Insetti impollinatori

La robinia si riconosce dall’albero da fusto sottile e chioma ampia. Il fogliame è sempre mosso dal vento. Le specie più piccole, specialmente in primavera, risultano particolarmente decorative grazie alle belle tonalità di rosa che regalano e all’inebriante profumo che le caratterizza.

Se si pensa alla Robinia è facile associarla subito alla Robinia Pseudoacacia, questa specie si diffuse molto rapidamente nel XVII secolo, poiché di gran moda. Attualmente rimane forse il più bell’albero che cresce ancora spontaneo nel nostro territorio.

Attualmente questo specifico esemplare è poco diffuso come pianta da giardino, la tendenza è quella di sostituirla sempre di più con la tipologia coltivata, di dimensioni più contenute, ma del tutto simile – per esigenze e caratteristiche – alla specie selvatica.

La Robinia ha un fogliame molto leggero che si muove ad ogni alito di vento; la rigogliosa fioritura primaverile, dai tipici colori tra il rosa e il violetto, attira un numero molto elevato di insetti impollinatori.

La più nota: la Robinia Hispida

Robinia pseudoacacia

Robinia pseudoacacia

L’origine della Robinia è Americana. Come accennato in precedenza nel XVII si diffuse nelle maggiori corti d’Europa.

In particolare la specie Hispida è originaria degli Stati Uniti del Sud, allo stato spontaneo non raggiunge più di due metri d’altezza e mantiene una forma cespugliosa. Il fusto di questa pianta è dritto, per poi biforcarsi – in alcuni casi – a due metri dal suolo.

La corteccia del fusto ha un tipico colore grigiastro e le ramificazioni non seguono uno schema preciso, infatti il loro andamento a zig zag conferisce alla robinia un aspetto interessante anche quando è completamente spoglia di fiori e fogliame.

I rami terminali sono molto flessibili, a causa del peso di fogli e fiori, tendono verso il basso.

La Robinia Hispida ha questo nome a causa dei peli ispidi, ma non spinosi, che si trovano lungo tutto il tronco, i rami e le infiorescenze.

Le foglie di questa pianta sono sorrette da un rachide: su di esso sono sempre dispari, da un minimo di sette, fino ad un massimo di tredici.

Queste piante sono anche dotate di foglioline di forma ovoidale, oblunghe e di colore verde. Con l’autunno, prima di cadere, avranno un tipico colore giallo oro.

Le radici di questa pianta sono forti, con la capacità di espandersi anche oltre la dimensione della chioma. La loro azione contribuirà al consolidamento del terreno. Inoltre, come accade per tutte le leguminose, saranno in grado di fissare l’azoto, in maniere tale da migliorare la fertilità del substrato.

Fiori molto delicati

I racemi della robinia non contengono molto fiori, solitamente da tre a sette; questi sono intensamente colorati.

La forma della corolla è papilionacea, simile a quella di tutte le leguminose, erbacee, arbustive e arboree. I petali, dalle colorazione del rosa delicato fino al rosa intenso, sono tutti della stessa dimensione; hanno un vessillo rotondeggiante e un calice dalla colorazione verde. Inoltre i fiori hanno una profumazione davvero gradevole.

Robinia Hispida

Robinia Hispida

Come detto prima questi fiori attirano molti insetti. Infatti durante il periodo di fioritura, sedendosi all’ombra di una robinia, è molto facile apprezzare l’andirivieni instancabile di bombi vespe e molti altri insetti.

Baccelli penduli prenderanno il posto dei fiori delicati. I semi sono molto piccoli e reniformi; solo pochi baccelli daranno origine a semi vitali.

Dopo una prima fioritura è facile che segua una seconda fioritura nel mese di settembre. Se la pianta è ben irrigata e si trova in un luogo particolarmente favorevole sarà in grado di regalare un limitato numero di fiori durante tutta la stagione estiva.

Come curare la Robinia

Insetti impollinatori

Insetti impollinatori su fiori di robinia

La Robinia Hispida è una pianta che cresce molto velocemente, in grado di prendersi tutto lo spazio disponibile in un’area. Diventa immediatamente la protagonista, sia per le grandi dimensioni della chioma, che per la rigogliosa e prolungata fioritura che regala.

Per crescere al meglio questa pianta necessita di calore e molto sole. Non si consiglia di coltivare nulla ai suoi piedi, al massimo si possono collocare, nei mesi estivi, le piante di casa; all’ombra della sua chioma avranno un perfetto riparo, e non potranno che trarne giovamento.

Nelle vicinanze consigliamo di coltivare cespugli con fogliame colorato, come la Photinia red nana, il Berberis o il Sambucus Nigrum. Un contrasto di questo tipo esalterà il verde pallido del fogliame della robinia, mettendo in risalto il rosa dei fiori.

Una caratteristica particolare di queste piante è che non sopportano i tagli, ne risentono negativamente, qualunque sia lo scopo del taglio. La potatura, nel senso classico dell’operazione, porta spesso al disseccamento dei rami principali e al netto diradamento della chioma.

E’ comunque una pianta molto resistente, in grado di vegetare anche in condizioni decisamente precarie. E’ inoltre una pianta che si adatta facilmente a qualsiasi tipologia di terreno; resiste bene sia al freddo che alle alte temperature; è molto elastica: non teme né il vento né l’effetto della neve. La sua capacità di resistere agli inquinanti la rende perfetta per essere collocata anche in città. Ha come predilezione substrati profondi e fertili, ricchi di sali minerali e con un buon sistema drenante.

La Robinia è sensibile al gelo

E’ opportuno porre a dimora la Robinia o nel mese di ottobre o in quello di marzo. Infatti se le piante si trovano in fase vegetativa risultano particolarmente sensibili al gelo. Ed è per questo che le robinie sono piante dal risveglio tardivo, ma sono in grado di ritornare allo stato vegetativo in poco tempo.

Photinia red robin

Photinia red robin

Questa pianta ha una notevole produzione pollonifera, è infatti adatta per produrre nuove piante da separare direttamente dalla pianta madre e far sviluppare in vivaio. Il tempo di attesa sarà circa di due anni prima della messa a dimora.

Per le piante generate da seme serve un periodo di allevamento della durata di circa tre anni. La semina avviene esclusivamente nel periodo primaverile; il terreno dovrà essere fresco e particolarmente leggero, caldo ma umido.

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