Finocchio

Dopo aver ripulito le aiuole da tutte le coltivazioni estive ormai esaurite è il momento giusto per iniziare a seminare e piantare i nuovi ortaggi che matureranno tra inverno e primavera.

Preparare le nuove coltivazioni

Tra le piante che hanno ormai esaurito il loro periodo vegetativo ci sono lattughe, basilico e zucchini: il terreno che ospitava queste piante va pulito, le piante rimaste vanno estirpate, si deve predisporre tutto per ospitare le nuove coltivazioni.

Verdure estive

Verdure estive

Per preparare il terreno, oltre ad estirpare tutti i residui di piante o di ciò che ne rimane, si deve praticare una vigorosa vangatura (ad almeno 25 – 30 centimetri di profondità): è necessario smuovere il terreno, aerarlo molto bene e far si che diventi nuovamente soffice (la scarsità di acqua e il caldo estivo hanno sicuramente contribuito a renderlo eccessivamente compatto).

Il passo successivo consiste nell’eliminare sassi, erbacce e radici, poi va distribuito su tutta la superficie del fertilizzante a lenta cessione, in modo tale da restituire al terreno tutte le sostanza nutritive perse durante la stagione estiva: le nuove piante cresceranno rigogliose e robuste.

Una volta mosso e aerato il terreno è opportuno livellarlo utilizzando un rastrello; in questa maniera il fertilizzante a lenta cessione si mescola con la parte superficiale del substrato, l’acqua delle varie bagnature servirà a scioglierlo e a portarlo in profondità fino alle radici.

Quando deciderete quali colture piantare nel vostro orto ricordatevi di applicare la tecnica della rotazione delle colture: non piantate mai ortaggi della stessa famiglia nella stessa aiuola per almeno tre anni; in questo modo non si sottrarrà al terreno sempre lo stesso tipo di nutrimento, in più si eviterà di trasmettere lo stesso tipo di malattie alle piante coltivate successivamente.

La semina degli ortaggi a fine estate

La semina del finocchio

Si tratta di uno degli ortaggi che possono essere coltivati nella nuova stagione. Ecco poche semplici mosse per eseguire il trapianto:

  1. Disporre le piantine di finocchio, ottenute da semina precedente o acquistate in garden center, a 20 centimetri l’una dall’altra, su file distanti 30 centimetri. Se le piante sono state acquistate in vivaio presentano il loro paniere di terra, dovrà essere trapiantato anche quello.

    semina orto

    Finocchio

  2. Utilizziamo un trapiantatore per scavare una buca dove alloggiare la pianta. Una volta inserita la pianta nella buca assicuriamoci che sia posizionata un centimetro sotto il livello del suolo.
  3. Compattare bene il terreno anche intorno alla pianta, creiamo inoltre una piccola fossetta per raccogliere l’acqua delle innaffiature.
  4. Praticare subito un’innaffiatura vigorosa per assestare bene il terreno, procedere poi con le innaffiature normali, il terreno deve essere mantenuto costantemente umido.

Come coltivare il finocchio

Si tratta di un ortaggio che ha bisogno di un luogo in pieno sole e riparato dalle correnti d’aria per vegetare al meglio. Predilige un terreno friabile e fresco; solitamente non viene attaccato d nessuna malattia e nessun tipo di parassita.

Il finocchio difficilmente può essere coltivato con altri ortaggi. Ha bisogno di costanti e ripetute innaffiature, se gli manca l’acqua si indurisce eccessivamente diventando immangiabile. Si devono praticare ripetute zappettature intorno alla pianta, in maniera tale da eliminare eventuali infestanti e da rendere permeabile il substrato. Suggeriamo di rincalzare la base della pianta circa due settimane prima del raccolto: in questo modo si otterrà l’ingrossamento della parte commestibile e se ne provocherà l’imbiancamento.

La raccolta avviene tra novembre e dicembre, sempre circa tre mesi dopo la semina. Se la pianta fiorisce non è più adatta ad essere consumata. L’estrazione dal terreno è piuttosto semplice: sollevate l’ortaggio utilizzando una vanga o una forca, tirateli poi dalla base delle foglie.

La moltiplicazione avviene per semina, dopo 10 giorni si ottiene la germinazione.

La semina del porro

coltivare il porro

Porro

La semina del porro può avvenire a fine agosto, dopo 15 – 20 giorni si assisterà alla germinazione. Prima di diradarle e trapiantarle si deve attendere che aumentino di grandezza.

Come coltivare il porro

La pianta di porro ha bisogno di essere coltivata in pieno sole, inoltre è in grado di resistere alle basse temperature. Se si acquistano piante già formate è necessario, prima di trapiantarle, ridurre radici e fogliame: si riprenderanno più velocemente.

Mosca della cipolla

Mosca della cipolla

Dopo il trapianto la terra va rincalzata contro le radici, successivamente praticate un’abbondante innaffiatura. E’ importante innaffiare e zappettare con regolarità, per evitare la comparsa di sgradevoli parassiti portati dal terreno eccessivamente asciutto. Se piantate varietà che saranno pronte nei mesi invernali è necessario rincalzare almeno dieci centimetri del fusto: ciò servirà per l’imbianchimento e per proteggere la pianta dalle basse temperature. Per proteggere maggiormente la pianta da eventuali gelate è possibile utilizzare anche foglie secche o paglia.

Per la crescita dei porri è opportuno scegliere un terreno ben lavorato, fertile e piuttosto friabile. Si deve fare attenzione a due fastidiosi parassiti che comunemente colpiscono il porro: la mosca della cipolla (provoca l’ingiallimento dell’estremità delle foglie) e il verme del porro (causa, oltre all’ingiallimento, anche l’avvizzimento del fogliame).

La raccolta del porro varia molto a seconda delle varietà; è però importante non raccogliere durante le gelate.

E’ possibile coltivare il porro insieme al sedano, va evitata invece la presenza di fave, fagioli e piselli.

La raccolta delle patate

coltivare le patate

Patate

La raccolta delle patate avviene quando il fogliame inizia ad appassire. Per estrarre le patate dal terreno utilizzate una forca a tre denti, oppure una zappetta sempre a due o tre denti.

Come coltivare le patate

Le patate vanno coltivate in pieno sole, il terreno deve essere leggero e sabbioso: va evitata la terra troppo pesante ed eccessivamente umida.

Per piantare le patate è necessario disporre di tuberi già germinati: è possibile farli germinare disponendoli in un locale asciutto e luminoso per 4 – 6 settimane, oppure si possono acquistare già germinati.

I tuberi vanno inseriti, con il germe rivolto verso l’alto, in solchi nel terreno profondi circa dieci centimetri, ad una distanza di circa 70 centimetri. Si deve ricoprire poi con terra non setacciata, non compattare e non innaffiare.

Dorifora

Dorifora

E’ importante zappettare tra le file di patate per eliminare le infestanti e far scorrere l’acqua. Quando le piante hanno raggiunto i 20 centimetri è opportuno rincalzare di dieci centimetri. Se il tempo è particolarmente umido si deve trattare contro la comparsa della peronospora ( macchie giallastre e peluria), utilizzare anche un insetticida biologico per combattere gli attacchi di dorifora (piccolo coleottero che rosicchia il fogliame).

Le patate possono essere coltivate con cavolfiori e cavolo rapa.

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