Scegliere le giuste essenze vegetali è una delle chiavi di volta nella ideazione e progettazione dei giardini e degli spazi verdi.

E’ indispensabile eseguire prima dell’impianto una razionale analisi ecologica che tenga conto di tutti i fattori che possono influenzare la crescita e lo sviluppo delle piante come ad esempio il clima, il terreno e la disponibilità d’acqua.

E’ infatti poco consigliabile piantare una palma da dattero in zone dall’inverno rigido o un salice (assetato d’acqua) in zone dove l’acqua scarseggia.

Non bisogna inoltre dimenticare che le piante arboree hanno un ciclo vitale molto lungo (spesso di durata superiore a quello dell’uomo) e lo scarso adattamento all’ambiente potrà quindi manifestarsi anche a decine di anni dall’impianto.

L’esempio delle piante grasse

piante grasse

Le piante grasse o succulente hanno modificato la propria struttura per poter sopravvivere in condizioni di aridità

Le piante nel corso dei millenni si sono evolute adattando le proprie caratteristiche anatomiche, morfologiche e fisiologiche al fine poter sopravvivere nell’ambiente che le circondava.

Esempio classico sono le piante grasse o succulente: queste hanno modificato la propria struttura per poter sopravvivere in condizioni di aridità dal punto di vista anatomico-morfologico con una forma globosa che limita la traspirazione.

Non solo:  le piante grasse hanno anche modificato il loro ciclo fotosintetico al fine di limitare al massimo le perdite d’acqua (ciclo CAM-crassulacean acid metabolism).

Di contro le piante grasse, con i loro tessuti acquosi, resisteranno male al freddo e alle gelate, e saranno quindi inappropriati nelle zone soggette ad un inverno rigido.

Sempreverdi o caducifoglie?

Quando si scelgono le piante del giardino sarebbe opportuno utilizzare, quando è possibile, piante autoctone o che hanno dimostrato un forte adattamento ad uno specifico ambiente.

Spesso la progettazione del giardino è influenzata dal desiderio di poter avere un giardino verde per tutto l’anno con piante sempreverdi. Tuttavia ciò non è sempre possibile.

Zone interne e zone costiere

In Italia le condizioni climatiche delle zone interne della Pianura Padana hanno selezionato una vegetazione quasi esclusivamente a foglia caduca.

Questa analisi ecologica indica che la scelta degli alberi nei giardini e nei parchi in queste zone piotrà con successo venire incentrata sull’uso di latifoglie spoglianti.

In questi ambienti sarà possibile utilizzare le conifere ma anche specie che hanno dimostrato in di adattarsi bene a queste condizioni dando un soddisfacente esito vegetativo e paesaggistico come il tasso (Taxus baccata).

Proprio nei giardini delle zone interne del Nord Italia si è spesso fatto un ricorso eccessivo a specie esotiche come Magnolia grandiflora, Cerdus atlantica, Pinus wallichiana. Questo eccessivo ricorso a specie esotiche rischia di creare un paradossale effetto di monotonia ed uniformità.

Lungo le coste sono presenti moltissime specie autoctone sempreverdi come Pinus pinea o Pinus pinaster. La macchia mediterranea fornisce grande dovizia di specie che per bellezza e rusticità possono essere impiegate con successo nei parchi e nei giardini.

Scelta su base ecologica

La scelta delle piante non deve tuttavia limitarsi ad essere una copia carbone di quanto la natura ha selezionato nella zona circostante. Come suggerito dal Prof. Agostoni nel suo “Manuale di Progettazione degli Spazi Verdi” le specie di altre fasce climatiche possono trovare una collocazione, ma vanno scelte in base a criteri preminentemente ecologici.

Scelta in base allo spazio

progettazione giardini

Oltre all’adattamento ecologico le piante devono potersi ambientare in uno spazio che sia di adeguate dimensioni.

Oltre all’adattamento ecologico le piante devono potersi ambientare in uno spazio che sia di adeguate dimensioni. Alcune volte si scelgono in modo inappropriato grandi alberi come tigli, platani, aceri per spazi troppo ristretti.

La conseguenza è che queste piante dovranno essere spesso energicamente potate o sostituite. Alcune volte le grosse radici superficiali di questi alberi possono danneggiare le pavimentazioni circostanti.

La scelta delle specie vegetali richiede quindi un delicato equilibrio tra originalità e concretezza, realizzabile attraverso una accurata progettazione che tenga conto di fattori ecologici, di spazio, e non ultimi, dei gusti personali

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