo. Questo esemplare prolunga la fioritura fino ai primi caldi primaverili, si tratta di una piccola pianta con grandi foglie palmate, dalla colorazione verde scuro, molto dure.
Durante l’inverno si consiglia di eliminare tutte le foglie avvizzite e rovinate: questa pratica, oltre a ridare bellezza alla pianta, sarà utile per stimolare la crescita di nuove foglie, diminuendo notevolmente la possibilità di sviluppare malattie o fastidiosi parassiti.
Come abbiamo già accennato si tratta di esemplari che non temono le basse temperature: non disperatevi se vedrete la vostra pianta abbattuta dal freddo, appena le temperature risaliranno leggermente questa riacquisterà il normale vigore che la contraddistingue.
L’estrema resistenza dei fiori è data dalla loro particolarissima struttura: normalmente si scambiano in petali i sepali di questa pianta che hanno subito una modifica. Ed è proprio per questo motivo che la fioritura inizia nel mese di gennaio e normalmente riesce a protrarsi fino a marzo, in più la durata dei fiori è piuttosto lunga: supera spesso più di una settimana.
Come coltivare l’Elleboro: alcuni suggerimenti
E’ preferibile mettere a dimora le piante nel periodo autunnale o invernale, controllando preventivamente che il terreno non sia gelato. Durante la stagione fredda in commercio è facile reperire ellebori a radice nuda, in altri periodi dell’anno si possono trovare anche in vaso.
Questa particolare pianta invernale non ama i trapianti. Dopo averla messa a dimora si consiglia quindi di lasciarla indisturbata, in questo modo riuscirà a fiorire con facilità senza aver bisogno quasi di nulla.
Se invece si vuole procedere tramite semina sarà opportuno aspettare fino a fine inverno; naturalmente si può procedere sia in piena terra che in vaso. E’ importante scegliere un terriccio leggero ed evitare ogni sorta di ristagno, anche quando la pianta viene fatta crescere in piena terra. Se state ancore cercando la collocazione più adatta per il vostro esemplare ricordatevi che è meglio tenerlo lontano da pericolose correnti d’aria fredda.
Una volta realizzata la semina si deve attendere fino a metà primavera per vedere i risultati: spunteranno le nuove pianticelle, si potrà procedere con il rinvaso quando compariranno le prime foglie vere.
Durante l’estate ricordatevi di innaffiare la pianta regolarmente, procedendo con fertilizzazioni con prodotti per piante da fiore circa ogni due settimane.
Solo ad inizio autunno si potranno spostare le piante nella posizione definitiva, scegliendo un terreno di tipo calcareo con grande quantità di humus.
Se volete creare una piacevole bordatura nel vostro giardino cercate di distanziare ogni pianta circa 30 centimetri l’una dall’altra, un effetto più bello sarà dato da diverse varietà con differenti colorazioni.
Una volta ottenute le nuove piante in primavera sarà possibile dividerle con semplicità: ogni nuova pianta deve contenere almeno due o tre nuovi getti.
Piante che resistono alle malattie
Normalmente gli ellebori resistono con facilità alle malattie. E’ però possibile che vengano attaccate da macchia nera o da botrytis: si tratta di malattie fungine normalmente favorite dal ristagno di acqua nel terreno.
Per quanto riguarda invece i parassiti normalmente possono essere colpite solo dagli afidi. Questi fastidiosi parassiti normalmente si trovano sulla faccia inferiore del fogliame o all’interno dei fiori. Quando se ne rileva la presenza si deve agire tempestivamente utilizzando prodotti specifici.
Le giovani piante e i boccioli vengono facilmente attaccate dalle lumache: queste si nutrono avidamente della pianta lasciandole poco scampo. Anche in questo caso è necessaria la tempestività, è bene ricorrere a prodotti specifici per eliminare il problema.